Riccardo Pacifici boicottato da Formigli e noi boicottiamo La7
Diario di guerra di Deborah Fait
Corrado Formigli
L’ultima puntata di Piazza Pulita, condotta da Corrado Formigli, è stata , ad essere generosi, vergognosa. Tra gli ospiti Carmen Lasorella accompagnata da tutto il suo veleno e pronta a sputarlo elegantemente addosso a Riccardo Pacifici, completamente isolato in mezzo a un parterre di nemici dichiarati. Lui e Claudio Cerasa, soli, con la differenza che quest’ultimo, essendo giornalista, godeva di più rispetto da parte di Formigli che lo lasciava parlare il giusto. Pacifici invece era l’ebreo della situazione, per di più un ebreo sionista, il peggio del peggio per quella combriccola presente in studio, tutta dalla parte di Hamas. Il conduttore si sentiva in diritto di impedirgli di completare nemmeno una frase senza interromperlo e dare la parola ad altri. A me prudevano le mani, ero furibonda e posso immaginare come dovesse sentirsi Riccardo che aveva di fronte Lasorella che sputava veleno, di lato aveva Formigli che lo interrompeva e tutto intorno un pubblico ostile. Doveva alzarsi e andarsene? Secondo alcuni sì, avrebbe dovuto. Lo fece tempo fa Fiamma Nirenstein che, messa di fronte a Francesca Albanese, la nota odiatrice di Israele, rappresentante dell’ONU, disse “non respirerò la stessa aria della Albanese”, si alzò e se ne andò. Chapeau! Credo che nessun ebreo dovrebbe accettare l’invito a certi programmi di sinistra, noti per la loro avversione a Israele e agli ebrei, a meno che non siano ebrei rinnegati come qualcuno di nostra conoscenza di cui non faccio nomi. Mentre in Italia si fanno programmi spazzatura contro Israele, all’esterno degli studi televisivi le cose non vanno meglio. Membri di Amnesty International sono stati sorpresi a staccare dai muri di alcune città le foto degli ostaggi per buttarle nella spazzatura. Per non parlare delle manifestazioni oceaniche, centinaia di migliaia a Londra a urlare che noi dobbiamo morire. Sono tutti in sintonia con Mein Kampf di cui seguono le regole, come i loro fratelli palestinesi. A proposito l’IDF ne ha trovato una copia nella camera di un bambino di otto anni di Gaza, oltre che nelle tasche di molti terroristi. Il caporale ha fatto scuola.
Deborah Fait