Gentile Deborah,
I romani, esagerando, tramite Ponzio P. lo avevano capito: lo inchiodarono chiamandolo "re degli ebrei": INRI.
Luciano Tanto
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Caro Luciano,
Certo, ma bisogna pensare che quelli che parlano di Gesù arabo-palestinese sono tanto ignoranti da non sapere il significato di quell’acronimo: Iesus Nazarenus, Rex Iudaeorum. Non sanno nemmeno che all’epoca di Gesù gli arabi stavano in Arabia, non in Israele. Tra gli ignoranti dobbiamo mettere anche molti religiosi che, si suppone, abbiano frequentato qualche seminario. L’odio per gli ebrei supera tutto, anche la realtà. Un cordiale shalom
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Carissima Deborah, carissima Fiamma,
Daniele Capezzone mi ha battuto sul tempo. Si, perché da giorni pensavo di scrivervi, più o meno, le stesse parole che ha scritto lui, sicuramente in modo più efficace di quanto avrei potuto scrivere io. Ci stavo riflettendo, cercavo di individuare i pro e i contro, ma non è facile. In gioco ci sono sentimenti, emozioni, sensibilità, è questione delicatissima. Ma, ha ragione Daniele, va fatto. Perché la guerra mediatica segna il vantaggio dei mostri sui buoni e non possiamo permetterlo. Perché è fondamentale far vedere chi sono veramente questi "signori". Ho letto le descrizioni di Fiamma e ho cercato di immedesimarmi nelle vittime, in quelle ragazze e donne violate e uccise solo perché ebree. Non posso immaginare la loro sofferenza, terminata solo con l'arrivo della morte. Nazisti, sono nazisti, infatti diverse foto li ritraggono con il braccio alzato in stile hitleriano e mentre innalzano svastiche "home made", disegnate a pennarello, ma non per questo meno orrende... Dobbiamo far vedere ciò che hanno fatto, anche se, sappiamo già che ci saranno le Carmen Lasorella, i "professori so tutto io" che rifiuteranno la realtà. Lasciatemelo dire: ecchissenefrega... Vado oltre: suggerisco di raccogliere tutte, ma proprio tutte, le testimonianze dei sopravvissuti e dei rilasciati ed insieme alle riprese (tutte, anche quelle più crude) delle bodycam dei malvagi e montare un docufilm che sarà terribilmente crudo e violento, che dovrà essere tradotto in tutte le lingue più conosciute (in primis spagnolo e turco) e che deve essere un pugno nello stomaco degli occidentali colpevoli e traditori. Chi guarderà non dovrà dimenticare, mai. Con grande affetto Marco Agnoletti
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Caro Marco,
Sono d’accordo con Daniele Capezzone e con lei. Più passano i giorni e più si fanno strada le insinuazioni, il negazionismo. C’è chi, a sinistra, ha persino chiesto una commissione di inchiesta internazionale! Sono senza vergogna, senza coscienza e senza pietà. Quello che è accaduto bisogna farlo vedere anche se sarà un pugno nello stomaco. Ben venga anche quello! Un cordiale shalom