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Deborah Fait
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Attivista del BDS? Spiacenti, non può entrare in Israele. Finalmente! 10/12/2016

Attivista del BDS? Spiacenti, non può entrare in Israele. Finalmente!
Commento di Deborah Fait

a destra: Gilad Erdan

La signora Isabel Phiri e' arrivata sicura di entrare in Israele confidando che lo stato ebraico non avrebbe fatto tante storie con lei, attivista del BDS, oltre che rappresentante delle Chiese che promuovono il boicottaggio totale di Israele. n passato, lasciava passare tutti i suoi acerrimi nemici salvo poi rispedirli a casa a causa dei loro rapporti con i terroristi o filoterroristi palestinisti.

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Isabel Phiri, teologa, vice segretraio generale del CEC

E' stata delusa e rispedita a casa sua. La tolleranza di Israele verso i propri odiatori, lasciargli proclamare il loro astio con ogni tipo di menzogna in nome di una democrazia esagerata fino all'autolesionismo, aveva dato a costoro la possibilità di fare molti danni.
E li stiamo ancora pagando.
Quando arrivavano in pellegrinaggio da Arafat i personaggi più infami tipo Oliver Stone, Josè Saramago, comunisti antisemiti e filopalestinesi fin nel profondo delle loro anime nere, pronti a dichiarare che Israele era la quintessenza del Male, i vari governi israeliani lasciavano correre, l'unica reazione era "Il mondo capirà che sono menzogne".
No, il mondo non capiva, anzi credeva a questi cialtroni. Le loro opinioni marxiste e terzomondiste aborrivano gli ebrei , i quali, anzichè continuare a vagare raminghi e perseguitati per il mondo, eterne vittime, si erano radicalmente trasformati, avevano gridato Basta e creato uno stato nella loro antica patria confidando solo sulle proprie forze per difenderlo e svilupparlo in un verde, moderno e democratico Paese.
Oliver Stone (" Israele è nazista"), Josè Saramago("Ramallah è Auschwitz....Israele è nazista, fascista e razzista"...),Luisa Morgantini che faceva il pianto greco per i poveri palestinisti, i vari pacifinti internazionali che sbavavano odio, arrivavano all'aeroporto Ben Gurion e immediatamente davano interviste velenose contro Israele, il mostro, per poi andare a Ramallah a sputare altro veleno abbarbicati a Arafat e in seguito a Abu Mazen.
Grazie a questi sordidi personaggi e alla loro instancabile propaganda una volta tornati in patria, Israele è diventato lo Stato paria, l'Ebreo tra gli stati, da odiare perchè rifiutava le loro idee di distruzione e orgogliosamente difendeva colle unghie e coi denti la propria esistenza e democrazia.
Questa vera e propria "Internazionale antisemita", peggiore delle campagne nazifasciste del passato, ha organizzato Durban 1 nel 2001 e a Durban 2 nel 2009, conferenze mondiali dell'ONU. Nel 2001 , per 10 giorni, la conferenza si è trasformata in una vera e propria caccia all'ebreo. Orde di fanatici arabi e occidentali venivano sguinzagliati per le strade della città per aggredire gli ebrei e gli israeliani che incontravano urlando "A morte" e giù insulti e botte fino a quando le delegazioni israeliana e statunitense non lasciarono il Sudafrica.
Il discorso di chiusura della vergogna di Durban 1 fu pronunciato da...guarda un po'...Fidel Castro che applaudiva soddisfatto quando la folla lo interrompeva per gridare "Morte agli ebrei...Palestina libera", durante il suo discorso circolavano volantini con la scritta "se avesse vinto Hitler non ci sarebbe stato nè Israele nè il sangue palestinese". Questa è stata la conferenza internazionale dell'ONU sulla " Pace e contro il razzismo"... antisemitismo escluso.
Perchè ho parlato di Durban? Quell'odio profondo che il 21° secolo ha ereditato da quello precedente e da tutti i secoli passati, dopo quella conferenza ideata e sponsorizzata dale Nazioni Unite, si è concretizzato, grazie ai poteri di internet, in una violenza organizzata su scala internazionale dando vita a un'infinità di nuove ONG finanziate dagli arabi e dall'Europa, come il WCC (World Council of Churches) e il BDS.

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Non più improvvisate e caciarose manifestazioni di violenza di gruppi nazicomunisti, di centri sociali pieni di falliti e nullafacenti ma vere e proprie organizzazioni a delinquere che si fregiavano impudentemente della parola "pace" per diffondere a piene mani bugie e diffamazioni contro Israele e seminare odio, trasformando l'ossessione antisemita in ordinate operazioni di boicottaggio planetario promosse addirittura dai governi.
Stavolta a Isabel Phiri, assistente del segretario generale del Consiglio delle Chiese, e attivista affiliata al BDS, è andata male e si è vista respingere il visto turistico e rimandare a casa! http://www.jpost.com/Arab-Israeli-Conflict/In-first-Israel-denies-BDS-activist-entrance-to-the-country-474570 E' la prima volta nella storia che Israele nega l'entrata nel paese a un nemico dichiarato, lo aveva fatto solamente nel 2008 con Norman Finkelstein che, per i suoi rapporti con Hezbollah e le sue dichiarazioni contro "gli assassini israeliani", è stato dichiarato persona non grata per motivi di sicurezza nazionale.
Alla notiza dell'espulsione di Isabel Phiri per attività antiisraeliane, mi sono spellata le mani a forza di applaudire il ministro della pubblica sicurezza, Gilad Erdan e il ministro degli interni Arieh Deri per aver deciso di rispedire la donna da dove era venuta. Finalmente , ho gridato, finalmente Israele si sveglia. La mia rabbia era grande quando sentivo i miei connazionali israeliani dire, increduli e ingenui, "Antisemitismo? Ma noooo.".
Finalmente hanno capito che il mondo ci odia per tradizione, senza motivo, senza nessuna ragion d'essere, ci odia e basta, di generazione in generazione, così sarà fino alla fine dei secoli e la grande migrazione islamica in occidente significa nuovo odio da aggiungere a quello antico europeo.
L'organizzazione di Isabel Phiri rappresenta ben 340 chiese in 110 stati che vanno dall'Africa all'Asia, alle Americhe nord e sud e, naturalmente, all'Europa sempre tra i primi posti quando si tratta di boicottare lo stato ebraico.
" Questa è la prima volta, ha dichiarato il ministro Erdan, che lo stato di Israele rifiuta il visto a un turista che ha dichiarato il chiaro intento di promuovere il boicottaggio economico, culturale e accademico contro Israele.... Userò tutta l' autorità a mia disposizione per prevenire che si metta in pericolo Israele."
Ma non basta, il Jerusalem Post dà un'altra bella notizia! Sia Gilad Erdan che il ministro delle finanze Moshe Kahlon sono intenzionati a combattere il boicottaggio del mondo facendo passare una nuova proposta di legge che imporrà sanzioni a ogni società e azienda affiliata o simpatizzante del BDS o che abbia al suo interno persone che esprimano il loro appoggio o simpatia all'agenda (ne hanno una sola, quotidiana, che promuove l'odio contro Israele) della famigerata ONG .
Della serie "chi la fa l'aspetti" dunque e finalmente Israele ha deciso di comportarsi come ogni paese del mondo avrebbe fatto da molto tempo, boicottare i boicottatori e dichiarare persona non grata chiunque si presenti come un pericolo per lo Stato ebraico.
Per chi non lo sapesse il BDS ha nel suo ordine del giorno, fisso, il boicottaggio economico, il boicottaggio accademico, il boicottaggio culturale, l'embargo militare, il boicottaggio a HP ( Hewlett-Packard gigante multinazionale USA che collabora con Israele).
E' appena partita la campagna #IONONCOMPROHP) e il diritto inalienabile al boicottaggio di Israele. Questa è la sola e unica politica del movimento BDS: colpire Israele con ogni mezzo disponibile.
Ben venga dunque la decisione di Israele di invitare la signora rappresentante delle chiese boicottatrici a lasciare il suolo ebraico prima di imbrattarlo con questo genere di ossessione. "Non pensavo che mi avrebbero respinta" ha dichiarato. E invece sì e spero tanto che questa svolta del governo continui e faccia fare dietro front a tutti i nemici , a tutti gli odiatori , a tutti quelli che vogliono boicottare la democrazia israeliana in nome della risorta ideologia nazista e di una Palestina araba inventata e mai esistita nella storia. E , sempre a proposito di questa inesistente, fantomatica Palestina, a Trieste il comitato Dolci, ex assessore comunista, è andato, con altri quattro gatti, a esprimere solidarietà in occasione della" giornata internazionale di solidarietà con la Palestina" sotto la targa che, in Piazza Unità d'Italia, ricorda le vittime della Shoah. Fortunatamente una delegazione della comunità ebraica ha impedito questa ennesima offesa alla Memoria. http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2016/11/30/news/scontro-tra-comitato-dolci-e-comunita-ebraica-1.14496166 . Nessun popolo veramente sofferente ha avuto mai tanta solidarietà, il mondo se ne frega sempre di ogni tragedia, basta vedere l'indifferenza che regna sovrana per quello che oggi accade in Siria. Ci voleva un popolo inventato da contrapporre agli ebrei per svegliare la gente e portarla in piazza a urlare ancora e ancora e ancora "Ebrei a morte".
Il nazismo non è mai morto. Lo speravamo ma è qui, sempre presente e vitale, in attesa.....

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Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale di Israele unica e indivisibile"


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