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Informazione Corretta Rassegna Stampa
17.06.2016 Islam omofobo
Analisi di Carlo Panella

Testata: Informazione Corretta
Data: 17 giugno 2016
Pagina: 27
Autore: Carlo Panella
Titolo: «Islam omofobo»

Riprendiamo da GRAZIA l'articolo di Carlo Panella con il titolo "Islam omofobo".

A destra: Omar Mateen, il terrorista islamico della strage di Orlando

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Carlo Panella

Omar Mateen non è un terrorista. Ha fatto strage di gay a Orlando per ragioni ben diverse dall'obiettivo di incutere terrore fra gli "infedeli": ha invece applicato alla lettera la Sharia. Legge che impone ancora oggi la pena di morte per i gay in 9 paesi musulmani: Arabia Saudita, Iran, Nigeria, Mauritania, Pakistan, Sudan, Somalia, Somaliland e Yemen. Legge che prevede gravi pene carcerarie per i gay in tutti gli altri 48 Stati musulmani.

Omar Mateen è un jihadista che celebra il Ramadan imponendo nel sangue la sharia, come pretende lo scisma islamico nato nel 1700 che oggi dilaga. Scisma wahabita che ispira l'obiettivo della strage di Orlando, come di quelle rivendicate dall'Isis con comunicati infarciti di deliri sessuofobici. "Il nostro fratello ha attaccato il bordello e ucciso gli infedeli": così l'Isis rivendica il 27 giugno 2015 la strage di turisti sulla spiaggia di Sousse in Tunisia. Identiche le motivazioni degli obiettivi dei jihadisti che insanguinano Parigi il 13 novembre. La rivendicazione dell'Isis indica come siano target che rispondono a una logica shariatica: "In un attacco benedetto da Allah, un gruppo di soldati del Califfato ha preso come bersaglio la capitale degli abomini e della perversione che porta la bandiera della croce in Europa, Parigi. Otto fratelli kamikaze hanno preso come bersaglio gli angoli scelti minuziosamente nel cuore della capitale francese: lo stadio di Francia, durante l’incontro di due paesi crociati Francia e Germania, al quale assisteva l’imbecille di Francia, Francois Hollande. Poi: il Bataclan, dove erano riuniti centinaia di infedeli, durante una festa di perversione, così come altri obiettivi nel X, XI e XVIII Arrondissement".

"Bordello", "perversione", "abominio": la palese ossessione sessuofobica è movente trainante del jihadismo, a fianco dell'antisemitismo (stragi nelle scuole ebraiche di Mumbai e di Tolosa, nel museo ebraico di Bruxelles e nel Hyper Kasher di Parigi) e dell'ossessione anti blasfemica della strage di Charlie Hebdo.

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Gli omosessuali sono impiccati nel mondo islamico

Ossessione sessuofobica che nella strage di Orlando risuona quale atroce eco delle esecuzioni di gay scaraventati da alti palazzi e schiantati al suolo, dei video postati in Rete dall'Isis. Ossessione sessuofobica che impronta i passi della Tradizione islamica a cui l'Isis si richiama, quando propugna il diritto-dovere di prendere schiave le cristiane e le yazide, ricordando le precise regole shariariche per abusarle sessualmente.

Nella condivisione di fondo delle ossessioni sessuofobiche, anti semite e anti blasfeme, è la forza di penetrazione del consenso e del proselitismo che il jihadismo riscuote in troppi settori della umma islamica e soprattutto la ragione della difficoltà per l'Islam di contrastarlo. 400 milioni e più di musulmani vivono in paesi in cui i gay sono condannati a morte, con sentenze che fioccano a centinaia (in primis nel "riformista" Iran di Rohani), ed è ovvio che reagiscano ben diversamente da noi di fronte alla strage di Orlando. È orribile, ma naturale, anzi, che molti di loro esultino in Rete, come è accaduto.

Il versetto 32 della V Sura del Corano, citato a testimonianza dello spirito tollerante dell'Islam, spiega perché la ferocia jihadista trovi eco e simpatie nella umma islamica: "Chi uccide una persona è come se avesse ucciso l'intera umanità...” Ma questa è solo la prima parte, ed è volutamente omessa la continuazione: "La ricompensa di coloro che fanno la guerra ad Allah e al Suo Messaggero e che seminano la corruzione sulla terra è che siano uccisi o crocifissi”.

Omar Mateen, come tanti altri jihadisti, ha dunque sterminato "coloro che seminano corruzione sulla terra". Infine, è necessario contrastare chi relativizza queste barbarie, ricordando che tutte le religioni sono sessuofobiche, omofobe e anti blasfeme. È vero. Ed è vero che molte norme shariatiche sono identiche a quelle della Bibbia, nel Levitico. Ma il cristianesimo e l'ebraismo, si sono riformati, hanno abolito codici e norme feroci. Hanno scelto la ragione, la modernità e la tolleranza. Si guardi a papa Francesco. Si guardi a Israele, unico rifugio sicuro e accogliente per i gay che fuggono dalla Palestina.

L'Islam invece, fatica a riformarsi (tranne poche eccezioni). L'Islam, su mandato di al Azhar, impicca nel 1985 in Sudan, Mohammed Taha, il "Lutero musulmano". L'Islam, nel '700, nel secolo dei Lumi, ritorna al passato e dá vita allo scisma wahabita che oggi, tramite al Qaida e L'Isis, rende affascinante per troppa parte della umma il ritorno alla purezza del "governo giusto" del Profeta del 622-632 alla Medina e alla Mecca. Incluse le crudeltà feroci, tipiche del tempo, anche in Europa. L'Islam, infine, fatiica nel combattere questo suo scisma che ripropone nella modernità, e come "Brand", norme del più profondo Medio Evo, perché ne condivide la Sharia. Solo che la applica con più moderazione e con i crismi della legalità statuale. La sola arma contro l'Isis è dunque una Riforma dell'Islam, che modernizzi la Sharia. Riforma di cui si vedono però iniziali segni. Sopratutto in Marocco. 

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