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israele.net Rassegna Stampa
28.09.2024 Semplice: basta leggere il loro slogan
Commento di Ben Lazarus

Testata: israele.net
Data: 28 settembre 2024
Pagina: 1
Autore: Ben Lazarus
Titolo: «Semplice: basta leggere il loro slogan»

Riprendiamo dal sito www.israele.net - diretto da Marco Paganoni - un commento di Ben Lazarus tradotto da Times of Israel, dal titolo "Semplice: basta leggere il loro slogan".

Ben Lazarus
Essendo i meno sofisticati dell'asse del terrore iraniano, gli Houthi non hanno ancora avvertito la necessità di sbianchettare in modo politicamente corretto il loro motto. Il vessillo degli Houthi riporta la scritta in arabo che dice: “Dio è sommo, morte all’America, morte a Israele, maledizione sugli ebrei, vittoria per l’islam”

In realtà, è davvero di una semplicità sconcertante: è il loro slogan. Negli ultimi mesi ho trascorso una discreta quantità di tempo a cercare di esprimere il mio punto di vista sulla follia che ci sta accadendo attorno. Per molti versi, è il mio meccanismo di sopravvivenza, anche se a volte mi perdo nell’apparente complessità della situazione. Ma gli Houthi hanno reso tutto incredibilmente semplice. Essendo probabilmente i meno sofisticati dell’asse del terrore iraniano in termini di abilità mediatica, non hanno ancora avvertito la necessità di sbianchettare in modo politicamente corretto il loro slogan: il loro slogan ufficiale, quello che espongono sulle loro bandiere. Dice apertamente ciò che, ritengo, molte persone in fondo sanno bene: che il credo fondamentale degli Houthi e, a mio avviso, dei loro colleghi terroristi di Hamas, Hezbollah e Iran, è: “Morte all’America, morte a Israele e maledizione sugli ebrei”. Purtroppo, non c’è alcuna possibilità di negoziato con questa visione del mondo. Fine. Non è il punto di vista di coloro che a loro si oppongono: Arabia Saudita, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Giordania, Marocco. E non credo che rappresenti il punto di vista dell’islam moderno. Ma è il punto di vista di quei gregari che hanno attaccato il 7 ottobre e contro stiamo combattendo per la nostra esistenza. Eppure, è Israele che viene accusato di genocidio. Quando questa follia finirà non lo so, ma il mondo sembra completamente cieco davanti alla semplice verità: sia che venga trasmessa in diretta il 7 ottobre mentre stupravano, assassinavano e sequestravano (101 ostaggi sono ancora là, e li vorrei tutti a casa subito), sia che venga esibita come slogan nazionale o scandita nel parlamento iraniano. Questa forma di terrore deve essere fermata. Purtroppo non si fermerà finché questi gruppi avranno la possibilità di esercitare potere. Come nota a piè pagina: lo slogan rende le cose un po’ più difficili a coloro che sostengono che vi sia una vera distinzione tra antisemiti e antisionisti (vale a dire, coloro che negano il diritto degli ebrei al loro stato nazionale a Sion). (Da: Times of Israel, 20.9.24)

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