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Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


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Anpi senza attenuanti 28/04/2017

Ancora sul 25 Aprile Festa della Liberazione: Come è possibile che l'A.N.P.I. non abbia chiaramente condannato questa bestiale violenza e questo ancor più bestiale stravolgimento della storia, che va avanti da anni e anni tra l'indifferenza dei politici e del Popolo dormiente. L'ANPI dovrebbe dire in maniera chiara ed inequivocabile che nelle manifestazioni e nei cortei della Festa della Liberazione debbono sfilare con orgoglio ed onore solo e solamente coloro che abbiano combattuto il nero nazismo, è la Brigata Ebraica è tra quelli, a tutti i titoli per poter sfidare avendo combttuto contro i nazisti. Le bandiere di Stati che erano alleati o simpatizzantiI con Hitler non debbono sfilare, assolutamente. Mi lascia stupito e perplesso che la vicenda terribile del Gran Mufti di Gerusalemme Amin al-Husseini sia ignorata dalla maggior parte della popolazione e pudicamente taciuta dai politici di professione. A pensar male si fa peccato, ma molto spesso ci si azzecca.

Francesco Ciuca

Gentile Francesco,
L'Anpi purtroppo non puo' fare quello che lei, io e tanti altri amici vorremmo facesse per un motivo semplice quanto triste: perche' non ci crede. La presidenza dell'associazione partigiani lo ha detto chiaro e forte: tutti possono partecipare al corteo purche' siano per la liberta'. Si continua ad affermare quanto sia tragico che non si rendano conto come le organizzazioni filopalestinesi, il Bds e compagni siano oggi dalla parte del terrorismo come 70 anni fa gli arabi (non esistevano i palestinesi) erano sostenitori del nazismo e dello sterminio degli ebrei in Europa e in Medio Oriente. Personalmente sono convinta che lo sappiano perfettamente ma che l'odio per Israele sia piu' forte di qualsiasi altra cosa, anche la piu' indecente. Pochissimi conoscono l'alleanza tra arabi e nazismo, pochissimi conoscono, come lei giustamente scrive, la mostruosa figura di Amin al-Husseyni ma, dopo tanti anni che lo scriviamo con tanto di prove e documenti, dopo anni di proteste pubbliche da parte delle comunita' ebraiche, chi dice di non saperlo non puo' essere che in mala fede.
Un cordiale shalom


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