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Ugo Volli
Cartoline
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Il fascismo in Europa non c’è. Anzi sì, c’è ed è pericoloso, ma sta a sinistra e fra gli islamici 18/07/2017
Il fascismo in Europa non c’è. Anzi sì, c’è ed è pericoloso, ma sta a sinistra e fra gli islamici
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli

A destra: l'islamofascismo

A leggere i giornali, o meglio i loro titoli, sembrerebbe che in Italia stia rinascendo il fascismo, che ci sia il rischio di una nuova marcia su Roma e di una dittatura imminente. Be’, cari amici, consolatevi, non è così, in un mondo che è certamente assai turbolento e insicuro almeno questo rischio non lo corriamo. La ragione è semplice, il fascismo, anche se alla fine può anche conquistare il potere con le elezioni, si afferma usando la violenza fisica nei confronti dei suoi nemici, impedendo loro di svolgere la loro attività politica e intellettuale, assalendo le loro manifestazioni, bastonandoli, sottoponendoli a violenze e umiliazioni (il manganello e l’olio di ricino), spesso uccidendoli. Non solo niente del genere c’è in Italia o anche in Europa (almeno a destra, ma su questo ritorneremo), ma non vi è neanche l’esaltazione e la teorizzazione della violenza che ne è il presupposto.

Se leggete l’allarme dei giornali, troverete un bagnino alquanto demenziale che riempie la sua spiaggia di slogan mussoliniani, un deputato che invece di discutere nel merito di una legge che è stata presentata al parlamento se la prende personalmente col suo presentatore e non lo critica per qualcosa di concreto, dicendo chessò che è un corrotto o una spia, mi gli dà letteralmente della testa di c. e inoltre lo fa usando una complicata circonlocuzione su un tema per nulla pertinente ma che indica l’appartenenza ebraica del suo nemico: dice cioè più o meno che le folta sopracciglie del suo avversario servono a cancellare il segno della circoncisione che gli ebrei (come i musulmani peraltro) operano tagliando il pezzetto di pelle che ricopre l’estremità del pene.

Be’, non ho dubbi a trovare comico e patetico il bagnino, e altrettanto stupido e infantile il deputato che ha insultato in questa maniera l’on. Fiano, cui va naturalmente tutta la mia solidarietà. Per entrambi penso che un buon corso di recupero della prima elementare potrebbe essere utile, insieme a qualche pillola di fosforo, di quelle che una volta si diceva servissero a diventare più intelligenti. Quanto ai loro business, la balneazione e la politica, la mia insopprimibile fiducia nella natura umana mi fa sperare che bagnanti ed elettori si terranno alla larga da personaggi così palesemente ridicoli.

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Terroristi di Hezbollah

Ci sono stati altri casi del genere, un sindaco nel bresciano sospeso dal prefetto per aver fatto l’elogio di Mussolini via internet, cose così. Non mi sembra che meritino allarme, solo semmai derisione, e se ricadono nei casi previsti dalla legge, una bella querela: l’apologia di fascismo è già reato e la diffamazione pure. E’ vero che lo stato dell’amministrazione della giustizia in Italia è deplorevole, ma non mi sembra che ci sia necessità di nuove leggi, semmai di ricondurre la magistratura al suo ruolo di applicare la legge e non inventarsela. Ricordo che qualche mese fa è stato assolto un tale dalle parti di Torino che aveva pubblicato “I protocolli dei savi di Sion” con in più una prefazione esaltatrice, perché secondo i giudici non aveva commesso alcun reato, neanche la diffamazione per cui la comunità ebraica l’aveva querelato. E c’è stato un giudizio molto indulgente per dei giovanotti che su internet avevano istigato a bruciar vivo “come un ratto” l’editore di questo sito. Si sa, se la motivazione è l’odio per Israele, anche l’istigazione all’omicidio evapora…

Vi dicevo prima che il pericolo fascista in Italia e in Europa non esiste. E lo dico da antifascista, uno che si è sempre opposto ai neofascisti, con le parole e con le mani. Vale la pena di capire perché la stampa e alcune parti politiche lancia ora questa emergenza: non è difficile, perché il passo successivo è dire che chiunque si oppone al verbo di Merkel, Mogherini, Bergoglio e non vuole l’invasione islamica degli immigranti clandestini, la sua legalizzazione con lo ius soli, l’imposizione di un’Unione Europea ancor più burocratica e filoislamica, appartenga alle schiere del fascismo. E’ il ragionamento che si è fatto per esempio con Wilder in Olanda: anti-UE, nemico dell’islamizzazione, quindi populista e xenofobo, quindi razzista, quindi fascista. Il fatto che vi sia una bella fetta di elettori che votano in tutt’Europa per posizioni come la sua significa che il fascismo è alle porte. E invece no, Wilders è un liberale, che ha sempre parlato e agito per la democrazia, sta facendo il mestiere onesto di una destra democratica che è essenziale alla dialettica poluitica, dargli del fascista è pura intolleranza. Lo stesso vale per Trump e molti altri.

E però… e però in Europa e anche in Italia un pericolo di stampo fascista c’è. Solo che sta a sinistra, non a destra. Non so se avete visto i filmati delle manifestazioni contro il G20 ad Amburgo. Date un’occhiata a questi video di saccheggio, di violenza e di incendi (http://metro.co.uk/2017/07/07/rioters-filmed-looting-supermarket-during-second-night-of-violent-g20-protests-6763519/, http://tarubaru.ru/watch/EeoLGFUJKmw) a questo perfettamente parallelo che si svolge a Washington durante l’inaugurazione dell’amministrazione Trump (http://www.evovideo.club/watch/XZ-Vmdd2ubQ.html). La divisa nera, i gesti di violenza, le aggressioni sono inequivocabili. Ricordatevi di quel che è successo a Milano due anni fa (http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/05/01/expo-2015-corteo-no-expo-milano-vetrine-spaccate-idranti-e-lacrimogeni-della-polizia/1642882/) e praticamente in ogni incontro internazionale, negli ultimi quindici anni. Ricordatevi Bologna dove un gruppetto di facinorosi ha impedito sistematicamente le lezioni di un docente, il prof Panebianco, per le sue opinioni (https://www.youtube.com/watch?v=3Y832ChWfnQ) e ha inscenato manifestazioni violente per impedire che una biblioteca universitaria fosse riportata al suo ruolo di luogo di lettura, invece che di spaccio (http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/cronaca/2017/9-febbraio-2017/ateneo-chiude-biblioteca-lettere-collettivi-riaprono—2401272723933.shtml). Pensate ai no-tav e all’aggressione a poliziotti, operai, impiegati che lavorano a un’opera democraticamente decisa dagli organi pubblici competenti. C’è tutto un settore francamente fascista nella nostra società, che gode dell’indulgenza, se non della complicità, di intellettuali, politici e giornalisti.

E poi naturalmente c’è islamofascismo, gli attentati, la violenza, l’imposizione di costumi oppressivi, l’antisemitismo, gli omicidi veri e propri spesso trattati con indulgenza da polizia e magistratura (http://www.israelhayom.com/site/newsletter_article.php?id=43879). Non mi soffermo su questo punto ne parliamo ogni giorno. Ma il fascismo e l’antisemitismo oggi sono qui: nell’azione convergente dell’estrema sinistra anticapitalista e dell’islamofascismo. Un antifascista oggi è “islamofobo” e si batte contro l’estrema sinistra di black bloc e compagni. Tutto il resto, bagnini, sindaci mussoliniani, deputati screanzati è solo una distrazione. Il nemico c’è, è pericoloso, è fascista (nei suoi tratti islamisti più estremi certamente anche nazista). E’ contro di loro che bisogna combattere.

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