Buongiorno signora Fait, ho l'impressione, quando lei parla dell'Occidente e dell'Italia tutti schierati con Hamas e contro Israele, che si tratti di una percezione. Certo alcune dichiarazioni di personaggi pubblici e molte manifestazioni sono molto enfatizzate da stampa e tv che sono in gran parte di sinistra, la Chiesa cattolica è sempre molto ambigua (e a me per quello che vale questo Papa non piace per niente), però penso che sia sempre esistita, ed esista, una maggioranza (purtroppo) silenziosa che non è d'accordo con questa gente che butta il cervello all'ammasso (facile battuta: all'Hamas), intrisa solo di odio ideologico ed antisemitismo. Se nel corso della storia avessimo dovuto tener conto delle manifestazioni e dei cortei, per esempio non avremmo mai schierato gli euromissili contro la minaccia sovietica (ed allora il PCI era molto, molto forte). Per quanto mi riguarda, ero troppo piccolo per la guerra dei 6 giorni, ma nel 1973, durante la guerra del Kippur, comiciai a simpatizzare e a parteggiare per Israele senza se e senza ma (avevo 13 anni). E tale atteggiamento non è cambiato nel corso degli anni. E' per questo che non ritengo corretto assimilare persone come me e come molte altre a quei deficienti che vanno in piazza a insultare, bruciare bandiere e minacciare la cacciata degli ebrei da Roma proprio il giorno che era l'anniversario della deportazione da parte dei nazisti. E magari alcuni di questi hanno anche il coraggio di celebrare la Shoah (della serie: l'unico ebreo buono è quello morto). Una vergogna infinita! Cordiali saluti
Lorenzo Tocco
Caro Lorenzo, Logicamente quando parlo dei nostri nemici lo faccio in generale, non posso elencare le persone una ad una. Lo so e lo scrivo che abbiamo tantissimi amici sinceri, come lei e molti altri ma, avendo vissuto in Italia, dove sono nata, per 50 anni, e essendomi sempre esposta come ebrea e sionista, ho vissuto veri e propri incubi con comunisti da una parte e fascisti dall’altra. Mio figlio, a 6 anni, si è sentito dare dello sporco ebreo e le assicuro che non è stato piacevole, lui non ha capito niente perché si sentiva pulito e ordinato ma la maestra che mi ha raccontato l’episodio era indignata e furiosa. Adesso siamo in guerra e, nonostante la feroce strage di Hamas contro i civili israeliani, abbiamo ancora una buona parte della politica, dei media e dell’opinione pubblica contro. Allora, quando devo correre in rifugio perché piovono missili e poi risalgo a casa mia e guardo le notizie e sento i commenti e le accuse di certuni, vedo le manifestazioni pro Hamas o Palestina, sento urlare “Israele terrorista” , è inevitabile provare rabbia e dispiacere. Un cordiale shalom