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Deborah Fait
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Rai Storia imbrogliona 19/09/2016
Rai Storia imbrogliona
Commento di Deborah Fait

http://www.raistoria.rai.it/articoli/il-massacro-di-sabra-e-chatila/10852/default.aspx

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"Periferia di Beirut. Uomini delle milizie cristiano-falangiste entrano nei campi profughi palestinesi di Sabra e Shatila per vendicare l'assassinio del loro neoeletto presidente Bashir Gemayel. E inizia un massacro della popolazione palestinese che durerà due giorni. Con gli israeliani, installati a 200 metri da Shatila, a creare una cinta intorno ai campi e a fornire i mezzi necessari all'operazione. Il bilancio, secondo stime difficilmente verificabili, sarà di circa 3.000 vittime. Una grande manifestazione di protesta in Israele porta alla creazione di una commissione d’inchiesta che attribuisce ad Ariel Sharon la responsabilità del massacro, costringendolo a dimettersi da ministro della Difesa. Il 16 dicembre dello stesso anno, l’Assemblea generale delle Nazioni Uniti, nel condannare nel modo più assoluto il massacro, conclude “che il massacro è stato un atto di genocidio’’."

Dopo 34 anni ci risiamo e la Rai ricorda ancora Sabra e Shatila come un massacro programmato da Israele, reo di ogni cosa, secondo l'Occidente, così comprensivo verso il terrorismo palestinese con cui amoreggia appassionatamente soprattutto dopo la straodinaria vittoria dello Stato ebraico nella guerra dei 6 giorni. Tutto quello che è accaduto in Libano dal 1948 in poi porta invece a una verità politica che in pochi hanno il coraggio di ammettere, i media per primi, sempre pronti a reiterare le menzogne, a rinfrescarne la memoria e a nutrire anno dopo anno l'ostilità e l'odio contro Israele. Leggendo qua e là sul web si legge che i palestinesi si rifugiarono in Libano in seguito alla cacciata dalla Giordania! Cacciata? Scrivere semplicemente questo significa essere maledettamente bugiardi, privi di onestà intellettuale come sempre quando il soggetto sono quegli arabi detti erroneamente palestinesi.

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Bashir Gemayel

E perchè furono cacciati lo vogliamo dire o no? La verità storica, non quella della propaganda, è che questi ultimi volevano rovesciare la monarchia di re Hussein e prendere il potere. Arafat voleva diventare presidente della Giordania e i suoi feddayn avevano creato in quel paese uno stato nello stato, i militanti dell'OLP giravano armati, creavano posti di blocco, raccoglievano tasse, estorcevano soldi a normali cittadini e commercianti, uccidevano, decapitavano mettendo in serio pericolo l'autorità del re. Dopo un tentativo di uccidere Hussein e alcuni dirottamenti aerei, i giordani si ribellarono e, il 27 settembre 1970, ebbe inizio la strage che prese il nome di Settembre Nero. I palestinesi furono massacrati e si pensa che il numero dei morti sia stato superiore a 10.000 ma nessuno ha mai saputo la cifra esatta. I membri di Al Fatah fondarono l'organizzazione terroristica Settembre Nero che in seguito perpetrò la strage di Monaco nel 1972. Dalla Giordania Arafat fu costretto a scappare in Libano dove riuscì a portare a termine l'obiettivo fallito in Giordania e praticamente prese il potere in un paese già indebolito da guerre civili, terrorismo e occupazione siriana, vendette sanguinose tra cristiani maroniti e musulmani. Arafat condusse per anni una condotta criminale facendo stragi di cristiani, predando la popolazione con tasse e attività mafiose.

A Damour i palestinesi ammazzarono gran parte della popolazione, decapitarono, stuprarono, incendiarono chiese, commisero ogni tipo di barbarie di cui nessuno ha mai parlato. La sabbia del deserto, complice l'Europa, ha coperto e continua a coprire le malefatte e tutti i crimini compiuti dai palestinesi. Non mi risulta che vi siano mai state commemorazioni per il massacro commesso dai questi ultimi a Damour e in tutto il Libano dove imperversavano come invasati assassini ammazzando i cristiani senza pietà e facendo incursioni in tutto il nord di Israele dove entravano nelle case dei civili per sgozzare, fucilare, terrorizzare gente innocente.

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Ariel Sharon

Dopo l'assassinio di Bashir Gemayel, leader e presidente eletto libanese, il 16 settembre 1982, le milizie cristiano falangiste guidate da Elie Hubeika entrarono nei campi di Sabra e Shatila che Israele aveva chiuso per impedire alle bande terroristiche di scappare. Hobeika, anzichè stanare i terroristi come promesso, fece uccidere ogni cosa che si muoveva aiutato in questo dagli stessi feddayn che si facevano scudo di donne e bambini come loro perversa abitudine. "Ma Israele condanno' Ariel Sharon e lo ritenne responsabile della strage", dicono. No, La commissione Kahan, nel 1983, concluse che diretti responsabili dei massacri erano state le Falangi libanesi sotto la guida di Hubeika e che la responsabilità di Sharon consisteva nel non averli previsti e nell'aver sottovalutato l'odio dei libanesi nei confronti dei palestinesi. Odio tanto grande che alla fine Arafat dovette letteralmente scappare dal Libano, protetto nella fuga dalla Marina israeliana, francese e inglese, per non essere linciato dalla folla scatenata.

Naturalmente, come è uso comune, il mondo intero si scagliò contro Israele, alcuni media italiani titolarono "Israele nazista" a caratteri cubitali in prima pagina, manifestazioni piene di odio antisemita furono organizzate in tutta Europa, in Israele vi furono manifestazioni della sinistra contro Sharon che si dimise da Ministro della Difesa. Elie Hubeika, mai processato e diventato in seguito anche ministro di vari Governi libanesi, fu ucciso in un attentato nel 2002 alla vigilia di una sua deposizione in un processo in Belgio per chiarire le proprie responsabilità nel massacro. Che strana coincidenza! I morti di Sabra e Shatila non furono 3000 come da anni giurano i palestinesi e i loro amichetti. Il procuratore capo dell'Esercito libanese in un'indagine sul massacro parlò di 460 morti. Secondo i servizi israeliani le vittime furono 700/800. Difficile considerarlo genocidio come decretò l'ONU ma si sa che la fantasia dei nemici di Israele è enorme. Dal 1948 ad oggi i palestinesi si sono decuplicati ma i loro protettori continuano ancora a parlare di "genocidio palestinese".

Mi riesce sempre molto difficile capire quale tipo di perversione psicologica porti a questo tipo di ragionamento, forse la parola giusta è mistificazione, turpe, spudorata mistificazione. Consiglierei a chi legge di aprire il link: http://veromedioriente.altervista.org/attentati_europa.htm per avere un'idea di quello che è stato, cronologicamente, il terrorismo arabo-palestinese in Europa e in Medio Oriente, terrorismo mai condannato, che ha portato a una enorme mostruosità storica: trasformare gli assassini in vittime, i terroristi in eroi e martiri per la libertà agli occhi amorevoli dell'occidente e la vera vittima, Israele, assediato da sempre, costretto a difendersi dal giorno della sua ri-fondazione, insultato, condannato e dipinto come carnefice. Mai nella storia è stata commessa una simile immorale ingiustizia!

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Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale unica e indivisibile di Israele"


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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