giovedi` 25 aprile 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






Corriere della Sera Rassegna Stampa
21.09.2014 Islam italiano contro l'Isis: troppo entusiamo, la realtà è più complessa
Una cronaca milanese di Giampiero Rossi

Testata: Corriere della Sera
Data: 21 settembre 2014
Pagina: 13
Autore: Giampiero Rossi
Titolo: «Da Milano alla Germania, islamici contro il Califfato»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 21/09/2014, a pag.13, con il titolo " Da Milano alla Germania, islamici contro il Califfato ", la cronaca di Giampiero Rossi.



                                          Fratelli Musulmani  Bandiera  Isis

Come nella cronaca di Tarquini dell'altro giorno, anche nel pezzo di Rossi stupisce l'entusiasmo decisamente eccessivo dopo anni si silenzio e- spesso- di collaborazione con i nemici della democrazie da parte dei leader delle comunità islamiche. Per non dire del diretto collegamento dell'Ucoii con i Fratelli Musulmani dai quali discende.  L'Isis ha tirato troppo la corda, ma quel grido di Allah Uakbar, comune a tutti i gruppi islamisti, è risuonato forte e chiaro anche in Italia. La manifestazione milanese è un passo in avanti, ma non va dimenticata la natura intrinsicamente intollerante dell'islam, di tutto l'islam, non importa l'etichetta con la quale si presenta.

Le comunità islamiche d'Europa si mobilitano contro l'isis e le violenze dei gruppi terroristici che dichiarano di agire in nome dell'Islam. Venerdì è accaduto in nove città della Germania, oggi tocca all'Italia, con una manifestazione a Milano. L'appuntamento è per le 18.30 in piazza Affari, dove è prevista una «fiaccolata per la vita» alla quale hanno aderito numerose comunità musulmane, centri culturali islamici e moschee di tutta Italia. «Ci ritroveremo uniti per dire che siamo contro la violenza dell'Isis e il suo barbaro progetto di morte e di sopraffazione — recita il manifesto dell'iniziativa —. Siamo contro le dittature che opprimono i popoli, siamo contro chi nega la libertà e la democrazia. Siamo contro chi vorrebbe incendiare il mondo con l'odio della propaganda, con la violenza e la barbarie delle crociate, con l'odiosa umiliazione delle persone per il loro credo, qualunque esso sia». Lo slogan è «Ammazzateci tutti», che richiama volutamente quello lanciato dai ragazzi calabresi contro la mafia: «Perché organizzazioni criminali come l'Isis minacciano il futuro dei giovani islamici — spiega Luca Bauccio, fondatore della web radio Dìrittozero — proprio come le mafie in Calabria o in Sicilia». Hanno aderito anche la Comunità di Sant'Egidio, il Pd e il Psi milanesi e della Lombardia e il giornalista Gad Lerner, che si è impegnato a sua volta nell'invitare alla partecipazione. Ma, soprattutto, saranno rappresentate  le numerose comunità islamiche d'italia: «E un'iniziativa necessaria e dovuta — spiega Mohamed Danova, del Cairn (Coordinamento associazioni islamiche di Milano, Monza e Brianza) —, dobbiamo mobilitarci contro questo cancro intollerabile e allo stesso tempo far capire a tutti che quella gente non rappresenta l'islam, per noi sono solo fango». Già in agosto, sempre a Milano, le comunità musulmane avevano aderito all'incontro di «riflessione e preghiera» contro le persecuzioni dei cristiani nel nord Iraq promosso dalla Diocesi e dal Tribunale rabbinico. Ma il coordinatore del Cairn, Davide Piccardo, tiene però a sottolineare che «noi non dobbiamo né scusarci né dissociarci, perché non abbiamo commesso nulla né ci siamo mai associati a quei criminali. Vogliamo però ribadire con forza la nostra condanna all' Isis e a tutti i terrorismi. In Italia vivono quasi due milioni di musulmani e non mi pare che siano mai sorti problemi dovuti alla religione». Ieri, intanto, è stato diffuso un appello dell'Ucoii (Unione delle comunità islamiche in Italia) per la liberazione di Vanessa Marzullo e Greta Ramelli, rapite in Siria lo scorso 31 agosto, e di padre Dall'Oglio. Si tratta di un video, che verrà diffuso sui principali newtork arabi come Al Jazeera e Al Arabiya, in cui parla Elzir Izzedin, presidente dell'Ucoii e imam di Firenze, che in arabo si rivolge direttamente ai rapitori: Invito voi credenti, o che almeno dite di esserlo, di liberare questi nostri concittani italiani. La nostra comune fede in Dio ci impone il rispetto dell'altro, del diverso, dell'uomo in generale, e la sua salvaguardia». Il giorno prima, in Gran Bretagna, sono stati gli imam della Scuola salafita del pensiero islamico ortodosso — non immuni da accuse e sospetti di fiancheggiamento a gruppi estremisti - a lanciare un loro appello per la liberazione del cooperatore inglese Alan Henning. Sempre venerdì, la mobilitazione ha attraversato la Germania- In occasione della preghiera del venerdì nelle circa duemila moschee tedesche è stata scandita la condanna alle brutalità commesse dall'isis: «Dicono di agire sotto le insegne del Profeta ma mostrano con i loro crimini di non aver capito nulla della parola di Allah». Al tempo stesso è stata ribadita anche «l'esclusione e l'ostilità sempre maggiori» subite dai musulmani m Germania, dove dal 2012 si contano 843 attentati contro le moschee. Il ministro degli Interni tedesco, Thomas de Maizière, ha apprezzato la «straordinaria iniziativa» perché «solo insieme possiamo riconoscere quando i giovani rischiano di scivolare nell'estremismo».

Per inviare al Corriere della Sera la propria opinione, telefonare a: 02/62821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@corriere.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT