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Gent.ma Sig.ra Fait, Ho letto con molto interesse l’articolo sul Mossad. A proposito mi viene in mente un episodio avvenuto a me una ventina di anni fa. A quell’epoca, già sessantenne, operavo in un centro di accoglienza dei frati francescani di Milano. Allora da noi venivano molti italiani (alcuni piú o meno lavativi o carogne, molti dei buoni diavoli, anche se un po’ casinisti, ma tutto sommato abbastanza gestibili), molti stranieri, perlopiù provenienti dall’Est Europeo (era appena crollato il “Muro” di Berlino), ma moltissimi dal mondo arabo. Naturalmente, se veniva un volto nuovo, dovevamo subito prenderne nome e cognome, età, tipo di richieste, ecc. ecc. ecc. Un giorno giunse un ragazzo che non aveva documenti; disse di chiamarsi Alí al-Moussa (nome di fantasia) e di essere proveniente dalla Tunisia. Voleva una giubba e dei calzoni invernali (effettivamente si era in dicembre) nonché dei buoni pasto. Dato il nome, gli chiesi se fosse musulmano, perché noi avremmo preso nota delle regole alimentari della sua religione. Ok. Dopo tre settimane arrivò di nuovo con un altro nome (Moustafà al-Kamel – altro nome di fantasia) e disse di essere proveniente dalla Palestina. Gli risposi: Mario Salvatore Manca di Villahermosa Gentile Mario, Purtroppo il pregiudizio nei confronti di Israele (in questo caso il Mossad) non è solo dei musulmani, la giovane che lavorava con lei ne è la dimostrazione. L'odio contro gli ebrei è oggi, con i tanti musulmani che vivono in Europa, un mix tra l'antico antisemitismo del vecchio continente nato dall'antigiudaismo cristiano e nutrito oggi dall'antisionismo e l'ideologia islamica antiebraica dall'epoca di Maometto. Lei dice che oggi i tempi sono cambiati? Purtroppo io non ho questa impressione, anzi , credo che Eurabia si stia rapidamente sviluppando. Forse qualcuno ha aperto gli occhi ma troppo poco e troppo tardi. Un cordiale Shalom |
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