Con i coltelli contro i bianchi Cronaca di Stefano Montefiori
Testata: Corriere della Sera Data: 22 novembre 2023 Pagina: 18 Autore: Stefano Montefiori Titolo: «Attacco alla festa di paese: un 16enne morto e 20 feriti: 'Puntavano ai bianchi'»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 22/11/2023, a pag. 18, con il titolo "Attacco alla festa di paese: un 16enne morto e 20 feriti: 'Puntavano ai bianchi' " l'analisi di Stefano Montefiori.
Stefano Montefiori
Emmanuel Macron
PARIGI In un piccolo villaggio di campagna appartato e molto tranquillo, poco lontano da Grenoble, abitato da neanche 600 persone, nella notte tra sabato e domenica è esplosa una violenza inaudita. Tutto il paese, in pratica, si trovava nella sala delle feste di Crépol per il «ballo d’inverno». Intorno alle due di notte un gruppo di ragazzi venuti dalla periferia di una cittadina vicina ha dato l’assalto, colpendo a caso chiunque capitasse a tiro con coltelli e accette da macellaio. Venti accoltellati, dei quali due ancora in prognosi riservata, e un morto: Thomas, 16 anni, liceale, colpito al torace e alla gola, spirato sull’ambulanza che correva verso l’ospedale. È stato un massacro che sta scuotendo la Francia, anche perché la prima reazione delle autorità forse non è stata adeguata. Il procuratore di Valence, Laurent de Caigny, all’inizio ha parlato di una «rissa generale», definizione che indigna gli abitanti di Crépol. A distanza di pochi giorni tutte le testimonianze concordano nel dire che non si è trattato affatto di una rissa, né di un regolamento di conti tra bande rivali: una decina di ragazzi venuti forse dal malfamato quartiere della Monnaie del centro più vicino, Romans-sur-Isère (33 mila abitanti), sono arrivati già armati e decisi a entrare alla festa. Quattro uomini del villaggio all’ingresso li hanno respinti, anche perché si sono accorti dei coltelli. Loro hanno aspettato che la festa finisse e che i partecipanti cominciassero a uscire, e a quel punto è cominciato il bagno di sangue. Una testimonianza, sul giornale locale Dauphiné, suscita reazioni soprattutto nell’estrema destra: «Siamo qui per accoltellare dei bianchi», dicevano gli assalitori. Più che una rissa, pare un attentato. L’adolescente ucciso, Thomas, viene descritto dagli amici come un ragazzo appassionato di rugby che, per carattere, aveva semmai l’abitudine di fare da paciere. È stato accoltellato a caso, nel mucchio, solo perché si trovava lì. Uno dei quattro uomini all’ingresso ha avuto le dita mozzate, e i due feriti ancora tra la vita e la morte — uno di 23 e l’altro di 28 anni — sono stati colpiti al ventre e alla gola. Una marcia bianca alla memoria di Thomas si terrà oggi alle 13 e 30 a Romans-sur-Isère, dove l’adolescente andava a scuola. I genitori chiedono che l’evento sia «apolitico», ma i fatti di Crépol sono al centro del dibattito. «Ormai il razzismo anti bianchi arriva anche nelle nostre campagne — ha detto Marion Marechal, del partito Reconquête —. A Crépol i barbari volevano “accoltellare dei bianchi”. Siamo alla caccia ai Gaulois (termine che vuole distinguere i francesi di origine da quelli immigrati, ndr)». Il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, parla di «fallimento generale della nostra società». Ieri all’Assemblea nazionale, durante un dibattito parlamentare molto acceso, il ministro ha potuto annunciare i primi arresti: nove giovani pregiudicati sono stati catturati in un piccolo albergo di Tolosa mentre si apprestavano a fuggire in Spagna.
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