Sionismo è portare a casa gli ebrei Diario di guerra di Deborah Fait
Testata: Informazione Corretta Data: 25 novembre 2023 Pagina: 1 Autore: Deborah Fait Titolo: «Sionismo è portare a casa gli ebrei»
Sionismo è portare a casa gli ebrei Diario di guerra di Deborah Fait
Non è possibile spiegare la tensione e l’emozione di questo momento. Tredici bambini e mamme ebrei stanno per essere consegnati alla Croce Rossa e in questo momento stanno viaggiando verso il valico di Rafah dove li prenderà in consegna l’Egitto. Stiamo aspettando che entrino in Israele per tirare un sospiro di sollievo e finalmente rilassarci un po’. Sotto le mie finestre non passa una sola macchina da più di due ore. Tutto Israele è davanti agli schermi della televisione, tutti con il fiato sospeso dopo 49 giorni di dolore. In Piazza degli Ostaggi, Kikar haAtufim, migliaia di persone si sono riunite da questa mattina, pregano, piangono e cantano e alle quattro esatte tutti, in perfetto silenzio, si sono rivolti verso gli schermi giganti per seguire la liberazione dei 13 primi liberati dei 250 presi prigionieri il 7 ottobre da Hamas. Gli israeliani sono un grande popolo, lasciamo stare il governo perché ogni nazione può avere, durante la sua storia, un governo che lascia a desiderare. No, parliamo della gente, del popolo ebraico di Israele, che sta dando l’esempio al mondo intero. Un esempio di unione totale, di dignità e solidarietà estremamente difficili in momenti di disperazione come quelli che Israele sta passando dal 7 ottobre, il Sabato Nero della nostra storia. Solo 13 liberati, sono pochi ma tanti per le loro famiglie o quello che ne è rimasto. Molti bambini non troveranno più papà e mamma, fratelli, nonni. Non troveranno nemmeno la loro casa bruciata ma saranno in Israele, in mezzo al loro popolo che farà qualsiasi cosa per lenire il loro dolore e per curare la loro anima ferita. Non sappiamo ancora i nomi, nemmeno le famiglie li conoscono ma tutti dicono “ Se non sarà mio figlio sarò triste e gelosa ma sarò felice per quelli che avranno i loro bambini a casa”. Un altro ha detto “Chi riavrà i suoi figli non si vergogni di essere felice, pensando agli altri. Si goda questo momento unico nella sua vita”. Sono arrivati a Rafah ma non si sa cosa accadrà adesso, si pensa che passeranno ancora molte ore prima che possano essere accolti da Israele ma la cosa importante è che siano fuori dall’inferno. Questo, nonostante quelli che remavano contro la tregua e la liberazione di una piccola parte degli ostaggi, è sionismo: portare a casa gli ebrei.