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Manfred Gerstenfeld
Israele, ebrei & il mondo
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Le scuse non bastano: continua l'accusa del sangue 05/02/2013

Le scuse non bastano: continua l'accusa del sangue
Commento di Manfred Gerstenfeld

(Traduzione di Angelo Pezzana)


Manfred Gerstenfeld

Le scuse offerte dal settimanale inglese The Sunday Times per aver pubblicato una vignetta antisemita nel giorno del ricordo della Shoah (http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=47876) affronta un solo aspetto- anche se importante- della questione. "Aver pubblicato quella vignetta è stato un errore, perchè ha okltrepassato ogni limite", ha scritto, ammettendo  "che Gerald  Scarfe con quella caricatura " ha dimostrato quanto sia persecutoria o antisemita quel tipo di iconografia". Il disegno,infatti, mostrava il Primo Ministro Benjamin Netanyahu mentre cxostruiva un muro usando il sangue dei palestinesi per cemento. Il testo, giocando sulla parola cemento e il verbo corrispondente, era " Will cementing peace continue ?".

 E' abitudine accettare le scuse, quando chi offende  e l'offeso sono d'accordo sulla sostanza di quanto è avvenuto. In questo caso, però, le scuse si prestano a successive considerazioni. Un aspetto non considerato è che la vignetta descrive un falso, non è una esagerazione. Scarfe non ha disegnato una barriera di sicurezza,  ma un muro, programmato per uccidere i palestinesi. Mentre la barriera è stata costruita per impedire ai terroristi palestinesi di entrare in Israele e ucciderne i cittadini. 

Va aggiunto che il disegno riflette le tematiche antisemite che hanno avuto origine proprio in Gran Bretagna, l'accusa del sangue, che ebbe origine a Norwich nel 12° secolo, quando gli ebrei erano stati accusati  di avere ucciso- per fini rituali-  un ragazzino cristiano di 12 anni di nome William. Da lì si diffuse ovunque, tutti gli ebrei di Norwich vennero sterminati, come avvenne anche in altre città inglesi. Dalla Gran Bretagna, l'accusa del sangue si diffuse in altri paesi cristiani. 

Un'altra considerazione: sono mai state richieste scuse per altre vignette che hanno usato la stessa iconografia che richiama l'accusa del sangue, sia in Inghilterra ma anche in altri paesi ? La caricatura peggiore di questo genere è uscita su The Indipendent, dove Dave Brown raffigurò l'ex Premier Ariel Sharon come un orco mentre sbranava dei bambini. Ma l'Indipendent non si scusò mai. 

Dopo molte proteste, l'Associazione della stampa inglese criticò la vignetta di Brown, che però vinse il Premio per la miglior vignetta politica dell'anno 2003, attribuitale dalla "Political Cartoon Society". La cerimonia della premiazione si svolse nei locali del pretigioso settimanale The Economist alla presenza della deptata laburista Clare Short, ex Ministro per gli Aiuti Oltremare.

Zvi Shtauber, allora ambasciatore di Israele in Gran Bretagna, mi disse " Simon Kelner, editor dell'Indipendent, è ebreo. Chiesi a Kelner se il suo giornale avesse mai pubblicato una vignetta simile di un personaggio pubblico. Mi disse che bisognava andare indietro nel tempo di 18 anni per trovarne una. Tim Benson, presidente della "Political Cartoon Society".. non vide nulla di sbagliato o razzista in quella premiata.

Ma l' Indipendent non è l'unico giornale "progressista" a stampare vignette antisemite di questo tipo. Nell'aprile 2005 The Guardian ha pubblicato una vignetta di Steve Bell che raffigurava Michael Howard, leader del Partito Conservatore e ebreo, allora all'opposizione, con i denti di un vampiro, mentre succhiava sangue che gocciolava da un bicchiere. Il testo era: " stai bevendo quel che noi beviamo ? Vota Conservatore". Aggiungendo insulto all'ingiuria, Annabel Crabb, dell'Australian Broadcasting Corporation, si complimentò con lui per la vignetta in una intervista televisiva. Bell ha poi spesso disegnato Howard con i denti da vampiro.

Il politologo belga Joel Kotek possiede una collezione di migliaia di vignette anti-Israele e antisemite, uscite sui media arabi e occidentali. Ne ha pubblicate una scelta nel libro "Cartoons and Extremism",nel quale paragona le caricature inglesi con quelle arabe e anche con quelle del periodo nazista, la somiglianza è impressionante.

Uno studio dell'Università di Bielefeld, per conto della Ebert Foundation, vicina ai socialdemocratici tedeschi, ha registrato che il 42% degli inglesi - una percentuale simile in altri paesi europei - crede che Israele stia conducenso una guerra di sterminio dei palestinesi. Sorge la domanda: chi ha seminato questo estremo antisemitismo nella testa degli inglesi ? Le vignette sono solo la punta dell'iceberg di una valutazione più vasta che coinvolge l'élite inglese e la gente in generale. 

Le scuse del giornale vanno dritte al punto focale, quando affermano " l'immagine di Binjamin Netanyahu... lo dipingono mentre usa il sangue dei palestinesi". Allora la domanda da porre è come mai i politici inglesi, i media,, le ONG, le università e i sindacati hanno costantemente aiutato a diffondere un'immagine genocida da creare un Israele simile ? E' stato più di un errore. E' stato un crimine. Si è oltrepassato ogni limite, pubblicando una vignetta antisemita nel giorno della memoria della Shoah.

Manfred Gerstenfeld fa parte del Consiglio di Amministrazione del Jerusalem Center for Public Affairs, dove è stato presidente per 12 anni. Collabora con Informazione Corretta


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