Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 24/12/2023, a pag.14, con il titolo "Israele elimina il boss delle armi Hamas" la cronaca di Rossella Tercatin.
Rossella Tercatin
Hassan al-Atrash
GERUSALEMME — L’esercito israeliano ha esteso ancora di più le proprie operazioni nel Sud di Gaza, prendendo di mira le infrastrutture sotterranee di Hamas nella zona Khan Yunis. Ieri, l’Idf ha annunciato l’eliminazione, in un raid aereo mirato venerdì a Rafah, di Hassan al-Atrash, responsabile di Hamas per la fabbricazione e il contrabbando di armi, non solo a Gaza ma anche in Cisgiordania. Il premier Benjamin Netanyah ha avuto una nuova telefonata con il presidente Usa Joe Biden. Netanyahu ha espresso l’apprezzamento di Israele per la posizione Usa al Consiglio di Sicurezza dell’Onu, che venerdì ha approvato una risoluzione per richiedere di creare le condizioni per portare a termine il conflitto, ma non un’immediata cessazione delle ostilità, obiettivo a cui Israele si oppone con il sostegno di Washington. Netanyahu ha ribadito che «Israele continuerà la guerra finchè tuttii suoi obiettivi non saranno raggiunti», tra cui il rovesciamento di Hamas e il ritorno a casa degli ostaggi tenuti nella Striscia. A dimostrare l’intensità dei combattimenti, sono cinque le nuove vittime tra i militari israeliani, che portano il totale delle truppe uccise dall’inizio dell’operazione di terra a 144 (durante l’ultima incursione nel 2014 le vittime erano state meno della metà). Secondo il Ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas, sono oltre 20mila i morti nella Striscia tra civili e miliziani. Hamas ha dichiarato di aver perso i contatti con un gruppo responsabile di cinque ostaggi asserendo che siano stati uccisi dai bombardamentidell’Idf.Ieri sera in migliaia sono scesi in piazza a Tel Aviv nonostante la pioggia per chiedere ancora una volta al Gabinetto di guerra di dare la massima priorità alla loro liberazione, proprio mentre i negoziati per un nuovo accordo paiono in stallo. Il conflitto ha fatto alzare la tensione nel Mar Rosso per gli attacchi delle milizie filo iraniane Houthi, ma rischia di avere conseguenze anche più ampie. Le autorità di sicurezza di Austria, Germania e Spagna hanno ricevuto indicazioni secondo cui una cellula terroristica islamica potrebbe voler compiere diversi attentati in Europa a Capodanno o a Natale. Lo riportano fonti di stampa tedesche. I controlli sarebbero stati intensificati a Colonia e Vienna. L’attenzione della polizia si concentra principalmente sulle chiese e sugli eventi religiosi o tradizionali, in particolare le funzioni e i mercatini di Natale.
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