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Informazione Corretta Rassegna Stampa
23.08.2014 Il Premio Nobel per la Pace a Israele
Commento di Deborah Fait

Testata: Informazione Corretta
Data: 23 agosto 2014
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «Il Premio Nobel per la Pace a Israele»

Il Premio Nobel per la Pace a Israele
Commento di Deborah Fait

a destra, nel profilo, l'immagine di Alfred Nobel

Quando George Galloway, quel politico inglese rosso di capelli e nero d’anima, ha dichiarato Bradford, la città di cui è sindaco, Israel-free, mi è venuta la pelle d’oca e, come sempre mi accade, in casi di ingiustizia e odio contro Israele, avrei voluto averlo davanti per fargli sapere quello che pensavo di lui come essere umano.
Galloway non è nuovo a queste uscite, è uno dei peggiori odiatori di Israele in Inghilterra, sostenuto dalle più fanatiche organizzazioni antisemite e dirigente di Viva Palestina. Il suo discorso demenziale è culminato con queste parole :

” Non vogliamo merci israeliane. Non vogliamo i servizi israeliani. Non vogliamo accademici israeliani a parlare nelle nostre università o college. Non vogliamo eventuali turisti israeliani. Noi rifiutiamo questo illegale, barbaro, stato selvaggio che si chiama Israele”.

Non aveva nemmeno finito di dirlo che un gruppo di israeliani ridenti ,con l’Ambasciatrore di Israele a Londra, sono andati sotto il cartello che porta il nome di Bradford, alle porte della città, sventolando bandiere israeliane e distribuendo ai cittadini attoniti snack made in Israel. Questo è solo un piccolo esempio di come Israele sia odiato nel mondo a tutti i livelli sociali, dalla marmaglia nazifascista e nazicomunista filoislamica, ai politici, agli accademici che mandano ai governi lettere in cui chiedono il boicottaggio totale di Israele.

A tutto questo odio che arriva dall’Europa, alla guerra che incombe, al terrore dei missili, alla disinformazione inetta fatta da persone senza coscienza, gli israeliani, spesso con le lacrime agli occhi e il sorriso sulle labbra, reagiscono dicendo la frase che può essere il leit-motiv di questa Nazione: “Hiyè beseder”, andrà tutto bene.
Dal giorno della fondazione dello Stato, Israele non ha avuto un solo giorno di vera pace, guerre con i vicini arabi, guerre combattute disperatamente con la consapevolezza che, perderne una soltanto, significava la distruzione totale del Paese. Quante guerre con le nazioni arabe? Quante guerre ha fatto Israele quando ancora non aveva armi e anche quando riusciva a comprarle e a pagarle se le vedeva negate?
Lo fece la Francia, avevamo pagato dei sottomarini ma poi De Gaulle decise per l’embargo e non volle consegnaceli, allora siamo andati a “rubarceli”, erano nostri, li avevamo pagati , e che cavolo! La noia stupida dell’odio contro l’inventiva dovuta alla inestinguibile voglia di vivere. Israele ha combattuto contro eserciti regolari arabi, armati fino ai denti (come diceva il caro Montanelli), 4 guerre. Ha combattuto il terrorismo un numero infinito di volte, praticamente senza sosta, ha combattuto contro due Intifade che portavano dentro il paese terroristi disposti a tutto pur di ammazzare quanti più ebrei possibile. Ogni cittadino di Israele sa che deve avvisare la polizia ad ogni sacchetto abbandonato, ormai tutti sanno dove correre, il più in fretta possibile, quando ci arrivano in testa i missili, ogni genitore di Israele sa che potrebbe perdere i propri figli quando, a 18 anni, andranno a servire l’esercito. Durante la guerra con Saddam Hussein ai genitori dei neonati veniva regalata una culla antigas, al posto di talco e cremine.

Adesso Israele è di nuovo in guerra contro Hamas, una delle organizzazioni terroristiche peggiori del mondo, alleata di:
- -Hezbollah - Boko Haram - Al-Shabaab - Abu Sayyaf - Ansar al-Sharia - Islamic Jihad (IJ) - Moslem Brotherhood - Jabhat al-Nusra (JN) - Free Syrian Army (FSA) - The Islamic State (IS) - The Islamic Front (IF) - Hizb ut-Tahrir al-Islami - Islamic State of Iraq and Syria (ISIS) - Islamic State of Iraq and the Levant (ISIL) - Sawla al iraq al islamiyyah al-Dawlah al-ʾIslāmiyyah fī al-ʿIrāq wal-Shām (DAESH / DAASH)

Eppure l’unica organizzazione terroristica che il mondo ama, difende, rispetta è Hamas. Come mai?
Come mai la barbarie dei palestinesi viene accettata come normale “guerriglia”, come mai la marmaglia di cui parlavo prima non manifesta contro le esecuzioni pubbliche, senza processo, con uomini incappucciati e fucilati in piazza , a Gaza, davanti alla popolazione esultante?
Come mai gli intellettuali di tutti i paesi europei e americani hanno l’ossessione di Israele e non scrivono mai una parola contro l’orrore di Hamas , dell’ISIS, di Boko Aram?
Come mai le aggressioni, senza provocazione, dei palestinesi contro la popolazione civile di Israele vengono sempre giustificate e quando Israele risponde si alzano al cielo urla di odio?
Come mai nessuno ha mai chiesto ai palestinesi conto dei miliardi ricevuti di regalo e spesi in armi anzichè in strutture per migliorare il livello di vita della popolazione?
Come mai nessuno urla contro Hamastan che ha reso la vita dei palestinesi un inferno?
Come mai nessuno si indigna che sulle Karte costituzionali di Hamas e dell’OLP/Fatah sia prevista la distruzione dello Stato di Israele?
Come mai questo orrore viene accettato come normale? In 40 giorni 4000 missili sono caduti su Israele da Gaza fino al nord del Paese. Eppure in Israele abbiamo avuto manifestazioni per la pace, Shalom, mai per la guerra, al contrario dei palestinesi che invadevano strade e piazze delle loro città in Cisgiordania urlando A MORTE GLI EBREI. Civiltà contro barbarie, vita contro morte, gioia di vivere contro l’odio che chiama morte e martirio. I
eri, dopo aver rotto la tregua per l’undicesima volta, con quasi 400 missili contro Israele, hanno ammazzato un bambino di 4 anni, i genitori non avevano fatto in tempo a correre nel rifugio, avevano meno di 10 secondi di tempo. Provateci !
Eppure gli israeliani continuano a vivere, a ridere, escono nonostante le sirene, (uscivano a vivere anche quando saltavano autobus e ristoranti), guardano il cielo in attesa che Iron Dome, la nostra salvezza, colpisca il missile in caduta libera, in base alla teoria di Hamastan del ndò cojo cojo pur di seminare il terrore e con la possibilità che sti ebrei muoiano una buona volta.
Muoiano i civili, muoiano i bambini di Israele mentre altri poco più che bambini, che spesso non hanno più di 18 anni, difendono il Paese sacrificando la loro gioventù e spesso, la loro vita.
Questo accade da 70 anni. Generazione dopo generazione.
Il Popolo di Israele è il Popolo più perseguitato della terra, quello perseguitato più a lungo, più di 2000 anni, quello perseguitato per ogni motivo, anche il più cretino.Il popolo di Israele ha sopportato, senza mai pensare alla vendetta, secoli di pogrom, di morti violente, di roghi dell’Inquisizione, di fughe disperate, di atti di fede, convertirsi o morire, perseguitato da tutti, dai ricchi perchè gli ebrei erano poveri, dai poveri percè gli ebrei erano ricchi, dai comunisti perchè gli ebrei erano fascisti, dai fascisti percè gli ebrei erano comunisti. Dal genere umano perchè considerati non-uomini. Dalla Chiesa che doveva avere un capro espiatorio per fare proseliti e cosa fu meglio di un’accusa di deicidio!
In nome di questa accusa furono ammazzati, secondo l’Università Pontificia di Montecassino, 10 milioni di ebrei nei duemila anni precedenti la Shoà.

Finalmente il ritorno in Erez, finalmente poter vivere liberi nel proprio Paese, finalmente Israele! E da quel momento ha inizio la tragedia degli ebrei diventati israeliani. Settanta anni di guerre per la nostra distruzione. Decenni di terrorismo per gettarci in mare. Il -Tornate in Polonia- aveva sostituito l’urlo degli europei –Tornate in Palestina-. Eppure Israele è andato avanti, pur dovendo avere sempre il fucile in spalla è diventato uno dei paesi più progrediti dell’Occidente, una grande democrazia, l’unica in Medioriente. Israele è secondo solo agli USA per la ricerca scientifica, per la ricerca tecnologica. Israele ha sostituito ogni pietra, ogni sasso, ogni granello di sabbia in verde, in fiori, in alberi, in coltivazioni. Israele ha costruito città , villaggi, kibbuz, dal nulla assoluto, sudando sangue e molto spesso, troppo spesso, cadendo nel suo stesso sangue per mano degli arabi.
La nostra Dichiarazione di indipendenza chiede agli arabi di vivere in pace, insieme, e progredire insieme. Gli arabi hanno risposto con le armi e la morte. Israele, quando può evitare la guerra, risponde con grandi manifestazioni per la pace, canta per la pace, non esiste canzone dell’esercito che non parli di Shalom.
A Gaza, Ramallah, rispondono urlando Iftach Yahud, morte agli ebrei. Gli israeliani stanno pagando, senza mai protestare, i conti dei palestinesi tra cui 1 miliardo e 500 milioni di elettricità mai pagata. Durante il periodo degli attentati, quasi nell’immediato, scomparivano sangue , vetri rotti, i corpi senza vita venivano immediatamente portati via e nascosti agli occhi del pubblico. E si ricominciava a vivere e a a lavorare il giorno dopo, il cuore gonfio , l’animo ferito, la disperazione ma si ricominciava.
I palestinesi e gli europei bruciano le nostra bandiere, boicottano i nostri prodotti ( meno quelli , molti medicinali scoperti dagli scienziati israeliani, che gli permettono di vivere; meno i prodotti israeliani della tecnologia che gli permettono di usare computer , cellulari ecc.) , rifiutano di riconoscerci come Nazione legittima, rifiutano di riconoscere il nostro diritto ad esistere, taroccano la Storia, mentono, tentano di sterminarci, ci vietano di pregare nel nostro luogo santo più importante, il Monte del Tempio. Il nome del nostro Paese viene infangato. Israele disprezzato, umiliato, sempre condannato, aggredito, odiato. https://www.youtube.com/watch?v=nZ0pW5xOWDs  http://www.rightsreporter.org/forums/topic/sono-israele-autore-sconosciuto/  Eppure, nonostante tutto questo male riversato contro di loro, l’esercito israeliano è il più etico del mondo, il più pietoso, il più umano. Non esiste altro esercito che avvisi i propri nemici di mettersi in salvo, non esiste altro esercito che preferisca “perdere” una guerra contro il terrorismo pur di contenere il numero di vittime tra i civili innocenti che i terroristi, loro fratelli, usano come scudi umani mettendo le loro stesse famiglie, con mogli e bambini, sotto il fuoco per essere uccisi, è questo L’orrore della barbarie palestinese di Hamas, come di Fatah e OLP, rami di un unico albero marcio, pieno di odio.
Il Popolo di Israele, nonostante il passato di dolore, un destino infelice, un presente di estrema sofferenza, il futuro incerto sotto la minaccia della distruzione e del crollo economico grazie al boicottaggio planetario che ci colpisce, è un popolo ottimista e paziente, che ama la vita.
Gli israeliani sono tra i popoli più felici del mondo. Sembra strano ma è così e chi viene a visitare il Paese lo capisce, capisce l’anima mai doma e mai rassegnata, la voglia di fare, lavorare, amare, gioire come se ogni giorno fosse l’ultimo. Gli ebrei sapevano trovare la gioia anche sotto le persecuzioni in Europa, strano fenomeno ma vero. Il saper ridere di se stessi e delle proprie disgrazie, l’ironia che non manca mai, hanno creato grandi attori, grandi comici, scrittori, artisti e una letteratura interminale di Witz (chiamiamole barzellete ebraiche) sui propri difetti e sulle infinite persecuzioni patite trovando lo spunto per la risata anche in questo. Raccontava il rimpianto Robin Williams : "Una volta partecipai a un talk show tedesco e una donna mi chiese perché, secondo me, in Germania non ci fossero molti film commedia. Io le risposi: -Ti è mai passato per la mente che voi tedeschi avete ucciso tutte le persone che facevano divertire la gente?" I
l Popolo di Israele ha creato cultura, musica, arte, scienza in un’ Europa che lo massacrava da secoli. Il Popolo di Israele, tornato in Erez, ha saputo elaborare le proprie disgrazie trasformando la paura in coraggio, la disperazione in gioia, la tristezza in lavoro, la povertà in benessere, l’odio degli altri in un commovente amore per il proprio Paese. Ha trasformato le ingiustizie in dignità. La rabbia in ironia. Ha saputo cambiare il proprio destino di perseguitati della terra in un’ esplosione di orgoglio, di successi, rendendo il proprio paese da distesa desolata e pietrosa in una bellezza meravigliosa. Il Popolo di Israele ha saputo incanalare la propria innata natura pacifica nella formazione di un esercito del Popolo fatto di figli e figlie, di ragazzi e ragazze adorati da tutti, soldati per tre anni della loro giovane vita per difendere, solo per difendere il proprio Paese.
Il Popolo di Israele contrappone alle menzogne che arabi e europei raccontano sulla sua Storia, un unica frase che smentisce tutto e che da 2000 anni è sempre la stessa “ L’anno prossimo a Gerusalemme”.
Per la sua sofferenza millenaria e per il coraggio quasi sovrumano, per la sua bontà d’animo pur vivendo in una regione dove incombe il nero delle bandiere dell’odio, per la sua perseveranza, per sapersi mantenere democratico, per saper reagire postivamente alla propria demonizzazione mentre i suoi persecutori non dicono mezza parola di condanna contro i tagliagole, per  Il suo coraggio, per il suo vero pacifismo, non quello dell’odio, per quella che è inesauribile voglia di PACE SHALOM, per la sua gioia di vivere, pur nella disperazione e nel pericolo, nelle guerre e nel terrorismo,per tutte questi valori e qualità che sono un esempio per le altre nazioni, per il suo essere l’ultimo baluardo di civiltà e di difesa per l’Occidente.....per il suo essere Israele...

 Per tutto questo io chiedo venga riconosciuto a questo Paese, Luce tra le Nazioni, il premio Nobel per la Pace.

 Deborah Fait


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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