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Libero Rassegna Stampa
03.08.2017 Ecco come 'giocano' i bambini di Gaza
Commento di Ilaria Pedrali

Testata: Libero
Data: 03 agosto 2017
Pagina: 12
Autore: Ilaria Pedrali
Titolo: «Tutti al campo estivo di Hamas per imparare a far fuori i 'maiali sionisti'»
Nei campi estivi di Hamas i bambini imparano a liberare la Spianata delle Moschee dai «maiali sionisti». Perché la violenza, evidentemente, è bene insegnarla fin da piccoli. Un video che circola in rete mostra lo spettacolo finale del campo estivo per i ragazzi che ogni anno Hamas organizza a Gaza. Ci sono ragazzini vestiti da musulmani in preghiera, e altri travestiti da soldati israeliani. Dietro alcune lenzuola con immagini che raffigurano le mura di Gerusalemme e il Muro Occidentale. Sullo sfondo, una ricostruzione della Cupola d'oro di un giallo abbagliante, forse in gommapiuma, e in mezzo un'auto della polizia israeliana. Quando i ragazzini vestiti da soldato negano il permesso a quelli che interpretano i fedeli di accedere alla Spianata, parte la protesta: tutti si mettono a pregare di fronte ai militari. E una voce fuori campo guida la preghiera, come un vero muezzin. Poi partono le cariche della polizia, i lacrimogeni, le sassate dei palestinesi. A un certo punto, in una sorta di gran finale, irrompono altri ragazzini, tutti vestiti di nero e a volto coperto, che imbracciano armi, sparano ai soldati israeliani e liberano la Spianata delle Moschee dalla presenza israeliana. Sono le brigate Izzedin al Qassam, il braccio annato di Hamas. Tutti urlano «Allah Akbar!» e «Vogliamo pregare ad Al Aqsa!», e ancora «Con le nostre anime e il nostro sangue ti riscatteremo, o Al Aqsa!». Il tutto si è svolto per strada, alla luce del sole, anche perché a Gaza l'elettricità viene erogata solo per un paio d'ore al giorno, e ad assistere allo spettacolo ci sono molti spettatori che applaudono alle gesta dei ragazzini, forse loro figli. Intanto la voce fuori campo, con orgoglio, narra: «I mujahideen stanno affrontando i maiali sionisti e li stanno cacciando». Quello messo in scena a Gaza dovrebbe essere un gioco, con armi finte e pietre di carta, che ha tragicamente anticipato i fatti che si sono verificati a Gerusalemme. Perché il video, datato 19 luglio, è antecedente a quanto si è verificato nella Città Santa una settimana dopo l'attentato in cui sono morti due soldati israeliani. Addirittura nel video si vedono dei cancelli di metallo, oltre alle varie transenne che delimitano l'accesso alla Spianata, che stanno a rappresentare i metal detector che Israele a Gerusalemme ha installato e poi rimosso in seguito alle violenze. Più che una rievocazione, quasi una predizione dei tragici fatti che hanno insanguinato Gerusalemme. Se a Gaza i bambini anziché giocare e fare i bambini, come avviene in tutti gli altri campi estivi organizzati nel mondo, vengono indottrinati alla violenza, a Gerusalemme il clima rimane teso. In questo periodo 1300 ebrei nazionalisti hanno visitato il Monte del Tempio, la Spianata delle Moschee, in occasione della festa di Tisha B'Av, che commemora la distruzione dei due templi di Gerusalemme. Mai così tanti, secondo i media israeliani, dal 1967 a oggi.
lettere@liberoquotidiano.it

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