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Informazione Corretta Rassegna Stampa
06.11.2023 Deborah Fait risponde ai lettori
Chi demonizza Israele?

Testata: Informazione Corretta
Data: 06 novembre 2023
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «Chi demonizza Israele?»

L'Adige - Associazione Artigiani Trentino

Gent. Deborah,
Si parla di reinsediare l'ANP a Gaza. Prima bisogna debellare Hamas e non sarà facile. Non credo che l'attuale dirigenza sia in grado o abbia voglia di discutere con Israele. Ci vorrebbero nuovi leader, circolano i nomi di Barghouti e Dahlan. Io sono scettico. Lei che ne pensa?
Saluti.
Roberto Razza

Caro Roberto,
Ultimamente tutti parlano di Al Fatah come di un partito moderato, quasi democratico. Ho sentito persino che è stato Netanyahu a indebolire Abu Mazen e non Hamas che si è conquistata l’amore dei giovani fanatici dell’ANP. La memoria della gente è corta, molto corta. AL Fatah e l’OLP sono movimenti terroristici o ci dimentichiamo gli anni delle intifade e, tra l’una e l’altra, il terrorismo che è andato avanti dal 1967 ininterrottamente. Ci dimentichiamo i milioni che Abu Mazen dà tuttora alle famiglie dei terroristi, considerati martiri e più ebrei ammazzano più martiri sono?
Lei mi chiede quale sarebbe il meno peggio tra Barghouti e Dahlan. Il primo era il capo dei Tanzim ( fazione di Fatah), una banda di terroristi che durante la seconda intifada si è macchiata di orrendi delitti contro cittadini israeliani inermi. Ricordo due ragazzi di Tel Aviv che, imprudentemente erano andati a pranzo in una trattoria palestinese di cui, prima, erano clienti. Sono arrivati i Tanzim di Barghouti, hanno loro chiesto se fossero ebrei, li hanno messi contro un muro e fucilati.  Dahlan non è mai stato coinvolto con il terrorismo, anzi si è salvato fuggendo da Ramallah nel 2011 perché perseguitato da Hamas e ora vive negli Emirati.
Se fossi costretta a scegliere sarebbe proprio quest’ultimo anche perché i giovani sono molto più fanatici della vecchia classe dirigente palestinese.
Un cordiale shalom

 
***

Cara Deborah,
Complimenti alla sindaca di Monfalcone per il coraggio di dire le cose come stanno, senza giri di parole e buonismi ipocriti. In quelle terre, come giustamente accennato dalla sindaca, hanno conosciuto e combattuto la barbarie. Barbarie, ci tengo a precisare, non solo nazi-fascista ma anche quella titino-comunista, quest'ultima sempre negata dalla sinistra.
Mi si riscalda il cuore constatare che non tutte le sindache siano come quella della mia città, Brescia. Forse c'è speranza.
Viva Israele e viva la democrazia.
Marialessandra Biglino
 
Cara Marialessandra,
 
Ho sentito parlare varie volte la sindaca di Monfalcone, Anna Maria Cisint, e mi piace molto perché è consapevole del pericolo che una comunità islamica forte si sta diffondendo in Italia. Io ho conosciuto la barbarie nazifascista ma ero molto piccola e non ho ricordi se non quelli raccontati in famiglia ( quella sopravvissuta). Però ho un vivo ricordo dei titini che scorrazzavano per Trieste sparando all’impazzata. Non conosco, se non di nome, la sindaca di Brescia ma c’è chi nasce pecora e, prima o poi, si fa divorare dai lupi.
Un affettuoso shalom


***
Pubblichiamo la lettera di Deborah Fait al Direttore del giornale Adige di Trento, in risposta a un lettore che parla del “massacro di Gaza” e propone che l’Italia richiami l’ambasciatore di Israele:
 
Gentile Direttore,
Vorrei fare al signor Ferrari un breve riassunto sugli avvenimenti accaduti in Israele il 7 ottobre, il Sabato Nero, come viene chiamato. Alle 6,30 del mattino in tutta Israele suonarono le sirene e da Gaza caddero sul mio paese 5000 missili in un paio d’ore, missili sparati a caso sulle città, sulla popolazione. Contemporaneamente i villaggi e Kibbuz del sud di Israele furono invasi da 3000 terroristi assetati di sangue, che sfondarono le porte delle case, ammazzarono , torturarono gli abitanti. Tagliarono il ventre a donne incinte, da vive, e decapitarono i loro bambini, bruciarono le persone da vive, un gruppo entrò in una casa, la famiglia era a tavola per la colazione. Cavarono gli occhi al padre, davanti ai suoi figli, spararono alla mamma, alla bambina di 6 anni tagliarono un piede e le dita di una mano, al maschietto di 5 anni lo stesso trattamento. Quando furono tutti morti si misero a tavola a mangiarono la loro colazione. Io stessa ho visto un video di una ragazza bruciata viva, dopo averla portata a Gaza, e mentre correva in tondo urlando, un capannello di palestinesi , bambini compresi, si era formato intorno alla poveretta e applaudiva ridendo. I terroristi, che non erano tutti guerriglieri di Hamas, ma anche tanti civili palestinesi, piombarono a un concerto dove centinaia di giovani si erano radunati per ballare e cantare.  Ne ammazzarono 260. Ragazzi innocenti che erano là solo per divertirsi. Quelle belve hanno ammazzato più di 1400 persone solo perché ebree, correvano in giro per tagliare teste urlando “yahud yahud- ebreo, ebreo ”. Hanno rapito 242 persone, ragazzi, bambini, il più piccolo ha 9 mesi, altri pochi anni, e vecchi. Nemmeno le belve più feroci potrebbero fare altrettanto. Si può capire tutto il dolore che viviamo in Israele? Dalle reazioni antisemite che vedo in giro per il mondo non sembra.
Gaza è autonoma dal 2005 e da quella data Israele è stata perennemente colpita da attacchi missilistici. Ne abbiamo ricevuto più di 20.000 sulla testa. Se Israele non avesse l’Iron Dome sarebbe stato distrutto. Hamas ha scritto sul suo statuto che Israele deve essere distrutto e gli ebrei ammazzati. È scritto nero su bianco. Non succederà, lo sappia il signor Ferrari, Israele deve difendersi e il nostro obiettivo è distruggere Hamas. Quando Israele bombarda avvisa la popolazione di mettersi in salvo ma Hamas spara sulla sua popolazione quando cerca di andare verso sud. Ne ha ammazzati decine, centinaia dei suoi per impedire che si mettano in salvo. Hamas vuole tante vittime che poi il mondo antisemita attribuirà a Israele. Lo ha detto uno dei loro capi, Ismail Hanniyeh, dal Qatar: “Vogliamo più sangue palestinese di vecchi donne e bambini” Dal 7 ottobre ad oggi su Israele sono stati sparati più di 8000 missili e il 10% di essi ricade su Gaza, questo significa che si ammazzano da soli. Se il mondo non capisce che Israele ha a che fare con dei veri mostri satanici neo nazisti e non con esseri umani, non sappiamo che fare. Israele ha imparato, gli ebrei hanno imparato, a difendersi da soli. L’odio antisemita che attraversa le piazze europee con ragazzi e ragazze che urlano contro Israele, sono osceni. Israele deve fare la guerra per difendersi contro i demoni assetati di sangue. Quei cortei sono uno scandalo che ci riporta indietro di tanti anni. Mai nella storia sono stati ammazzati tanti ebrei in un solo giorno, solamente durante la Shoah. L’antisemitismo è una patologia incurabile e noi lo sappiamo. “Mai più” sono solo due parole vuote per tanti, ma terribilmente reali per noi. Mai più un ebreo verrà ammazzato impunemente. Concludo invitando il signor Ferrari, che è chiaramente dalla parte dei nostri nemici, a non nominare le vittime della Shoah, non si permetta di farlo. Non ne ha proprio facoltà. 

takinut3@gmail.com

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