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Shalom Rassegna Stampa
23.04.2014 Quando la Rai passa dall'informazione alla propaganda
Analisi di Angelo Pezzana

Testata: Shalom
Data: 23 aprile 2014
Pagina: 16
Autore: Angelo Pezzana
Titolo: «Quando la Rai passa dall'informazione alla propaganda»

Riportiamo da SHALOM di questo mese,  aprile 2014, a pag. 16, l'articolo di Angelo Pezzana dal titolo "Quando la Rai passa dall'informazione alla propaganda"

     
Claudio Pagliara                        Filippo Landi

Il trasferimento di Claudio Pagliara da Gerusalemme a Pechino in qualità di corrispondente Rai sta cominciando a dare i suoi frutti avvelenati. Lo sostituisce, per ora, Filippo Landi, che da tempo ricopriva la carica di vice corrispondente, fattosi conoscere subito per l’impostazione pregiudizialmente ostile a Israele, nella classica tradizione Rai, quella dei Longo, dei Cristiano.
Il curriculum di Landi è lungo e articolato, iniziamo  a fine 2006, con un servizio su TG3 del 27 novembre, nel quale attribuiva ai terroristi che lanciano missili Kassam su Sderot la qualifica di “militanti riottosi”.Nel novembre 2008, in un convegno di Pax Christi a Firenze, dal titolo “Terra Santa, terra ferita” (l’intero intervento è a questo link: http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=27101 ne stralciamo soltanto alcune frasi, anche se ne raccomandiamo la lettura integrale) Landi affermava:

"… I fatti che, secondo me, creano questa cappa di silenzio sono i seguenti:
 Primo: la sindrome del terrorismo. Non servono tante spiegazioni. E’ sufficiente aprire un giornale e scorrere i titoli per verificarla a tutti i livelli, sia nell’opinione pubblica sia in chi fa informazione. La sindrome “denuncia” come onnipresente il terrorismo e fa sì che il terrorismo venga ritenuto più importante di ogni altro fatto o problema.
 Secondo: la fobia verso il mondo arabo ed islamico. E qui c’è una grande responsabilità dei mass media italiani e c’è una responsabilità morale di una parte dei giornalisti, sia della carta stampata che della televisione, nell'aver alimentato e nell’alimentare oggi questa fobia.
 Terzo: un senso religioso e cattolico anti-islamico. Credo che sia evidente per voi, come è evidente per me che sono a Gerusalemme.
Quarto: il senso di colpa europeo per la Shoah. Questo fatto aumenta il silenzio dell’opinione pubblica e di chi fa informazione rispetto a molti eventi che accadono in Medio Oriente. Il senso di colpa per l’Olocausto fa sì che vengano giustificate molte cose, altrimenti non giustificabili
…"

La scelta delle immagini che stanno dietro alle parole nei suoi servizi, sono altamente indicative.
Sul TG3 delle 12,30 del 11/03/2009, subito dopo aver ripreso bambini ‘affamati’ a Gaza, venivano le immagini di bambini felici e contenti a Tel Aviv durante la festa di Purim. 
Nel TG1 del 04/05/2009 riferiva che il Ministro degli Esteri Avigdor Liberman proponeva una ‘espulsione pacifica degli arabi israeliani’, mentre in realtà era uno ‘scambio territoriale’ senza alcun spostamento di popolazioni.
Nel TG3, ore 14,30 del 22/01/2009, affermava che i razzi da Gaza verso Israele verrebbero lanciati solo per attirare l’attenzione sul blocco delle forniture alla popolazione. Per rendere più efficaci le parole la macchina da presa riprendeva un rubinetto dal quale non usciva nemmeno un filo d’acqua. 
 Il 13/03/2010 su Rai3 alle 13,20 e su Rai Med alle 21, è andato in onda la trasmissione ‘Mediterraneo’, nella quale Landi ha detto che ‘c’erano nuovi, nuovissimi muri in Cisgiordania anche all’interno di Gerusalemme.’ Poi, dopo un servizio girato in funzione anti-Israele, afferamava che era necessaria una ‘azione internazionale per bloccare Israele’. La regola era quella di sempre, i cattivi da una parte, i buoni dall’altra, naturalmente la barriera difensiva contro il terrorismo era descritta soltanto come un muro, senza specificare che il muro vero e proprio si estendo solo per l’8% circa della lunghezza della barriera.  Venendo ai suoi servizi più recenti, al GR1 delle ore 10 del 05/03/2014, Landi riferiva che “" l'Egitto aveva messo l'organizzazione terroristica Hamas fuori legge, chiudendo non solo la sede del Cairo, ma anche tutti i tunnel con Gaza. L'unico paese che potrà trarre vantaggio da queste mosse, sarà Israele, che potrà tranquillamente invadere la Striscia di Gaza, avendo come amico l'Egitto"
Al successivo TG3 delle 12, lo stesso Landi dava la notizia della chiusura dei tunnel tra Gaza e l’Egitto, spiegandola così “ impedendo così  il rifornimento di viveri e carburanti " . Nulla ovviamente sul traffico d'armi.
Per capire fino a quale punto può spingersi la disinformazione di Landi, invitiamo i lettori a confrontare  le sue parole (link: http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=99&sez=120&id=52654 )   con l’articolo sul medesimo argomento di Michele Giorgio - noto per essere uno dei più fanatici critici di Israele -  pubblicato sul Manifesto il 08/0372014: http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=41&sez=120&id=52672
Abbiamo segnalato soltanto alcune ‘perle’ dell’attività disinformativa alla Rai di Filippo Landi, un esame completo dei suoi servizi ne aumenterebbe sicuramente il peso.
Concludiamo con una citazione in lode del nostro, uscita sul sito “ Infopal” il mese scorso:
“ Filippo Landi merita di essere segnalato per la sua bravura, onestà professionale e intellettuale e preparazione. Un giornalista con questi connotati professionali e umani è sempre più una perla rara nel panorama dell’informazione mainstream italiana, e va sostenuto. Chiediamo pertanto ai nostri lettori, amici delle comunità palestinesi, arabe e islamiche in Italia, e a tutti coloro che hanno a cuore un’informazione veritiera e non ‘assoldata’, di sostenere il lavoro di Landi attraverso l’invio di migliaia di lettere, email, e messaggi, impedendo così che possa essere rimosso dal suo incarico a Gerusalemme. “


Corradino Mineo

Ma poiché al peggio non c’è mai fine, chiudiamo con un timore, che potrebbe avverarsi se Landi, venisse sostituito, cosa peraltro necessaria e augurabile, con qualcuno ancora peggio . Gira la voce che all’ufficio Rai di Gerusalemme stia per arrivare da Roma una giornalista targata Rainews24, l’emittente dedicata esclusivamente all’informazione, che reca ancora il marchio ostile contro Israele impresso da Corradino Mineo, altro campione della tipica disinformatzia anti-Israele. Mentre scriviamo, la notizia viene data per certa. Vedremo se corrisponderà al vero e se il nome che sta girando è quello giusto. Ciò che è sicuro è che la battaglia contro la disinformazione Rai deve riprendere con forza, la propaganda non deve essere tollerata, esattamente come avvenne con Riccardo Cristiano e Paolo Longo.

Angelo Pezzana


feedback@shalom.it

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