Testata: La Repubblica Data: 28 agosto 2023 Pagina: 10 Autore: Brunella Giovara Titolo: «Gli ucraini avanzano: “Abbiamo superato la linea russa a Sud”»
Riprendiamo da REPUBBLICA di oggi, 28/08/2023, a pag.10, con il titolo “Gli ucraini avanzano: “Abbiamo superato la linea russa a Sud” ”, l'analisi di Brunella Giovara.
ZAPORIZHZHIA — Due caccia ucraini sfrecciano verso Sud, vanno a bombardare la linea difensiva russa, e con un certo successo. L’avanzata in direzione Tokmak e Melitopol sarà pure lenta, ma un paese dopo l’altro, sembra funzionare. La conferma arriva dai russi stessi, e ieri in particolare da un corrispondente di guerra – un “voenkor” - al seguito dell’esercito, che ha fatto il punto della giornata: «Il nemico è arrivato a Verbove, dopo aver “ripulito” le nostre posizioni con l’aviazione. Invece, sul versante di Novoprokopivka, si sta avvicinando esclusivamente grazie agli attacchi di artiglieria». La conclusione del messaggio è: «Bisogna stare molto attenti, dovete tenere tutti gli occhi aperti». La debole aviazione ucraina è quindi in azione, anche perché non è possibile aspettare l’arrivo degli F16 e degli altri aerei promessi dagli alleati occidentali. I Su24 stanno provando ad aprire un corridoio sicuro attraverso il quale conquistare trincee e bunker, oltrepassando i campi minati. La linea Surovikin non appare più così inespugnabile, e un comandante ucraino si è addirittura sbilanciato con l’agenzia Reuters , dicendo che è stata superata la prima linea di difesa (i russi hanno costruito un sistema a trincee multiple), e di essere quindi di fronte alla seconda. Nell’avanzata, i suoi soldati non hanno incontrato combattenti russi, ma «solo i loro gruppi logistici», cioè le colonne dei rifornimenti, cibo e acqua, munizioni, carburante, rimaste tagliate fuori, e quindi facilmente catturate. La stessa cosa è successa nell’area occupata a Sud di Kherson, dove la “logistica” della 205esima brigata si è ritrovata sola in mezzo al nulla, senza difese, e si è arresa. Per l’anonimo ufficiale ucraino, d’ora in avanti «le cose saranno più facili», nella discesa verso sud. L’Institute for the Study of War (Isw) ha interpretato le sue parole come una prova di evidente accelerazione dell’offensiva. Ma non ci sono conferme ufficiali, il governo sta zitto, l’esercito pure. Ieri un solo comunicato, da parte del portavoce delle forze orientali, Ilya Yevlash, per dire che i russi hanno concentrato 110mila soldati sul fronte Est, nelle regioni di Donetsk e Kharkiv. «Abbiamo il controllo della situazione», ma 45mila russi cercano diavanzare verso Kupyansk, e 48mila verso Lyman. Poi, c’è la Crimea. L’Ucraina vuole riconquistarla ad ogni costo, enell’attesa di un vero successo dell’offensiva verso Sud, colpisce obiettivi strategici con i droni, fa esplodere le stazioni radar, organizza incursioni. All’alba della Festa dell’Indipendenza, un gruppo delle forze speciali è riuscito a piantare la bandiera ucraina a Tarhanut, e ha combattuto con i russi, pare uccidendone molti. La guarnigione che presidia la penisola è preoccupata, si capisce da molte intercettazioni, e adesso sembra che un commando sia riuscito a entrare di notte in una caserma russa sulla costa, dove avrebbe eliminato 12 soldati, tagliandogli la gola. Quindi, grande allarme per queste azioni, e per la presenza di imprendibili incursori sul territorio occupato. Ieri il presidente Zelensky ha parlato proprio della Crimea, in una intervista al telegiornale di Tsn: «Se riusciremo ad avvicinarci al confine amministrativo, credo che allora sarà possibile premere politicamente sulla Russia per la smilitarizzazione di tutto il territorio». Intendendo che se l’esercito ucraino riuscirà davvero a riconquistare Melitopol, Berdjansk e Mariupol, arrivando quindi a un passo dalla penisola, i russi potranno essere convinti ad andarsene. Ha anche detto che «siamo pronti a combattere a lungo, ma dobbiamo ridurre al minimo le nostre perdite, come fa Israele da anni».
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