sabato 23 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






Libero Rassegna Stampa
17.01.2024 Caos totale in Medio Oriente
Commento di Mirko Molteni

Testata: Libero
Data: 17 gennaio 2024
Pagina: 17
Autore: Mirko Molteni
Titolo: «Caos totale in Medioriente L’Iran attacca anche l’Iraq. Rete di tunnel»

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 17/01/2024, a pag. 17 con il titolo "Caos totale in Medioriente L’Iran attacca anche l’Iraq. Rete di tunnel" il commento di Mirko Molteni. 

Mirko Molteni
Mirko Molteni
L'Iran dietro le tensioni in Medio Oriente
C'è sempre l'Iran dietro le tensioni in Medio Oriente

L’Iran apre il fuoco sui paesi vicini per minacciare Israele. Nella notte su martedì le Guardie Rivoluzionarie iraniane hanno lanciato missili balistici su una presunta base del Mossad, il maggior servizio segreto israeliano, a Erbil, in Iraq, nella regione autonoma del Kurdistan, e su un covo dell’ISIS vicino Idlib, in una parte di Siria non controllata da Damasco.


ROCCAFORTE CURDA

Sarebbe la risposta all’uccisione del generale iraniano Seyed Reza Mousavi in Siria, il 25 dicembre da parte israeliana e anche dell’attentato del 3 gennaio a Kerman, attribuito all’ISIS. I missili su Erbil hanno ucciso 5 civili, in primis l'imprenditore immobiliare iracheno Peshraw Dizayee e suoi parenti, tra cui un bimbo, nella loro casa.
Il premier locale curdo Masrour Barzani ha definito «infondata» la presenza del Mossad nell'area, ma è anche vero che i servizi segreti, spesso, impiegano agenti locali con coperture insospettabili. Da Baghdad, il governo centrale ha condannato la violazione della sovranità dell'Iraq e richiamato l'ambasciatore iracheno a Teheran, Nassir Abdel Mohsen. In Siria, per l'Osservatorio Siriano dei Diritti Umani, gli ordigni impattati fra Idlib e Hasake non avrebbero causato vittime. Gli Stati Uniti parlano di «attacchi sconsiderati e imprecisi». Pare una dimostrazione di forza nei confronti di Israele. Il generale Amir Ali Hajizadeh, capo delle forze aerospaziali delle Guardie, a cui è assegnato il controllo della forza balistica, ha detto che sono stati lanciati in totale «24 missili sui due obbiettivi». Quelli su Erbil sono decollati da Kermanshah e dall’Azerbaijian iraniano, vicino ai confini iracheni, e sarebbero stati del tipo Fateh 110, con gittata di 300 km.
Ciò che più importa, è che nell'attacco alla più distante Siria è stato usato per la prima volta un nuovo missile iraniano presentato nel 2022, il Kheibarshekan, moderno vettore lungo 10,5 m con gittata di 1450 km e testata manovrabile per scansare le difese antimissile. I Kheibarshekan sono stati sparati sulla Siria dalla provincia iraniana del Khuzestan e hanno coperto 1200 km. Teheran ha così effettuato il suo attacco missilistico di maggior distanza, finora, e in più ha dimostrato di poter colpire Israele, data la gittata sviluppata. In serata, l'Iran ha anche comunicato d'aver attaccato con altri missili perfino il territorio del Pakistan, colpendo i ribelli Baluchi a Jaish al Adl.
La Turchia s'è accodata all'attacco iraniano bombardando in Iraq e Siria «23 obbiettivi delle milizie curde».
Israele prosegue la campagna a Gaza, anche se il ministro della Difesa Yoav Gallant ha spiegato che «la fase più acuta sta finendo». Dalla Striscia di Gaza sono stati lanciati 50 razzi di Hamas sulla città di Netivot e almeno un ordigno veniva dall'ospedale di Khan Yunis. Le truppe israeliane hanno «ucciso decine di miliziani a Beit Lahia», nel Nord della Striscia, catturando «60 razzi pronti all'uso e 100 installazioni missilistiche». Altri due soldati sono morti e i caduti ebraici sono ora 190 dall'inizio dell'invasione di Gaza.
I paracadutisti della 646° Brigata e la forza speciale Yahalom hanno scoperto un nuovo grande tunnel a Nuseirat, proprio mentre funzionari israeliani rivelavano al New York Times che le nuove stime sulle dimensioni delle gallerie di Hamas sono comprese fra 550 e 700 km di rete, con 5.700 pozzi di accesso. Mentre l'Unione Europea ha deciso di inserire il capo di Hamas Yahya Sinwar, nella lista terroristi della UE, il servizio di sicurezza israeliano Shin Bet ha pubblicato l'interrogatorio di un capo della Jihad Islamica, Basel Mahadi, catturato il 20 dicembre, che conferma come molti miliziani sciiti alleati di Hamas siano stati addestrati in Iran. Sul fronte Nord, Israele ha bombardato con 15 raid aerei posizioni di Hezbollah nel sud del Libano, specie attorno a Wadi Saluki.

Per inviare a Libero la propria opinione, telefonare: 02/99966200, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@liberoquotidiano.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT