Gentile Deborah, leggo dai suoi scritti che è vissuta anche in Italia, per cui vorrei chiederle che pensa della definizione “ giudaico-cristiana “ che spesso vediamo usata per definire civiltà, cultura, costumi ecc. A me francamente non va giù. Il cristianesimo, da quando è esistito come religione non ha fatto altro che cercare di cancellare le origini dei suoi fondatori. Non essendoci più lo Stato di Israele, distrutto dai romani, se la sono presa contro la diaspora ebraica, perseguitando gli ebrei ovunque si trovassero. Pur avendone copiato usi e costumi, religiosi e non, semplicemente adattandone i nomi e modificando i contenuti delle festività. E sarebbe questa la tradizione giudaico-cristiana? E non mi riferisco solo alla cattolica, se leggiamo quello che scrisse Martin Lutero 500 anni fa contro gli ebrei, sembra di leggere il Mein Kampf, Hitler ha solo perfezionato lo sterminio avendo agito in epoca industriale, ma il suo obiettivo era identico a quello di Lutero. Direi poi che la civiltà occidentale, questo è il termine che preferisco, ha da essere grata al pensiero ebraico in tutti campi, da quello culturale a quello scientifico, in poche parole la modernità arriva proprio dagli ebrei. Se la chiesa in parte è cambiata non lo ha fatto per scelta, ma solo dopo aver perso il potere temporale. Mi piacerebbe veder meno citata su informazione corretta quella frase che ritengo derivi dal buonismo che contraddistingue i nostri tempi. Lei che ne dice?

Andrea Abolaffio

Gentile Andrea, dico che lei ha ragione. Il termine giudaico-cristiano deriva dai primi cristiani che nient'altro erano che gli ebrei seguaci di Gesù di Nazareth e che, come il loro Maestro (Rabbi) seguivano la legge mosaica della Torah. In ebraico "cristiano" si dice "nozrì", cioè nazareno. Come lei giustamente scrive, questo termine non ha senso dal momento che dal 325 (concilio di Nicea) ad oggi i cristiani non hanno fatto altro che perseguitare gli ebrei portati in Europa come schiavi dai Romani. Secolo dopo secolo le persecuzioni e i pogrom si sono susseguiti senza sosta, con i mezzi più crudeli. Durante l'Inquisizione spagnola, detta, chissà perchè, Santa Inquisizione, gli ebrei furono decimati in tutta Europa. Gli inquisitori, precorrendo i tempi, inventarono addirittura una specie di forno crematorio in cui infilavano gli ebrei accendendo poi il fuoco sotto questa specie di enormi contenitori di ferro. Lei cita Martin Lutero ed è un ottimo esempio per capire come si sia evoluto l'odio contro gli ebrei nei cristiani di tutte le correnti. Dal saggio del 1523 "Gesù Cristo è nato ebreo" Lutero è passato dopo 20 anni a scrivere "Degli ebrei e delle loro menzogne" in cui l'autore auspica il rogo di tutte le sinagoghe, l'assassinio degli ebrei in quanto posseduti dal demonio. Il pensiero ebraico, la cultura di cui gli ebrei erano portatori ( durante il Medio Evo ebrei e frati amanuensi erano i soli a saper leggere e scrivere in un mondo totalmente analfabeta), li ha resi sempre più odiosi agli occhi dei gentili. Hitler e i suoi complici europei trovarono così un terreno molto fertile quando decisero di eliminare il popolo ebraico dal pianeta. Auguriamoci che il politicamente corretto "giudaico-cristiano", termine terribilmente ipocrita e buonista, venga sostituito da un più giusto "civiltà occidentale" cui gli ebrei hanno dato un senso con la loro presenza, il loro pensiero, la loro partercipazione attiva in ogni campo culturale e scientifico.
Un cordiale Shalom