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Il Sole 24 Ore Rassegna Stampa
14.09.2014 E Segal divenne Chagall: una breve biografia prima di visitare la mostra
di Ada Masoero

Testata: Il Sole 24 Ore
Data: 14 settembre 2014
Pagina: 32
Autore: Ada Masoero
Titolo: «E Segal divenne Chagall»

Riprendiamo dal SOLE24ORE/ Domenicale, di oggi, 14/09/2014, a pag.32, con il titolo " E Segal divenne Chagall", la breve biografia di Ada Masoero, in occasione della grande retrospettiva che si apre a Milano.

Ada Masoero                                   Marc Chagall 

 

Nasce nel 1887 nella cittadina russa (oggi bielorussa) di Vitebsk, in una modesta e numerosa famiglia di stretta osservanza ebraica: il suo nome è Moishe Segal. Malgrado le ristrettezze, la madre gli fa frequentare lo studio del pittore Jehuda Pen, mentre lavora da due fotografi. Nel 1907 va a San Pietroburgo, dove dopo l'attardata Società imperiale di Belle Arti frequenta i corsi del ben più aggiornato Léon Bakst. Vive miseramente ma vede molte mostre: nel 1908 una che riunisce opere di van Gogh, Cézanne, Matisse, Braque, lo folgora. Da allora sogna di trasferirsi a Parigi ma ci andrà solo nel 1910, grazie a un mecenate. La sistemazione alla Ruche, il fatiscente alveare di atelier dove passano tutti i protagonisti delle avanguardie (Picasso, Modigliani, Léger, Soutine...) gli schiude le porte dei circoli culturali più avanzati: frequenta Guillaume Apollinaire, Max Jacob, André Salmon, Blaise Cendrars, che lo sosterranno con entusiasmo. Francesizzato il nome in Marc Chagall, dal 1911 espone ai Salon. La prima personale (grazie ad Apollinaire) è del 1914, da Der Sturm a Berlino. Di lì parte per la Russia per un breve viaggio che lo scoppio della guerra, e poi della Rivoluzione d'Ottobre, trasformeranno in un lungo soggiorno. Nel 1915 sposa Bella Rosenfeld, figlia di un ricco gioielliere di Vitebsk, che con la figlia Ida, nata nel 1916, diventa la protagonista di gioiosi, splendi didipinti. Espone a Mosca e San Pietroburgo e illustra libri e giornali. Nominato dai rivoluzionari Commissario per le Belle Arti, preferisce tornare a Vitebsk dove fonda una scuola d'arte: nel 1919 i dissidi con i docenti (specie Maleviç) lo spingono però a Mosca, dove lavora a scene e décor del Teatro Ebraico, creando veri capolavori (mai pagati). Benché la sua fama inizi a diffondersi, la vita è grama. Nel 1922, grazie al poeta e diplomatico Jurgis Baltrusaitis, può trasferirsi a Berlino, dove è accolto come un maestro. Paul Cassirer gli chiede di illustrare l'autobiografia Ma vie, ma già l'anno dopo è a Parigi, chiamato da Cendrars. Qui il potente mercante Ambroise Vollard gli commissiona le illustrazioni per le Anime morte di Gogol' e per le Fables di La Fontaine e nel 1924 gli organizza una mostra. Illustra anche Le Cirque Vollard e la Bibbia (questa dal 1931 al 1939, anno in cui riceve il Premio Carnegie). Intanto i nazisti lo hanno incluso fra gli «artisti degenerati». Con la guerra si stabilisce fuori Parigi ma nel 1941 parte con Bella e Ida per New York, invitato dal direttore del Moma, che nel 1946 gli dedicherà una grande mostra. Il suo mercante è ora Pierre Matisse, mentre si infittiscono sempre più le mostre nei maggiori musei del mondo. Nel 1944 Bella muore improvvisamente: sconvolto, per molti mesi non dipinge più. Si riprenderà lavorando con successo per il teatro, ma nel 1948, con la nuova compagna Virginia Haggard Mc Neill, torna per sempre in Francia. Nel 1950 si stabilisce a Vence dove, lasciato da Virginia, nel 1952 conosce la russa Valentine Brodskij (Vavà), che subito sposa. Intanto si dedica alla ceramica, al mosaico, alle vetrate monumentali. Nel 1967 dona alla Francia il ciclo Message Biblique, purché si costruisca a Nizza un museo dedicato (inaugurato nel 1973). Continuerà a lavorare senza sosta fino al1985, quando muore a Saint-Paul de Vence, a 97 anni

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