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Zvi Mazel/Michelle Mazel
Diplomazia/Europa e medioriente
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Un pizzico di nostalgia 07/01/2017
 

Un pizzico di nostalgia
Commento di Michelle Mazel

(Traduzione di Yehudit Weisz)

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Berlino, dopo la strage al mercatino di Natale

Non molto tempo fa, si chiamava “la tregua delle feste natalizie” il periodo di fine anno che andava dalla vigilia di Natale al giorno di Santo Stefano. Allora, anche la politica andava in vacanza, dedicandosi ad altre attività: incontri famigliari, scambi di doni, e allegre serate nelle città addobbate a festa.
Tutto questo accadeva “prima”.
Prima dell’arrivo del male del XXI secolo. Un male che colpisce senza preavviso, senza discriminazione, ma che richiede molto tempo per la diagnosi. Quando un terrorista aveva lanciato il suo camion su una folla in festa a Nizza lo scorso 14 luglio, le autorità avevano parlato di uno squilibrato, d’un lupo solitario. Oggi sappiamo che non era così, e che quest’azione era stata preparata con cura con dei complici “radicalizzati”.
Anche in Francia, un po' ovunque, i mercatini di Natale - alcuni vantano tradizioni secolari - sono stati annullati non potendone garantire la sicurezza, alcunihanno potuto svolgere la loro attività con una protezione rafforzata. Una decisione che ha colpito molti commercianti che contavano sugli incassi di queste manifestazioni popolari.
L’attentato del mercatino di Natale a Berlino ha purtroppo dimostrato quanto queste misure sarebbero state utili e sagge.
Alla fine Angela Merkel ha osato dare un nome a questo male del XXI secolo: terrorismo islamico. La verità è che l’attentato di Berlino contro il mercatino di Natale ha aperto gli occhi ainche ai ciechi, a coloro che si rifiutavano ancora di vedere.
Oggi l’Europa sa che nulla sarà mai più come prima. Un po’ ovunque sono stati istituiti controlli e posti di blocco per consentire lo svolgimento delle festività di Capodanno.
Sugli Champs Elysées hanno disposto dei blocchi di cemento per impedire l'arrivo possibile di un camion.
“In Francia la vigilia di Capodanno si è svolta senza ‘gravi problemi’”, ha dichiarato il nuovo Ministro degli Interni, sottolineando come questo eccellente risultato sia stato ottenuto grazie alla mobilitazione di centomila agenti di sicurezza (che dunque, non hanno celebrato le feste in famiglia). Certo, qualche facinoroso ha aggredito le forze dell’ordine, secondo il Ministro, come riportato su “le Figaro”: “Quel che deploro ancora una volta, è un eccessivo numero di aggressioni, insulti contro le forze di sicurezza su tutto il territorio nazionale”.
D’altra parte, la polizia riferisce che nella notte del primo gennaio sono state bruciate soltanto 650 macchine. Certo, significa 50 in più dell’anno precedente, ma il 20 % in meno di cinque anni fa.
E’ strano che i rapporti della polizia non riferiscano nulla degli autori delle aggressioni o di chi ha incendiato le auto. Si tratta forse di giovani che vivono in quartieri emarginati, radicalizzati o figli di immigrati? Và a sapere. Comunque sia, sta scomparendo un po’ di quell’atmosfera piena di magia che ci incantava da bambini.

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Michelle Mazel


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