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Un piccolo paese dal cuore grande L'orologio del campanile di Amatrice si è fermato alle 3.36 del mattino quando la prima grande scossa di terremoto ha distrutto il centro Italia. Meno di tre ore dopo, tra le 6 e le 7 di quella stessa mattina, erano già allestiti in Israele (IsrAID) gli aiuti da mandare in Italia: medici, psicologi, infermieri, cani da salvataggio, ospedali da campo, pronti a partire al primo OK del Ministero degli esteri italiano. Israele a tutt'oggi è presente a Haiti dal giorno del terremoto che distrusse l'Isola nel 2010. IsrAID ha offerto un programma contro la malnutrizione in Malawi, ha portato aiuti quando un vulcano ha eruttato in Congo nel 2002, durante lo tsunami in Thailandia nel 2005, aiuta i rifugiati in Ciad, e' stato presente con medici e psicologi durante l'uragano Katrina a New Orleans, ha organizzato un lungo programma di riabilitazione dopo il terremoto in Cina nel 2008, dopo il tifone nelle Filippine nel 2009, e ancora in India, in Pakistan nel 2010, in Giappone dopo lo tsunami del 2011, ancora negli Stati Uniti dopo il tifone Sandy e ancora ancora, in Sierra leone, in Sud Sudan, in Kenia, in Giordania, in Sud Corea, , Uganda, in Grecia, a Lesbo per aiutare chi fugge dalla Siria, all'Aquila nel 2009 e adesso ancora nell'Italia devastata. A Haiti soprattutto ma anche in Giappone, in ex Jugoslavia, come in Thailandia molti bambini portano il nome di Israel in onore di chi li ha aiutati a nascere in mezzo alle devastazioni. IsrAID è presente costantemente in 35 paesi, riesce a raggiungere 1 milione di persone addestrando più di 5000 locali in modo professionale. Si, sono arrivati, primi come sempre! Hanno le magliette e i caschi arancioni colla bandierina di Israele. Sono arrivati ad aiutare gli italiani, unendosi alle squadre del soccorso civile di tante regioni , soprattutto dal Veneto e Friuli, purtroppo esperto di terremoti. La comunità ebraica italiana ha organizzato raccolta di sangue e ogni genere di aiuti. Mi manca però qualcuno, non so, sto pensando a paesi ricchissimi dove persino le tavolette dei WC sono in oro massiccio, si, quei paesi che galleggiano sul petrolio, come si chiamano? Ahh ecco, Arabia Saudita, Qatar (il paese più ricco del mondo), Emirati Arabi Uniti, Bahrain, Brunei, paesi di sceicchi che spendono nei Casinò cifre pari al PIL di molte nazioni del mondo e con cui l'Italia ha rapporti commerciali, sceicchi che hanno comprato pezzi interi d'Italia oltre alla compagnia di bandiera, che non hanno ancora accolto un solo profugo delle centinaia di migliaia che premono sui confini d'Europa. Se lo ricorderanno gli italiani? Ne dubito. Sono pronta a scommettere che al primo capo musulmano che arriverà in Italia, i soliti lecchini correranno a vestire le statue e a velare i quadri che occhio islamico non può sfiorare. Il mio pensiero di dolore va a tutti gli abitanti colpiti dal terremoto e ai familiari delle vittime. Deborah Fait http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90 |
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