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Angelo Pezzana
Israele/Analisi
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Spigolature, sfogliando i giornali a Gerusalemme in una mattina d’agosto 07/08/2013

Spigolature, sfogliando i giornali a Gerusalemme in una mattina d’agosto
di Angelo Pezzana


Merav Michaeli              Karnit Flug

Merav Michaeli è una giovane simpatica deputata laburista alla Knesset. Si chiede come mai Netanyahu e Lapid, primo ministro e ministro dell’economia, non vogliono nominare la signora Karnit Flug, oggi governatore ad interim della Banca d’Israele dopo la fine del mandato a Stanley Fischer e le diatribe sul nome del successore. Cara Merav, va bene fingersi ingenui, ma c’è un limite ! Sono anni che la signora Flug scrive, parla, rilascia dichiarazioni contro la politica economica di Bibi, e tu pretendi che proprio Bibi la nomini Governatore della Banca d’Israele, la maggiore istituzione economica del paese, il cui peso è determinante nelle decisioni economiche del governo, ma via !

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John McCain

E’ sufficiente essere stato un eroe nella guerra in Vietnam per diventare poi un politico intelligente, capace ? A giudicare dal senatore John McCain, repubblicano, inviato al Cairo da Obama insieme al collega democratico Lindsay Graham per convincere il nuovo regime a cambiare tattica nei confronti del Fratelli Musulmani, no. I due hanno chiesto al generale Abdel Fattah el Sisi di rilasciare i caporioni della Fratellanza incarcerati, incluso il buon Morsi, in fondo stavano solo trasformando l’Egitto in una teocrazia islamica, che sarà mai. Puntualmente i due hanno incontrato i nuovi leader, oltre a el Sisi anche el Baradei e il Primo Ministro ad interim el Beblawi. Obama è molto preoccupato per la loro sorte, devono aver detto, dovete coinvolgere Morsi e i suoi nel nuovo regime. Graham, grande mente analitica, ha dichiarato “ chi comanda oggi non è stato eletto, gli eletti dal popolo sono in prigione, lo status quo non è accettabile”, mentre McCain probabilmente assentiva, sicuramente confuso, anche se il concetto espresso dal suo collega democratico non era difficile da capire.
E’ vero che Obama non ne imbrocca una in politica estera, ma questa volta, per dimostrare che i suoi inviati sono bipartisan, ha scelto il repubblicano più tonto, e quindi il più innocuo. Dal suo punto di vista un’ottima scelta.

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Hassan Rohani, il volto vero è quello dietro

L’Occidente si sta innamorando della “moderazione” del successore di Ahmadinejad, sui giornaloni italiani quasi nessuno che abbia almeno avanzato l’ipotesi che la storia sia semplicemente quella di prima con un abito diverso. Che Hassan Rohani sia l’altra faccia di Ahmadinejad l’ha dichiarato Bibi davanti a 36 giuristi americani, guidati dal senatore repubblicano Steny Hoyer, in un incontro nel suo ufficio.
“ La sola cosa che ha funzionato negli ultimi anni sono state le sanzioni, per questo oggi l’Iran cambia tattica, l’obiettivo è sempre lo stesso, ma va perseguito con un linguaggio diverso “, ha dichiarato.
Come era da prevedersi, Usa, Ue e ministri degli esteri vari l’hanno bevuta subito. Emma Bonino sarà soddisfatta, come aveva detto “ è ora di finirla di mettere le dita negli occhi dell’Iran”. Khamenei incomincia a stare tranquillo. Noi meno.

Angelo Pezzana


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