venerdi 19 aprile 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






Corriere della Sera Rassegna Stampa
08.10.2014 Siria: 20 cristiani rapiti dai qaedisti
Cronaca di Davide Frattini

Testata: Corriere della Sera
Data: 08 ottobre 2014
Pagina: 2
Autore: Davide Frattini
Titolo: «I cristiani in mano ad Al Qaeda»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 08/10/2014, a pag. 2, con il titolo "I cristiani in mano ad Al Qaeda", la cronaca di Davide Frattini.


Padre Hanna, rapito dai terroristi di Al Nusra insieme a un gruppo di cristiani


Davide Frattini

«Verso mezzogiorno padre Hanna mi ha telefonato. Per la prima volta mi accorgo dalla sua voce di quanto sia triste e agitato». È il 19 aprile del 2013, la guerra in Siria, la rivolta pacifica diventata scontro militare, va avanti da due anni. I frati di Knayeh, a nord-ovest del Paese, sono rimasti. Anche quando i proiettili hanno centrato il monastero — le vetrate infrante, l'acqua che cola sui pavimenti di pietra —, anche quando padre Hanna confida le sue preoccupazioni alla Custodia di Terra Santa. Sono presenti tra i cristiani della valle dell'Oronte da oltre 125 anni e non se ne sono andati fino a domenica: nella notte un gruppo di miliziani ha portato via il parroco Hanna Jallouf e venti abitanti del villaggio, tra loro ragazzi e ragazze. Suor Patrizia Guarino, originaria della provincia di Avellino, è riuscita assieme alle consorelle a scappare ed è protetta da una famiglia locale. I sequestratori apparterrebbero al Fronte Al Nusra, legato ad Al Qaeda, in queste settimane si sta avvicinando all'esercito del Califfo che combatte tra Siria e Iraq. Gli estremisti avrebbero chiesto a padre Hanna — che si è rifiutato — di pagare una tassa, un tributo estorto ai cristiani. Lo Stato islamico lo ha imposto nelle zone sotto il suo dominio, come la provincia di Raqqa, dove un editto ha anche stabilito che i credenti non possono mostrare le croci davanti ai musulmani. Monsignor Georges Abu Khazen, responsabile anche delle comunità di rito latino nell'area del fiume Oronte, spiega all'agenzia Fides che è difficile ricostruire quale sia la situazione: «Non riusciamo a contattare nessuno e non siamo stati contattati da nessuno. Sappiamo solo che anche lunedì il convento è stato saccheggiato e altre persone del villaggio si sono nascoste». Cinque anni fa Eco di Terra Santa, la rivista pubblicata dalla Custodia, ha raccontato il lavoro di Hanna Jallouf. Da direttore del collegio ad Amman, era tornato tra le montagne della sua Siria. «La mia famiglia proviene da queste valli, ho ritrovato le mie terre e una nuova sfida: i villaggi dell'Oronte, un tempo il centro del cattolicesimo di Siria, stanno conoscendo una pesante diaspora. I giovani se ne vanno in cerca di lavoro e di fortuna, questo indebolisce le comunità, mette in pericolo l'esistenza stessa delle nostre chiese. Di fronte a questa situazione, bisogna scommettere sul futuro». Spiegava ed esaltava le origini: «Secondo la tradizione, san Paolo dopo aver avuto la gioia di poter convertire gli elleni al cristianesimo si recò da Gerusalemme verso Antiochia. Allora c'erano tre strade che collegavano Apamea ad Antiochia: una era quella militare verso Aleppo, un'altra si snodava vicino al corso dell'Oronte — per sei mesi inpraticabile a causa delle piene —, una terza correva proprio dietro a questa collina. Senz'altro san Paolo è passato di qua, evangelizzando queste terre. Siamo i discendenti dei primi convertiti dall'apostolo missionario». I cristiani di Siria sono rimasti vicini al regime di Bashar Assad, che si è presentato come il difensore delle minoranze fin dall'inizio delle proteste nel marzo del 2011 e ha alimentato le divisioni etniche o religiose: ll clan al potere è alauita, setta islamica che rappresenta il 12 per cento della popolazione, e i rivoltosi per la maggior parte sunniti. Nel dicembre dell'anno scorso, i fondamentalisti di Al Nusra hanno assaltato la città di Maalula, dove si parla ancora l'aramaico, e i miliziani con le croci e i rosari al collo hanno affiancato l'esercito regolare negli scontri per riprenderne il controllo. Le montagne della zona erano finite al centro dell'offensiva delle forze di Assad che volevano tagliare le linee dei ribelli attraverso la frontiera con il Libano.

Per inviare la propria opinione al Corriere della Sera, telefonare 02/62821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@corriere.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT