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Riportiamo dal sito internet dell'ESPRESSO l'articolo di Nicola Perilli dal titolo "Hezbollah da museo, tra memoria e propaganda".
Non comprendiamo il tono entusiastico di Perilli per il museo di Hezbollah, un monumento a un partito terrorista armato appoggiato dall'Iran. http://espresso.repubblica.it/multimedia/fotogalleria/31657547
Nel Sud del Libano, a Mleeta, è nato 'Mleeta Resistance Tourist Landmark' o come viene più confidenzialmente chiamato: 'Museo degli Hezbollah'. Una via di mezzo tra strumento di propaganda e voglia di memoria (iconografica). Qui sono in mostra, infatti, le 'glorie' militari che raccontano le gesta contro il nemico israeliano. Ci si muove tra manichini vestiti da mujaheddin, cannoni, carri armati e mezzi blindati israeliani, distrutti e catturati nel corso degli anni. Ma non solo: elmetti bucati da proiettili, resti di equipaggiamenti, artiglieria e contraerea. L'accesso al museo, approvato dal ministero del turismo libanese, però non è così semplice: bisogna superare diversi posti di blocco. La prudenza non è mai troppa, anche perché Israele ha dichiarato che, nel caso di un nuovo attacco, questo luogo sarà il primo obiettivo da distruggere. Per inviare la propria opinione all'Espresso, cliccare sull'e-mail sottostante letterealdirettore@espressoedit.it |
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