Le sinistre inventano l'islamofobia
Diario di guerra di Deborah Fait
Non so se ci rendiamo conto di quello che sta succedendo. Nel momento in cui l’odio antisemita sta raggiungendo apici degni del 1938. Nel momento in cui ragazzotti violente e ignoranti, indottrinati da qualcuno più furbo di loro, alzano cartelli con la scritta “Ripuliamo il mondo dagli ebrei”. Nel momento in cui ebrei vengono ammazzati a Parigi e a New York, e l’FBI lancia l’allarme sull’aumento delle minacce alle comunità ebraiche, il presidente Biden, per non perdere i voti dei musulmani e delle sinistre estreme americane, vara una legge contro l’islamofobia. Si, avete capito bene. Ammazzano gli ebrei e proteggono gli aggressori. È come se in Italia il governo varasse una legge contro l’odio per la Mafia e i suoi delitti. Come si potrebbe chiamarla? Mafiofobia! Proteggiamo i mafiosi! La casa Bianca ha rilasciato un comunicato “Non c’è posto in America per l’odio contro nessuno” e dunque il Consiglio per la sicurezza nazionale creerà “un piano dettagliato per proteggere i musulmani da discriminazioni, odio, intolleranza e violenza a causa della loro razza, nazionalità e origine”. Tutto questo perché dalla comunità islamica è uscito il monito “Noi abbandoneremo Biden, come lui ha abbandonato noi!”. A Biden gli sono tremate le ginocchia, ha dedotto che stare troppo dalla parte di Israele dopo il Black Saturday, il Sabato Nero, non gli conveniva granchè e allora ha deciso, sotto pressione dei santarellini di “Black Life Matter”, di proteggere i forti e i prepotenti, quelli che creano disordini e casini in America e in tutto l’Occidente. Elly Schlein, segretaria del PD, non poteva essere sorda di fronte alle minacce islamiche. Nel tentativo di nascondere l’antisemitismo che ammorba la sinistra italiana, che fa? Dichiara che c’è il “rischio di islamofobia”. Questo non è solo fare gli struzzi, è molto peggio, è vendere ancora una volta gli ebrei. Durante i cortei antisemiti nelle piazze e università italiane le bandiere rosse di Rifondazione Comunista, Potere al Popolo e altri partitini marxisti-leninisti, sventolano accanto a quelle palestinesi, a quelle verdi dell’islam e a quelle nere dell’Isis. La sinistra e l’estrema sinistra marciano per le strade urlando “Con Hamas e il popolo palestinese… Israele assassino e nazista”. Schlein e, leggo, anche Avvenire, il giornale del Vaticano, hanno deciso di fare la santa alleanza contro la democrazia israeliana, quindi contro gli ebrei. L’odio antico non si dimentica e, dopo il nazismo e il comunismo, ci avviciniamo pericolosamente al panislamismo. L’Europa e l’Occidente hanno di che temere. E adesso facciamo un po’ di conti. Le veline di Hamas, le uniche che le agenzie di informazione prendono per vere, parlano di più di 10.000 morti a Gaza. Penso che i membri di Hamas siano tanti Pitagora perché cinque minuti dopo un bombardamento israeliano sanno già il numero dei morti. Come fanno? Israele ha impiegato 10 giorni per sapere il numero delle vittime del terrorismo palestinese e ancora sta cercando i dispersi fra le macerie dei vari villaggi israeliani dati alle fiamme. I palestinesi sanno tutto nel momento in cui accade. Sono dei geni! Mi chiedo come mai nessun palestinese sia fa i premi Nobel. Si sono bombardati un ospedale da soli e hanno urlato, dopo 5 minuti, che “Israele aveva ammazzato 500 persone”. Poi si è saputo che l’ospedale era in piedi , sano e salvo, che un razzo deviato di Hamas era precipitato nel parcheggio ammazzando una ventina di persone. Ma la prima notizia, quella presa per oro colato dalle agenzie, ha incolpato Israele giurando su 500 morti inesistenti. Certamente a Gaza i morti civili non mancano perché usati dai caporioni di Hamas come scudi umani. Israele manda dal cielo milioni di volantini per raccomandare alla popolazione di allontanarsi ma Hamas lo impedisce. La gente non sa dove scappare, i tunnel sono solo per i terroristi. Ma il colpevole è già stato individuato e designato dall’inizio della guerra. Chi meglio di Israele?
Deborah Fait