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Tra Iran e Arabia Saudita 03/04/2017

Ho letto piuttosto sconcertato l'analisi di Zvi Mazel sulla politica mediorientale della nuova presidenza americana, almeno quella che l'autore auspica. Resto decisamente perplesso quando Mazel individua, come sempre, nell'Iran il fattore destabilizzante nel panorama del Vicino Oriente, dimenticandosi volutamente del ruolo nefasto dell'estremismo sunnita di marca saudita, quello che predica e finanzia il terrorismo, come è ormai accettato da tutti, a parte voi, Netanyahu e la cricca neocon americana . Capisco che l'ormai sempre più sfacciato flirt fra Israele e le monarchie tiranniche del Golfo faccia chiudere a Mazel un occhio, anzi tutti e due, ma da uno che ama spacciarsi per profondo conoscitore della realtà mediorientale sarebbe lecito aspettarsi analisi un pò più obiettive. Questa mi sembra, scusatemi, solo propaganda indegna di trovare ospitalità in un sito che si definisce "Informazione Corretta".

Alessandro Bortolami

Signor Bortolami,

Zvi Mazel ha descritto la politica mediorientale e di Israele in modo perfetto. L'Iran , oltre a finanziare tutti i terroristi scatenati contro Israele, promette a giorni alterni di eliminare lo stato ebraico con le sue bombe. Mi pare di capire che lei nutra simpatia per gli ayatollah e astio contro Israele e la "cricca americana". Ognuno e' libero di pensarla come vuole ma credo sia noto a tutti che l'Iran è un regime che non si fa scrupoli nell'ordinare e finanziare attentati in giro per il mondo e non si tratta di propaganda ma di morti veri. Tra i due mali, Arabia Saudita e Iran, preferisco quello quello meno pericoloso e mortale.

Saluti


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