Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 11/01/2024, a pag. 5, l'analisi di Giulio Meotti dal titolo "Je suis prof. In Francia ogni giorno una minaccia"
Giulio Meotti
Mai dimenticheremo il professore Paty, sgozzato dai suoi studenti islamisti
Roma. Gli studenti dovevano assistere alla proiezione del film “Persepolis” dell’iraniana Marjan Satrapi, quando il loro insegnante ha preferito annullare l’evento nel cinema. Succede nell’Ardèche, dove “per paura della reazione degli studenti musulmani”, rivela il Journal du dimanche, l’autocensura ha avuto la meglio. “Alcuni studenti sono musulmani e le loro reazioni potrebbero mettermi in pericolo”, confida il professore. E ha aggiunto: “Non siamo al sicuro dai fanatici”. Già, chi è più al sicuro?
Un’insegnante di un liceo di Mantes-la-Jolie (Yvelines) è appena stata posta sotto protezione e nelle settimane precedenti gli insegnanti della scuola media Jacques-Cartier di Issou, fuori Parigi, sono entrati in sciopero dopo le minacce di allievi musulmani. Durante una lezione, un’insegnante ha mostrato agli alunni di prima media un dipinto del XVII secolo, “Diana e Atteone” di Giuseppe Cesari, che raffigura il passaggio delle “Metamorfosi” di Ovidio nel quale Atteone sorprende Diana e le sue ninfe senza vestiti mentre si lavano alla sorgente. “Alcuni alunni hanno distolto lo sguardo, si sono sentiti offesi e si sono detti scioccati”, ha detto Sophie Vénétitay, segretario generale del sindacato degli insegnanti Snes-FSU. Il livello d’allerta è elevato, considerando che siamo nella stessa Accademia in cui insegnava Samuel Paty, l’insegnante assassinato il 16 ottobre 2020 per aver mostrato ai suoi studenti alcune caricature di Maometto nell’ambito di una lezione di educazione civica. Da ministro dell’Istruzione, Gabriel Attal aveva annunciato “un procedimento disciplinare contro gli studenti responsabili”. E ora, da premier, Attal avrà gli insegnanti nel mirino fra i primi dossier di cui dovrà occuparsi.
Il 7 dicembre, sul muro del liceo Joliot-Curie di Nanterre, è stata scritta la frase “sei come Paty”. Una minaccia accompagnata dal nome dell’insegnante. Stavolta, a “offendere”, un corso incentrato sul conflitto israelo-palestinese. Anche quest’insegnante ora beneficia di una protezione. Minacce di morte contro un altro professore di storia e geografia dell’Essonne, a cui una lettera anonima promette la stessa sorte di Paty. L’insegnante trentenne è stato posto sotto protezione. Agenti sono appostati davanti alla sua abitazione e all’istituto dove insegna. “Non vogliamo ebrei nelle scuole, ci occuperemo di questo insegnante”, continua la lettera. Uno studente del liceo Blanche-de-Castille di Chesnay-Rocquencourt ha minacciato di morte il suo insegnante di matematica. E i genitori degli studenti della scuola media Giraud di Bastia hanno aggredito un insegnante. A Libourne, nella Gironda, è stata ritrovata una lettera che minacciava di uccidere un insegnante.
La fine del 2023, già segnata dall’assassinio di Dominique Bernard, insegnante di ucciso davanti al suo liceo, ad Arras, da un ceceno, ha visto un proliferare senza fine di casi di incidenti, minacce e attacchi contro gli insegnanti. Centinaia gli allarmi bomba che hanno costretto molte scuole a chiudere, a volte per diversi giorni.
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