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Manfred Gerstenfeld
Israele, ebrei & il mondo
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Chi sfrutta il Giorno della Memoria 23/01/2013

Chi sfrutta il Giorno della Memoria
Commento di Manfred Gerstenfeld

(Traduzione di Anna Della Vida) 


Manfred Gerstenfeld


David Irving, negazionista

Nel 2005, con decenni di ritardo, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 25 gennaio “Giorno internazionale del Ricordo della Shoah”, la data che ricorda l’anniversario della liberazione dei campi di Auschwitz-Birkenau. Ogni Stato membro ha l’obbligo di onorare le vittime del nazismo, attraverso iniziative di carattere educativo, cosa che avviene in parecchi Stati.

La realtà, però, è tale che qualunque cosa si presenti come riferita agli ebrei si viene a trovare sotto attacco, come succede in molti paesi che con il Giorno della Memoria vogliono ricordare la Shoah. I monumenti dedicati alla Shoah si riempiono di scritte antisemite e fra i negazionisti, la maggior parte, anche se non tutti, si rivelano essere musulmani. Nel 2009, una importante Tv norvegese, Tv2, ha trasmesso una intervista con il noto negazionista inglese David Irving, e l’intervistatore rivelò- dalle domande- poca conoscenza della materia.  Gli erano state pagate anche le spese di viaggio e ospitalità. 

Capovolgere il significato della Shoah è persino più grave che negarla. I manipolatori, inclusi anche alcuni ebrei, affermano che gli ebrei e Israele si comportano come i nazisti. Negli anni 2010-2011, la Fondazione tedesca “ Ricordo, Responsabilità, Futuro” (EVZ) ha finanziato a Gutersloh, con fondi pubblici della Scuola Anne Frank, un programma dove un ebreo olandese sopravvissuto alla Shoah,  Hajo Meyer, un violento odiatore di Israele,  ha paragonato le sofferenze dei palestinesi con la persecuzione e lo sterminio in massa degli ebrei. Leon de Winter, un famoso scrittore olandese ha detto che Meyer soffre di un forte “senso di colpa in quanto sopravvissuto”, aggiungendo che tutti gli odiatori di Israele lo apprezzano perché oltre ad essere ebreo è anche un sopravvissuto della Shoah. 

Il giornalista italiano Angelo Pezzana racconta come il Giorno della Memoria viene strumentalizzato in Italia, “ il 27 gennaio, da giorno del ricordo dello sterminio ebraico è diventato un appuntamento nazionale nel quale tutti esprimono  le proprie opinioni, anche le più miserabili. Questo succede soprattutto nelle scuole, dove davanti a centinaia di studenti vengono invitati a intervenire professori di estrema sinistra, che presentano i fatti in maniera distorta, e conducono poi il dibattito paragonando i crimini nazisti con la politica di Israele” . 

Nel settembre 2005, un comitato di consiglieri musulmani del Primo Ministro Tony Blair, gli aveva proposto di abolire il “Giorno della Memoria”, per sostituirlo  con il “Giorno del Genocidio”, che si proponeva di commemorare lo sterminio di massa dei musulmani in Palestina, Cecenia e Bosnia. Influenzato da questa proposta, il Comune inglese di Bolton sostituì nel 2007 il “Giorno del Ricordo” con il “Giorno del Genocidio”. A seguito delle proteste, venne poi rimesso in calendario alcuni anni dopo. 

Anche le iniziative per ricordare la “Notte dei Cristalli” sono diventate occasione di propaganda politica anziché ricordare gli ebrei che ne furono vittime. A Helsingborg, in Svezia, la Comunità ebraica si è rifiutata di partecipare nel 2012 a una manifestazione che ricordava “Kristallnacht”, perché – scrisse il giornale locale Helsinbords Dagblad- il suo presidente aveva detto che quella giornata era organizzata solo dai partiti della sinistra e da musulmani, notoriamente i più razzisti contro gli ebrei. Anche a Bergen, in Norvegia, gli ebrei non hanno partecipato alla ricorrenza del ricordo, perché vi erano due noti odiatori di Israele fra gli oratori.

In alcune città olandesi, il Giorno Nazionale della Memoria del 4 maggio, che ricorda le vittime olandesi della guerra – gli ebrei erano di gran lunga il gruppo più numeroso – venivano ricordati insieme ai caduti tedeschi. In altre città i nomi degli ebrei uccisi sono stati messi nella stessa lapide con i soldati tedeschi. Fino al 2001 il gruppo olandese contro le discriminazioni “Bekent Kleur” era l’unico a ricordare ogni anno la “Notte dei Cristalli”, ma negli ultimi anni vi partecipano simpatizzanti di Hamas e Hezbollah, prendono la parola e paragonano la Shoah con l’oppressione dei musulmani. Da qui il rifiuto della Comunità ebraica di collaborare con gli organizzatori. Negli anni successivi, la CJO, l’organizzazione che riunisce tutte le comunità ebraiche olandesi, organizza per conto proprio  la commemorazione di “Kristallnacht”, tanto che nel 2012  ne vennero celebrate due, il Gruppo Antidiscriminazione si occupò dell’estrema destra e della violenza razzista.

Se vogliamo esaminare il “Giorno della Memoria della Shoah” e “Kristallnacht”, se ne deduce che l’estremo antisemitismo di una parte del mondo musulmano e quello delle comunità islamiche in Europa è comune a entrambe. Lo scorso anno in Francia, a Tolosa,  c’è stato l’assassinio davanti a una scuola ebraica di un professore ebreo e di tre ragazzi da parte di Mohammed Merah. Suo fratello, Abdelghani ha poi confessato che entrambi erano stati educati dalla madre come fanatici antisemiti. Lo scorso ottobre, un video ha rivelato che il Presidente egiziano Morsi ha risposto ‘amen’ alla fine di una preghiera dopo che l’imam aveva chiesto ad Allah di distruggere gli ebrei.
Il leader di Hamas, Khaled Mashaal, che ha visitato di recente Gaza dopo quarant’ anni di assenza, ha detto che il suo movimento si propone la distruzione di Israele.

Ricordiamo questi episodi, fra i tanti, per mostrare dove si concentra oggi la maggior parte dell’antisemitismo contemporaneo.

Manfred Gerstenfeld fa parte del Consiglio di Amministrazione del Jerusalem Center for Public Affairs, dove è stato presidente per 12 anni. Collabora con Informazione Corretta


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