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Riprendiamo da AVVENIRE di oggi, 01/04/2015, a pag. 15, l'articolo "Da oggi la 'Palestina' è nella Cpi". Avvenire concede enfasi all'inclusione dell'Anp nella Corte Penale Internazionale (il quotidiano dei vescovi scrive "Palestina", ma non ci risulta che esista uno stato con questo nome) . Ecco l'articolo:
«Lo Stato di Palestina» da oggi farà parte ufficialmente della Corte penale internazionale (Cpi) dell’Aja e potrà «cominciare a presentare la documentazione relativa a possibili crimini di guerra e contro l’umanità commessi nei Territori palestinesi», ha sottolineato un responsabile del ministero degli Esteri del governo palestinese. Gli episodi sarebbero avvenuti dopo il 13 giugno 2014: data dell’inizio dell’escalation militare israeliana seguita al rapimento e all’uccisione di tre giovani ebrei in Cisgiordania. La Cpi ha già avviato lo scorso 16 gennaio un’indagine preliminare e ora – ha detto il rappresentante palestinese – saranno subito sottoposte anche le «situazioni» riguardanti la guerra di Gaza, l’espansione delle colonie ebraiche e lo sfruttamento delle risorse nei Territori palestinesi occupati. Le indagini della Corte, guidate dal procuratore generale Fatou Bensouda, potrebbero prendere in considerazione – ha aggiunto il rappresentante palestinese – «anche crimini commessi da fazioni palestinesi, come quella di Hamas» nei Territori stessi. Israele non ha sottoscritto lo Statuto di Roma e quindi non è membro della Cpi, ma la Corte ha giurisdizione per i presunti crimini commessi nel territorio di uno Stato aderente; inoltre la Corte non persegue le nazioni in quanto tali, bensì le persone in posizioni di comando a cui sono attribuiti i crimini commessi. Per inviare la propria opinione ad Avvenire, telefonare 02/67801, oppure cliccare sulla e-mail sottostante lettere@avvenire.it |
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