Riprendiamo dall' UNITA' di oggi, 22/03/2017, a pag. 6, con il titolo "Dio è nero (e Gesù è un profugo siriano)", il commento di Jacopo Fo.
Il figlio di Jacopo Fo non è nuovo a interventi fantasiosi e sopra le righe. Quello di oggi è una tirata senza senso, costruita su una lettura iper-semplificata del racconto della Creazione del mondo e dei Vangeli. Fo piega come vuole i testi che cita in modo superficiale e approssimativo, per giungere a una conclusione già scritta: quella secondo cui "Dio è nero" e "Gesù è un profugo siriano". Nemmeno un minorenne sarebbe arrivato a tanto. Che lo pubblichi l'Unità fa riflettere sull'affermazione che il PD è nelle mani di Renzi, semmai che lo è troppo poco, visto il livello a cui arrivano i collaboratori.
Lascia allibiti che L'Unità pubblichi un simile intervento.
Ecco l'articolo:
Jacopo Fo
Uno dei "lavori" di Jacopo Fo
Questa mostra è un atto di opposizione a quanti erigono muri in nome di Dio. A quanti non sentono l'imperativo morale di portare aiuto ai profughi e ai diseredati. Viviamo una fase di revanscismo di sentimenti ignobili. Secondo i Vangeli, Gesù e' un profugo immigrato in Egitto per sfuggire alla persecuzione. E non era biondo. Era piuttosto scuro di pelle e di capelli. Anche perché ai tempi gli ebrei non erano ancoro arrivati nel Europa del nord, dove a causa del freddo si sono un po' sbiancati. Lo confermano autorevoli ricerche. Una delle 12 tribù di Israele era nera proprio quindi c'è il rischio che Gesù fosse non solo abbronzato ma proprio nero.
Quindi ne discende che la sua mamma, la Madonna, fosse piuttosto scura di pelle anche lei. Cosa di cui molti italioti sono convinti da tempo visto il proliferare delle Madonne Nere. Inoltre la rivoluzionaria ricerca di Luca Cavalli Sforza sul dna dei mitocondri delle cellule umane ha dimostrato che discendiamo da alcune donne africane nere di pelle. Quindi Eva era nera, e visto che Dio ci fece a sua immagine in e somiglianza, è indiscutibile pure che Dio è nero!
Ho deciso quindi di realizzare una serie di dipinti che facciano giustizia delle falsificazioni cromatiche razziste. Una mostra che parte da Roma e ha come obiettivo quello di girare l'Europa per arrivare infine in Africa. Vorrei con questa azione pittotica innanzi tutto celebrare la bellezza dei popoli neri e secondariamente raccontare quel che viene taciuto. Ho una sola paura che mi si accusi di blasfemia per aver dipinuo un Dio nero. Temo che la stupidità dei bigotti razzisti sia superiore a qualsiasi logica consequenziale. Vediamo cosa succede.
PS Questi lavori proseguono la ricerca sulle meravigliose sfumature della pelle nera che ho intrapreso per realizzare i pannelli di informazione sanitaria utilizzati durante il progetto teatrale in Mozambico «Il Teatro Fa Bene»
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