Israele ha un piano per il dopoguerra Commento di Mirko Molteni
Testata: Libero Data: 06 gennaio 2024 Pagina: 13 Autore: Mirko Molteni Titolo: «Israele ha un piano per il dopoguerra»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 06/01/2024, a pag. 13 con il titolo "Israele ha un piano per il dopoguerra" il commento di Mirko Molteni.
Il ministro della Difesa Yoav Gallant ha presentato il suo piano per il futuro di Gaza
Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha anticipato il suo piano per il riassetto della Striscia di Gaza nel dopoguerra. Il territorio rimarrà amministrato dai palestinesi, ma ad alcune condizioni: «Nella Striscia di Gaza i responsabili amministrativi saranno palestinesi, purché non siano ostili a Israele. Hamas non deve controllare Gaza». Il governo civile di Gaza verrebbe affidato a «comitati locali» formati da elementi non compromessi con gli estremisti. Israele si riserverà la sicurezza dell'area. Stati Uniti, Unione Europea e paesi arabi formerebbero una «task force internazionale» che si occupi della ricostruzione della Striscia. Egitto, Stati Uniti e Israele dovrebbero monitorare insieme il transito di merci dal valico di confine di Rafah, per evitare il contrabbando di armi.
A rafforzare la divulgazione del piano, il premier Benjamin Netanyahu ha scritto ieri in un editoriale: «Israele deve garantire che il territorio non venga più usato come base per attaccarlo. Ciò richiederà una zona di sicurezza temporanea sul perimetro di Gaza». Netanyahu esclude che l'Autorità Nazionale Palestinese amministri Gaza: «Sogno irrealizzabile.
L’ANP finanzia e glorifica il terrorismo in Cisgiordania ed educai bambini palestinesi alla distruzione d'Israele. Gaza sia deradicalizzata e le scuole insegnino ai bambini ad amare la vita piuttosto che la morte».
ALLARME A
Sul campo, Israele ha reso noto d'aver bombardato 100 bersagli in 24 ore. La Brigata Kiryati ha distrutto postazioni di lancio di razzi a Khan Yunis.
Ancora ieri da Gaza sono stati sparati razzi su Sderot e Ashkelon. A Bureij è stato sventato un attacco a un carro armato, con le forze speciali che hanno individuato un gruppo di fuoco facendolo attaccare dall'aviazione. L'esercito ha espugnato il cosiddetto “rione dei grattacieli” nel centro della Striscia, zona di edifici molto alti ospitanti posizioni di tiro per mitragliatrici e missili anticarro. Protagonisti dell'azione, i paracadutisti della 646° Brigata e i commandos delle forze speciali Yahalom, che hanno scoperto tunnel e trappole esplosive nei palazzi, oltre a un laboratorio chimico per produrre esplosivi. I soldati ebraici hanno perfino scoperto un tunnel e un deposito di razzi e droni sotto un albergo della spiaggia di Gaza, il Blue Beach Hotel del rione Rimal. Secondo i militari: “I terroristi di Hamas usavano l'albergo come un riparo, sotto cui progettavano attacchi”. Sul fronte Nord, al confine col Libano, l'aviazione ebraica ha distrutto avamposti di Hezbollah ad Ayta-ash Shab e Majdal Zoun. Temendo un'escalation contro gli sciiti libanesi, il ministro Gallant ha visitato ieri il fronte settentrionale, facendo capire che «per far tornare alle loro case i residenti evacuati privilegiamo una soluzione politica, ma prepariamo le nostre forze per quando la clessidra girerà».
IL TOUR DI BLINKEN
Gallant ha anche ammonito i ministri dell'ultradestra affinché «non usino l'esercito e i suoi capi per scopi politici», con riferimento alle polemiche delle ultime ore. È arrivato in Turchia il segretario di Stato americano Anthony Blinken, nella prima tappa della sua maratona diplomatica che toccherà Grecia, Israele, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Cisgiordania ed Egitto. Parlerà col ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, di situazione umanitaria a Gaza e minacce alla navigazione nel Mar Rosso causate dai missili degli sciiti yemeniti Houthi, alleati dell'Iran. Intanto, un po' di soppiatto, l'aviazione giordana ha effettuato attacchi aerei in Siria contro «trafficanti di droga legati all'Iran».
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