Gentilissima Deborah, sono un tuo affezionatissimo lettore, così come lo sono di Repubblica da quando è direttore Maurizio Molinari. Anche se purtroppo l’ideologia che distingueva il quotidiano è tuttora presente. Me ne sono accorto stamattina leggendo le pagine 6-7-8-9 del quotidiano dedicate interamente al rapporto tra Israele e i palestinesi. Ho notato che tutti i titoli degli articoli pubblicati avevano in comune un obiettivo: dare vita a soluzioni già fallite in passato. Non qualcuna, ma proprio tutte quelle soluzioni che non hanno fatto altro che contribuire a ingigantire le minacce di sopravvivenza di Israele. Li ho letti pensando a una specie di mea culpa voluto dalla stessa Repubblica, nella speranza che i lettori avrebbero giudicato quelle pagine che ti ho citato come un allarme. Te li elenco perché i lettori di Informazione Corretta possano rendersene conto con i propri occhi.
1) Pag.6 – “Attentato di Hamas a Gerusalemme ora la tregua vacilla. Liberati 8 ostaggi.
2) Pag.6 – “Chi resiste a Nord convinto che la guerra si sposterà a Gaza Sud”
3) Pag. 7 – “L’auto che si ferma, poi gli spari e la città santa ripiomba nell’incubo”
4) Pag. 8 – “Il nipote di Arafat: sia all’OLP che a Israele servono nuovi leader. E Hamas deve cambiare”
5) Pag. 8 - “L’ex cecchino israeliano: ‘Esilio per Sinwar e i suoi come fu per Arafat nel 1982’ ”
6) Pag. 9 – “Gli aiuti: Missione italiana a Gaza un ospedale da campo per i civili palestinesi”
Come non capire che tutte queste proposte sono già fallite in passato. L’obiettivo vero è la distruzione di Israele. Approfitto dell’occasione per ringraziarti dei tuoi interventi,
Davide Angelico
Caro Davide, Quello che è emerso da questa guerra è il grado di ignoranza di certi giornalisti italiani. Ripetono bovinamente ritornelli triti e ritriti, obsoleti, falliti come se avessero la verità in tasca. Esiliare Sinwar? Divertente! E poi vederlo ritornare più bestiale di prima come è successo con Arafat? Missione italiana a Gaza? Ricordo che anni fa, durante la seconda intifada, i carabinieri messi là per controllare la situazione e fare da cuscinetto, sono letteralmente scappati in Italia. Le sciocchezze che scrivono o dicono durante i talk show sono deprimenti. Non hanno capito niente, declamano le loro soluzioni al problema, non conoscono i palestinesi e non sanno di cosa sono capaci. Shimon Peres che non era certamente un amante della guerra disse: “Noi non abbiamo come vicini di casa gli svizzeri ma popoli assetati di sangue”. Questo i giornalisti italiani non lo capiranno mai. Un affettuoso shalom
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Gentile Deborah, nei giorni scorsi nella libreria Coop, all' Ipercoop di Villanova di Castenaso ( Bologna), In bella mostra c'era una scansia di libri antisemiti. C'erano autori vecchi e giovani come Ilan Pappe, E.Said e, un per me sconosciuto, Diego Siragusa con libro intitolato '' Il terrorismo impunito''. Sono rimasto allibito La Coop è certamente stata collocata sempre in un'area di sinistra , ma mai avrei pensato che sarebbe arrivata ad una simile vergogna.
Saluti. Dante D
Caro Dante, La sinistra non si risparmia pur di diffondere odio contro Israele. La Coop è uno dei mezzi di cui si serve. Quando era di moda boicottare Israele, è stata la prima a farlo. Diego Siragusa è una vecchia conoscenza antisemita che anni fa esprimeva tutto il suo odio per Israele e il popolo ebraico attraverso i suoi blog. Non credevo fosse ancora attivo al punto di scrivere libri. È proprio vero che l’erba cattiva… È vergognoso che un supermercato, seppur provvisto di libreria, venda propaganda antisemita, purtroppo non credo si possa fare nient’altro che protestare…senza successo. Un cordiale shalom