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Piazza Grande 20/03/2017

Cara signora Fait, a proposito di quanto lei ha scritto ieri, le segnalo che sul Sito di Piazza Grande - un giornale di strada bolognese, edito da una cooperativa di homeless con finalità sociali - in data 27 gennaio scorso, un articolista - di cui non ricordo il nome, ma forse non lo voglio ricordare - paragonava i giacigli per terra dei senza fissa dimora alle baracche di quel posto infame in Polonia, dove è stato ucciso il nonno del dentista di fiducia. Come commento, ho scritto che il giornalista dovrebbe vergognarsi, ed ho moderato il linguaggio.

Annarosa Berselli

Gentile Annarosa,

Purtroppo è una orrenda abitudine paragonare alcune situazioni difficili o drammatiche alla tragica unicità della Shoah e ai campi della morte nazisti. Chi lo fa non è ignorante poichè è impossibile che oggi non si sappia quello che è accaduto agli ebrei d'Europa 70 anni fa. Quindi, se escludiamo l'ignoranza, dobbiamo pensare si tratti di un deliberato tentativo di banalizzare l'inferno che ha portato a quello che doveva essere, nella mente di nazisti, lo sterminio di un intero popolo, facendo paragoni assurdi, crudeli e disumani nei confronti dei 6 milioni di ebrei massacrati. Ha fatto molto bene a scrivere al giornalista in questione di vergognarsi. Mi auguro abbia capito perchè.
Un cordiale Shalom


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