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Angelo Pezzana
Israele/Analisi
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La buona novella arriva dall’Albania 20/08/2012

La buona novella arriva dall’Albania
Lettera da Gerusalemme, di Angelo Pezzana
 


Adolf Hitler, Mahmoud Ahmadinejad, Ali Khamenei
A destra, Sali Berisha, primo ministro dell'Albania

Il presidente iraniano Mahmoud Ahmdinejad ha nuovamente lanciato minacce contro Israele, accusando lo stato ebraico di essere un “ tumore cancerogeno “. Nulla di nuovo, lo va ripetendo ormai da anni, che “ la sola esistenza del regime sionista è un insulto all’umanità e a tutte le nazioni del mondo”. L’ha ancora ripetuto venerdì scorso, tra la disattenzione di quasi tutti i giornali, troppo preoccupati a rimproverare Israele, difendersi è un diritto per tutti gli stati tranne uno. “ Combattere i sionisti” ha aggiunto nello stesso intervento “ rimuove gli ostacoli per salvare il mondo dallo sfruttamento,depravazione e miseria”. Ai cordiali auguri del novello Adolfo, si è poi unito il Supremo Ayatollah Ali Khamenei, profetizzando che in un vicino futuro la terra di Israele tornerà in mano ai palestinesi, perché Israele cesserà di esistere”.
Uno si aspetta di leggere analisi e commenti indignati da parte di capi di stato, primi ministri, esponenti religiosi, questi ultimi sempre pronti a invocare la pace sugli uomini di buona volontà.. invece, niente. La volontà dei Supremi Criminali Iraniani si vede che è buona, se non registra critiche.
Ma, ecco la lieta novella, almeno uno ha alzato la voce, per gridare forte che Ahmadinejad esprime e condivide la stessa ideologia di Adolf Hitler, la definisce paranoica, e che la sua corsa al nucleare deve essere fermata subito, perché è una sfida alla stabilità del Medio Oriente e una minaccia per la pace mondiale. Ha detto proprio ‘subito’, non fra sei mesi, non ha detto che bisogna continuare con le sanzioni, no, ha detto che va fermato subito, a qualunque costo.
Ecco, uno pensa, finalmente l’Europa cristiana prende coscienza del pericolo che l’Iran rappresenta per il mondo libero, qualcuno interviene, era ora! Ma chi è quel coraggioso, che non teme di essere definito guerrafondaio, se non è ebreo, sarà almeno un amico degli ebrei, brutta categoria, che non gode dell’apprezzamento dei media.. no, non è né un ebreo né un cristiano, è.. un musulmano. Il suo nome è Sali Berisha, Primo Ministro dell’Albania, un paese a maggioranza musulmana, al quale va dato tutto l’onore che merita. Se troverà imitatori in quel mondo islamico, dominato dal fanatismo e dalla paura, allora qualche speranza c’è ancora. Che fra i Churchill contemporanei ci sia un musulmano ci procura un grande piacere. Dopo le sue dichiarazioni, Israele è meno sola.

Angelo Pezzana


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