venerdi 19 aprile 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






Informazione Corretta Rassegna Stampa
09.12.2014 Voglia di suicidio
Commento di Deborah Fait

Testata: Informazione Corretta
Data: 09 dicembre 2014
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «Voglia di suicidio»

Voglia di suicidio
Commento di Deborah Fait


Orit Arfa


David Grossman, Abraham B. Yehoshua, Amos Oz

Sono rimasta molto impressionata dall’articolo di Mordechai Kedar : Tsafrir Ronen ucciso due volte http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=56312 e lo cito in relazione ai tre scrittori e intellettuali israeliani che, insieme ad altri 800 hanno firmato una petizione chiedendo a tutti i paesi dell’UE di riconoscere lo stato palestinese... che non esiste.

Sto parlando di Amos Oz, David Grossman e A.B. Yehoshua, i tre dell’Apocalisse, da sempre critici e nemici dei propri governi, indipendentemente dalla linea politica, fino ad arrivare, oggi, con le loro firme, a desiderare il suicidio del proprio Paese e del proprio popolo. http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=56324

L’articolo di Kedar descrive in modo magistrale come la sinistra israeliana, a causa di una distorta idea di democrazia e della eterna necessità ebraica di autoflagellarsi, sia complice con le sinistre di tutto il mondo e con i palestinesi (che invece lo fanno per odio razziale) della falsificazione della storia di Israele fino al punto di mandare in onda sul primo canale israeliano un film “La maledizione di Adriano” in cui si dà pari dignità e verità a due narrazioni, quella israeliana e quella palestinese, dando credito alle menzogne che i palestinesi raccontano da decenni.

Menzogne e falsità storiche che il mondo accetta come verità assoluta arrivando ad auspicare la fine di Israele per dare spazio a un paese inventato e mai esistito, un paese fantasma dai cui meandri oscuri è stato generato un fenomeno unico: l’assassinio, attraverso bombe umane, di civili, preferibilmente donne e bambini, per scacciare un intero popolo dal proprio Paese. Gli 800 firmatari non vogliono ammettere che il terrorismo seriale, unito alla stupidità di chi è convinto che quando i palestinesi avranno un paese si trasformeranno in angioletti e alla sinistra mondiale che ci odia tanto quanto i nazifascisti, riuscirà alla fine a delegittimare l’esistenza di Israele.

La Israel Broadcasting Authority si giustifica dicendo : "In Israele non si può avere un budget per la produzione di film che presentino in modo positivo solo la visione sionista e non esprimano l'esistenza e i diritti del popolo palestinese." (ma come, non dicono che in Israele c’è l’apartheid? Che i poveri palestinesi sono privi di diritti?)
“Così Israele, commenta Kedar, la Terra che sostiene di essere il Paese del popolo ebraico, scava la propria tomba finanziando la falsa narrativa di chi desidera costruire un Paese sulle rovine dello Stato ebraico.”

E’ democrazia questa? E’ democrazia firmare delle petizioni perché tutti gli stati d’Europa riconoscano questo mostro partorito dalla fantasia genocida della Lega Araba? Quanta intelligenza ci vuole per capire che i palestinesi non vogliono uno stato per una miriade di motivi : assumersi delle responsabilità, lavorare, porre fine al terrorismo, produrre economia, indire elezioni, dare una vita decente alla gente e rinunciare una volta per sempre al parassitismo cui l’Occidente colpevole li ha abituati ricoprendoli letteralmente d’oro.

Non vogliono uno stato, cari i miei intellettuali, vogliono semplicemente distruggere il nostro e se non lo avete ancora capito allora la situazione è più grave di quanto pensassi. La nostra fortuna è che il popolo israeliano è più intelligente degli intellettuali che vorrebbero rappresentarlo con la loro idea di una democrazia cieca, ottusa e suicida che nega i diritti a Israele per darli a un popolo che non c’è.

La stessa idea di democrazia stupida e autolesionista anche se infinitamente meno pericolosa di quei presidi o insegnanti italiani che negano il presepe in alcune scuole per “non offendere le altre culture” e qui apro una parentesi da dedicare all’ipocrisia: di quali culture parlano costoro? Io, ebrea, sono andata a scuola in Italia, mio figlio, ebreo, è andato a scuola in Italia e non ricordo una simile delicatezza per la nostra cultura. Anzi, in molti casi venivamo scherniti e spesso offesi dagli insegnanti se chiedevamo di poter restare a casa, giustificati, per Yom Kippur. Abbiano quindi almeno l’onestà di ammettere che non si vuole offendere l’unica cultura che in Europa la fa da padrona, parlo dell’ islam che ormai invade le scuole italiane e che detta prepotentemente legge: non vuole il crocifisso, non vuole simboli cristiani, non si può servire maiale nelle mense scolastiche, aboliti i panini al prosciutto da portare per merenda, e adesso via anche i simboli del Natale. Altro che rispetto per le altre culture! Ipocriti! Nessuna religione che non sia quella musulmana ha mai preteso o sperato l’abolizione delle tradizioni cristiane in Europa e nessun regime che non sia islamico vuole cancellare altre nazioni dalla carta geografica.

Quello che accade nelle scuole italiane è solo un esempio di sottomissione alla prepotenza e alla paura mentre Amos Oz, David Grossman, Yehoshua e gli altri 800 firmatari della petizione hanno fatto qualcosa di molto più grave e pericoloso del veto di allestire un presepe, questi stanno portando Israele a scavarsi la fossa dando al nemico la possibilità di distruggerci. L’ottusità politicamente corretta di questi personaggi è un invito all’Europa di procedere al disconoscimento dello stato ebraico in favore di uno stato mai esistito nella storia che nascerebbe, tra l’altro, come stato terrorista e teocratico.

Mi auguro, non per gli 800 visionari, ma per i milioni di israeliani intelligenti, non solo ebrei ma anche drusi, circassi, beduini, arabi cristiani e in alcuni casi anche musulmani, che non si avveri mai quello che i nostri tre intellettuali sembrano ignorare e che viene rappresentato in questa parodia che racconta in chiave tragicamente ironica i desideri dei palestinesi: ammazza gli ebrei, Kill the Jews. Il video in questione che impazza sul web e che viene fatto passare erroneamente per palestinese è stato ideato dalla cantante israeliana Orit Arfa che con le sue “Gaza Girls” racconta l’ideologia assassina palestinese e l’odio che viene insegnato ai loro bambini fin dalla più tenera età. http://vimeo.com/106171741
https://twitter.com/oritar/status/512256564560814082

Orit Arfa è tra i 10.000 ebrei espulsi dalla striscia di Gaza nel 2005, autrice del libro “The settlers”. Espulsione che i nostri tre autori hanno caldamente appoggiato e che ha messo Israele nella condizione di beccarsi sulla testa migliaia di missili.


Deborah Fait


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT