Tutto serve all'odio, anche il vecchio e falso ritornello di un Gesù palestinese
Diario di guerra di Deborah Fait
Il Mattino, giornale di Puglia e Basilicata, titola “6.150 Gesù uccisi da Israele”. Mamma mia che effetto che fa! Chi può aver pensato di scrivere una cosa così infame? Cosa avrà voluto dire? Che a Gaza sono stati uccisi 6150 bambini? Immagino che per scriverlo abbiano preso l’informazione da Hamas, noto portatore di taqiyya, l’arte islamica del mentire. Ma la cosa più importante è che questo giornale vuole mandare il sordido messaggio che Gesù sia nato a Gaza, un arabo di Gaza, dunque. Questa, oltre che una sporca bugia, è una vera sorpresa perchè chi ha studiato sa che Gesù era nato a Betlemme, regno di Israele, e che la sua famiglia era di Nazareth, regno di Israele. Chi ha studiato sa anche che Gesù era un ebreo, nato da madre ebrea. Sua madre non era una semplice ebrea di Nazareth, era niente meno che la nipote amatissima del Gran Rabbino del Tempio di Gerusalemme con il quale Noemi, bambina, era cresciuta e aveva studiato. Dunque Gesù era un ebreo nato in Giudea e vissuto parte della sua vita in Galilea. Il nome Palestina fu dato al Regno di Israele dai Romani invasori 100 anni dopo la sua morte. Perciò finiamola di raccontare storielle oscene e di diffondere ignoranza tra la gente per odio contro Israele. Nel 2019 la governatrice di Ramallah proclamò” L’intero popolo palestinese celebra il Natale perchè siamo orgogliosi che Gesù sia palestinese” (da L’inganno Palestinese di Tanio Romano). Ora, che lo dica un’araba palestinese non meraviglia perchè la menzogna è parte della loro cultura, ma che dei giornalisti, o presunti tali, italiani lo ripetano bovinamente è scandaloso e osceno. Sono decenni che la sinistra cattolica, il famigerato cattocomunismo che tanto male ha fatto in Italia agli ebrei e anche ai cristiani, lo proclama sapendo di mentire. Hanno seminato odio, falsità e ignoranza e continuano a farlo, forti dell’antisemitismo che parte sempre dalle stanze del Vaticano. Ripetere una bugia migliaia di volte significa trasformarla in verità. Era la teoria vincente di Goebbels. L’odio sviscerato che attraversa le piazze italiane ha la stessa origine cattocomunista filopalestinese e antidemocratica, il passaparola è la migliore pubblicità e niente di meglio, per far odiare Israele, è parlare solamente delle vittime palestinesi in questo momento di guerra scatenata da Hamas. Il 7 ottobre è stato dimenticato e, per gettare benzina sul fuoco, un giornale di provincia si inventa migliaia di Gesù bambini ammazzati dall’esercito israeliano. È una vergogna dettata dall’ignoranza e dal pregiudizio che si trasformano in odio nel nominare una sola parola. Per questo il grido che attraversa l’Occidente, la parola magica che li fa sbavare, è Israele! E quello che esce dalle bocche di milioni di invasati è :” Ammazza, ammazza, gli ebrei, ammazza i sionisti ”. Chi le urla dimentica che gli ebrei ripetono spesso due parole , solo due: Mai Più! E MAI PIU’ sarà adesso.
Deborah Fait