Il potere della taqiyya (arte del mentire) sulle deboli menti europee
Diario di guerra di Deborah Fait
La settimana scorsa era ospite di Dritto e Rovescio, rete 4, un imam, uno dei tanti che educano i musulmani residenti in Italia alla Sharia, la legge islamica. Tra i vari farfugliamenti per giustificare le oscene manifestazioni antisemite, alla fine ha chiamato in suo aiuto la taqiyya, l’arte del mentire coranica, e ha dichiarato che “islam significa pace”. Mi aspettavo una reazione degli esperti presenti in studio ma la sua affermazione è caduta nel silenzio. Ed è passata la grande menzogna. Purtroppo seguendo le trasmissioni politiche in questo momento di guerra in Israele, mi sono resa conto, con desolazione, che anche i conduttori e i giornalisti dichiaratamente amici di Israele, poco ne sanno sia della storia di questo paese che dell’islam. Nessuno ha replicato perchè nessuno sapeva che islam significa sottomissione.
Sottomissione al Corano dei musulmani e sottomissione degli infedeli, ebrei e cristiani, all’islam. “Dove si posa il piede di un musulmano, là è terra islamica”, per questo motivo vogliono distruggere Israele, poi toccherà a Roma dove sognano di issare la verde bandiera dell’islam. Non hanno intenzione di creare uno stato di Palestina, a Hamas non potrebbe fregar di meno, ma di istituire la Umma, la grande comunità musulmana il cui obiettivo è riunire i figli di Allah sotto un unico califfato.
È questa la grande forza della propaganda islamica in Occidente, l’ignoranza degli infedeli e la sottomissione di alcuni di essi alle menzogne che snocciolano quando vanno in TV. Così hanno creduto alla menzogna dell’ospedale anglicano di Gaza che i palestinesi si sono autodistrutti con uno dei loro razzi e dei 500 morti, 450 dei quali sono miracolosamente resuscitati. Così negli anni, hanno indottrinato gli occidentali, tanto da far rinascere quel sentimento antisemita sempre latente, e sono riusciti a portare in piazza migliaia di giovani e meno giovani pieni di odio contro gli ebrei e indifferenti alle stragi del 7 ottobre in Israele. Non solo indifferenti, addirittura convinti che non sia mai accaduto. Questo è il potere della taqiyya sulle menti deboli della molle Europa incapace di opporsi alla loro aggressività e furbizia. Nel frattempo in Israele continuano i lanci di missili da Gaza, il timore non del tutto remoto è che con i camion umanitari dell’ONU, che nessuno ha controllato, siano entrate anche armi. Il confine nord col Libano è sempre caldo e sono state sfollate centinaia di migliaia di persone sia da sud che da nord. L’Iran minaccia di distruggere Haifa e poi tutto Israele. Ma noi andiamo avanti, ogni cittadino di Israele aiuta come può, ci sono molte decine di migliaia di volontari che preparano pacchi, che ospitano famiglie intere, che sostituiscono chi è al fronte. La solidarietà ebraica è palpabile, come sempre, luce per i popoli.
Deborah Fait