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Deborah Fait
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La sindrome di Durban 13/02/2016

La sindrome di Durban
Commento di Deborah Fait

Chissà se qualcuno ricorderà la Conferenza di Durban del 2001 dal titolo incredibilmente ipocrita: "Contro il razzismo, la xenofobia e la schiavitù" , rivelatasi in seguito una delle pagine più vergognose e agghiaccianti nella storia dell'ONU.
Nel giro di poche ore, sotto la leadership di Mary Robinson, ex presidente antisemita irlandese (nel 2009 le fu conferita dalla Casa Bianca la Medaglia presidenziale alla Libertà, il più alto onore civile degli USA, quasi a voler dare un ennesimo schiaffo a Israele dopo i deliri di Durban da lei presieduti), sotto la pressione di tutte le ONG di sinistra, della Conferenza islamica, dei paesi dell'Africa e dell'America latina, la Conferenza si è trasformata in un vero e proprio processo agli ebrei e a Israele, un tribunale giudeofobo, antisemita, un attacco mediatico, concentrato, mai visto prima, contro Israele e gli ebrei.

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Quella che doveva essere un'importante conferenza contro il razzismo e' stato l'inizio dell'odio organizzato dai governi contro lo stato ebraico, la piattaforma di un enorme forum contro il Popolo ebraico, con bande di mascalzoni filopalestisti che scorrazzavano per la città attaccando fisicamente gli ebrei di cui andavano a caccia, insultandoli e urlando a gran voce di boicottare Israele.
I partecipanti alla conferenza hanno fatto riferimenti ai Protocolli dei Savi di Sion, al Mein Kampf , chiedendo addirittura che la risoluzione 3379 dell'ONU (1975) che parificava il sionismo al razzismo, abrogata solamente nel 1991, venisse ripresa e riabilitata.
Volantini con le scritte "se avesse vinto Hitler oggi non esisterebbe Israele".
Durante il discorso di Fidel Castro i presenti urlavano "Palestina libera, Morte agli ebrei". Cose mai viste dall'epoca in cui le orde della Hitlerjugend, negli anni 30, imperversavano per le strade della Germania per spaccare vetrine di negozi di ebrei, pestare a sangue, uccidere. Le delegazioni di Israele e degli USA, per protesta, abbandonarono la conferenza, solo alcune ONG ebraiche , come il "Simon Wiesenthal Center" rimasero nel tentativo di ribattere agli attacchi razzisti dei palestinesi, dei loro simpatizzanti e all'impatto mediatico da questi provocato con la complicità della Robinson, di Kofi Annan e dell'ONU. Solo un mese dopo, nell'ottobre del 2001, a suggello di tanta vergogna, fu conferito all' ONU il Nobel per la pace con questa ipocrita motivazione " Per il loro lavoro per un mondo migliore e più pacifico". Se avessero potuto avrebbero aggiunto...."senza Israele"...

Ho ricordato quella immensa vergogna perchè nessuno ne parla più, Israele è stato trattato come il Male assoluto senza che nessun paese del mondo occidentale protestasse aggiungendo vergogna a vergogna. Oggi, a 15 anni di distanza, è cambiato qualcosa? Tutt'altro, anzi, la sindrome di Durban e tutto l'odio che Israele suscita è presente come allora. Kofi Annan non c'è più, al suo posto abbiamo Ban Ki Moon che nelle sue ultime dicharazioni ha giustificato il terrorismo quotidiano che colpisce Israele, accoltellamenti fatti da ragazzini undicenni, tredicenni, generazioni perdute, rese assassine dalla dirigenza dell'ANP che usa i bambini, esattamente come fa l'Isis, per uccidere.

Il boicottaggio dei pompelmi degli anni 70, che già ci indignava non sapendo ancora come si sarebbe evoluto e fino a che punto sarebbe cresciuto, al punto da diventare come una grande bolla nera al cui interno ormai è racchiuso il mondo intero.
Un boicottaggio diventato internazionale, miliardario che non si accontenta più dei pomplemi ma mira più in alto, mira al vero e proprio strangolamento economico, culturale e scientifico. Il boicottaggio contro Israele e l'odio contro gli ebrei ha avuto una svolta grazie ai tanti soldi che l'ANP e la Lega araba hanno a disposizione per finanziare le ong antisemite come il famigerato BDS e le sue "filiali".

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Non più soltanto orde di pazzi fanatici che bruciano le bandiere colla Stella di David, adesso sono arrivati al vertice, all'interno dei governi, dentro le organizzazioni più importanti, dentro le accademie, all'interno delle direzioni dei media. Si sono trasformati da odiatori casinisti e disorganizzati in una potenza mondiale.
Ormai si boicotta tutto quello che proviene da Israele, si marchiano i prodotti e, nel silenzio complice del mondo intero, si marchiano la scienza e la cultura israeliane.

L'Italia, pur non avendo ancora le manifestazioni popolari di odio antisemita come accade in Francia e nei paesi del nord Europa, tuttavia non ha voluto rimanere estranea al boicottaggio e quei 168 accademici che hanno deciso di boicottare nientemeno che il Technion di Haifa, una delle università più prestigiose del mondo, la quarta nelle classifiche delle accademie sceintifiche internazionali, sono arrivati agli onori della cronaca. Per capire cosa sia il Technion vi consiglio la lettura di questa lettera scritta da un amico italiano laureatosi presso quell'Istituto in Ingegneria informatica e Ingegneria geniale: https://www.facebook.com/notes/gabriele-levy/boicotta-chi-lettera-a-168-accademici/10154539543398761

In Inghilterra i boicottatori accademici sono molte centinaia, in tutto il mondo sono ormai migliaia e non si fermeranno qui perchè il BDS e la sua propaganda martellante si insinua come un veleno micidiale, un virus ripugnante e nauseabondo in ogni settore della società. Il povero Cristiano Ronaldo, punta di diamante del Real madrid, ha firmato una campagna pubblicitaria con una compagnia televisiva israeliana, la HOT. Mal gliene incolse! Sui social spagnoli è stato insultato in tutti i modi "...ci fai schifo....adesso il nostro idolo sarà solo Mersi...Cosa è Israele? Si chiama Palestina...Israele non esiste...." Esattamente quello che era accaduto a Scarlett Johansson quando aveva fatto la pubblicità di Soda Stream, fu minacciata e licenziata dalla Oxfam, un network internazionale di cui la coraggiosa attrice era "ambasciatore". Il boicottaggio contro Soda stream, promosso dal BDS in tutto il mondo, compresa l'Italia con minacce rivolte alla RAI e la raccolta di migliaia di firme per impedirne la pubblicità, ha fatto si che chiudesse i battenti e che da Maale' Adumim (vicino a Gerusalemme, per i filopalestinisti territorio non israeliano), si trasferisse nel Neghev, vicino a Beer Sheva, dove ha costruito dei laboratori megagalattici e ultramoderni. Le migliaia di palestinesi che per questo hanno perso il lavoro ringrazino il BDS!

Ma non si boicottano solo le Università e la cultura, non si marchiano solo i prodotti, lo si fa anche con gli esseri umani se ebrei e israeliani. Il Brasile ha rifiutato l'ambasciatore che Israele ha designato per quel paese definendolo "colono". Si , avete capito bene. Dani Dayan non è stato accettato dalla Presidente Dilma Rousseff, di fede socialista, già capo dello staff dell'ex Presidente Lula da Silva, famoso antisemita, perchè proviene dai "territori" ed è stato in passato a capo del Consiglio Yesha, organo che rappresenta le comunità ebraiche in Giudea e Samaria. Il Brasile, grande e importante paese, non ha più, al momento, una rappresentanza diplomatica israeliana. Negli stessi giorni del rifiuto di Dayan, il governo brasiliano ha aperto a Brasilia una nuova e lussuosa ambasciata "palestinese" costruita a forma della cupola d'oro della moschea di Omar a Gerusalemme. Un'ambasciata per un paese che non c'è, che non è mai esistito..

Si aprono le ambasciate per un pugno di criminali e si chiudono quelle del Paese che permette al mondo di vivere meglio grazie alle sue scoperte scientifiche, del Paese che, unico al mondo, arruola i ragazzi autistici per dar loro dignità e interessi oltre all'amore dei compagni, inserirli nella società e nella realtà del Paese anzichè relegarli in qualche istituto. https://www.facebook.com/Shalom7-542828819070401/?fref=photo "SOLDATI STRAORDINARI UNITÀ 9900: ISRAELE ARRUOLA GLI AUTISTICI: SONO BRAVISSIMI!"
Si chiudono le ambasciate del Paese che cura i propri nemici, siano essi di Gaza, siano essi siriani, http://www.huffingtonpost.it/2016/02/09/feriti-siriani-israele_n_9196412.html Del Paese che va in tutto il mondo a prestare il suo aiuto: TERREMOTO A TAIWAN: ISRAELE IN PRIMA LINEA PER AIUTARE NEI SOCCORSI https://www.facebook.com/siliconwadi.it/videos/689847941118940/?pnref=story

Pensando a questi fatti ed essendo appena passato l'11 febbraio, Giornata del Ricordo delle foibe, non posso non fare dei distinguo. Fra il 1943 e il 1947 più di 10.000 italiani furono gettati, i vivi legati ai morti, nelle profonde gole del Carso e del territorio istriano, dalle bande del presidente Tito. Oltre 350.000 italiani furono scacciati dale loro case e dalle loro terre dove vivevano da sempre. Israele, nonostante tutti i suoi morti per guerre e terrorismo, cura i propri nemici...... gli italiani dell'epoca rifiutarono persino l'acqua agli esuli istriani e, a Bologna, versarono sulle rotaie dei treni il latte destinato ai bambini! Nessun istriano è mai andato a vendicarsi o a far saltare in ex Jugoslavia autobus, bar, ristoranti pieni di innocenti nel nome di una "vera" patria perduta, nessun istriano va oggi in giro per il mondo a piagnucolare mostrando le chiavi della casa avita..... Per 60 anni la sinistra italiana ha negato la tragedia delle foibe, dell'esilio e della diaspora istriana e si è opposta all'istituzione di una giornata per ricordare.

La stessa sinistra che santifica un popolo mai esistito che, dal giorno della sua invenzione a mezzo della Lega Araba e del gran Mufti, nazista, di Gerusalemme, non ha fatto che ammazzare. Un mondo alla rovescia.

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Deborah Fait
"Gerusalemme, Capitale di Israele, unica e indivisibile"


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