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Corriere della Sera Rassegna Stampa
04.10.2023 Biden chiama i leader Nato: noi con Kiev
Commento di Viviana Mazza

Testata: Corriere della Sera
Data: 04 ottobre 2023
Pagina: 12
Autore: Viviana Mazza
Titolo: «Biden chiama e rassicura i partner: 'Gli Usa restano al fianco di Kiev'»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 04/10/2023, a pag.12, con il titolo "Biden chiama e rassicura i partner: 'Gli Usa restano al fianco di Kiev' " l'analisi di Viviana Mazza.

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Viviana Mazza

Zelensky vuole partecipare all'Assemblea dell'Onu e incontrare Biden la  prossima settimana
Volodymyr Zelensky con Joe Biden

Joe Biden «sa che il mondo sta guardando», ha detto il portavoce John Kirby ai giornalisti. Il presidente americano ha chiamato ieri gli alleati per rassicurarli «sull’appoggio bipartisan» degli Stati Uniti all’Ucraina, dopo che il Congresso ha approvato domenica una legge per finanziare temporaneamente il governo americano senza però includervi i nuovi fondi per aiutare Kiev a difendersi dalla Russia. Alla telefonata hanno partecipato la premier italiana Giorgia Meloni, il premier canadese Justin Trudeau, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il premier giapponese Fumio Kishida, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, il presidente polacco Andrzej Duda, il presidente romeno Klaus Iohannis, il premier britannico Rishi Sunak e la ministra degli Esteri francese Catherine Colonna. Tutti i partecipanti hanno, «a proprio modo, ribadito che resteranno al fianco dell’Ucraina per tutto il tempo necessario», ha detto Kirby. Meloni, secondo una nota di Palazzo Chigi, «ha confermato il continuo e convinto supporto del governo italiano alle autorità ucraine in ogni ambito finché sarà necessario, con l’obiettivo di raggiungere una pace giusta, duratura e complessiva». Secondo Duda, Biden ha assicurato ai leader che l’appoggio per l’Ucraina nel Congresso Usa è superiore a quello suggerito dai media «innanzitutto per gli aiuti militari» e si è detto convinto che verranno approvati. Il portavoce Kirby ha ribadito ieri l’invito di Biden al Congresso ad agire in fretta: «Il tempo non è nostro amico». L’amministrazione ha ancora abbastanza fondi per inviare aiuti senza l’appoggio del Congresso per «un po’», ha aggiunto, e pressato sulle tempistiche ha spiegato che a seconda del tipo di armi, «ci sono un paio di mesi». L’iniziativa di Biden si inserisce in uno sforzo diplomatico iniziato dopo il voto di domenica al Congresso, che ha coinvolto diversi funzionari americani, inclusi il segretario di Stato Blinken e quello della Difesa Austin per rassicurare i loro omologhi in Europa e nella Nato. Zelensky e i ministri degli Esteri dell’Ue riuniti a Kiev hanno espresso preoccupazione per il futuro degli aiuti Usa ma si sono detti speranzosi che la questione sarà risolta. Lo stesso speaker repubblicano della Camera Usa Kevin McCarthy aveva detto domenica che intendeva far arrivare all’Ucraina «gli aiuti militari che servono» con una legge separata che contenga anche misure di sicurezza al confine con il Messico volute dai repubblicani. Ma la sua destituzione ieri, per iniziativa dell’«ultradestra», paralizza ora la Camera. Molti parlamentari americani riconoscono le difficoltà legate alla crescente resistenza ad ulteriori aiuti a Kiev espressa dall’elettorato repubblicano nei sondaggi. La scorsa settimana un numero record di quasi la metà dei deputati repubblicani ha votato per tagliare 300 milioni di dollari per addestrare i soldati ucraini e acquistare armi. Secondo Cnn, mentre gli aiuti militari non sono in dubbio, gli Usa stanno sollecitando l’Ucraina a intensificare gli sforzi nella lotta alla corruzione avvertendo che, se non ci saranno riforme, alcuni aiuti economici sono potenzialmente a rischio.

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