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Informazione Corretta Rassegna Stampa
23.08.2023 La morte di due bravi israeliani
Analisi di Michelle Mazel

Testata: Informazione Corretta
Data: 23 agosto 2023
Pagina: 1
Autore: Michelle Mazel
Titolo: «La morte di due bravi israeliani»
La morte di due bravi israeliani
Analisi di Michelle Mazel

(traduzione di Yehudit Weisz)


La Stampa ha pubblicato ieri una cronaca di Giovanna Loccatelli (https://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=6&sez=120&id=91175), simile a quella criticata da Michelle Mazel su Le Monde, riportava i due israeliani padre e figlio assassinati, con accanto e uguale spazio, che ‘un palestinese è morto ucciso dalle forze di difesa israeliane’, evitando di specificare che era un terrorista pronto a sparare. Questa interpretazione era uscita su Haaretz, il quotidiano israeliano definito “il giornale palestinese in lingua ebraica”. Invitiamo i nostri lettori a scrivere alla Stampa di controllare le cronache da Israele che, nel caso della Loccatelli, si informano su Haaretz. Per inviare la propria opinione alla Stampa, telefonare 011/ 65681, oppure cliccare sulla e-mail lettere@lastampa.it

Ecco l'articolo:

Shai and his son Aviad were shot point-blank in Huwara | ערוץ 7
Shay Nigrekar e suo figlio Aviad Nir

“Due civili israeliani uccisi in un attentato nella Cisgiordania occupata”: un'altra di quelle formule lapidarie di cui Le Monde ha il segreto. Le Monde si guarda bene dal condannare quello che in realtà è un assassinio, poiché non riguarda dei soldati – e nemmeno dei coloni!– ma dei civili disarmati, anzi lascia intendere che, siccome è accaduto nella Cisgiordania “occupata”, i due uomini non avrebbero dovuto trovarsi là. Senza fornire ulteriori dettagli sulle circostanze di questo duplice omicidio, che evidentemente non lo interessano, il quotidiano ritiene opportuno precisare che “quasi trenta israeliani e più di duecento palestinesi sono stati uccisi dall'inizio dell'anno.”

Ma chi erano dunque quei civili, e che ci facevano a Huwara? Si tratta di due residenti della città costiera di Ashdod, Shay Silas Nigreker, 60 anni, e suo figlio Aviad Nir, di 28. Erano partiti la mattina presto per arrivare nella cittadina a cento chilometri di distanza, nel governatorato di Nablus. Perché avevano un programma intenso. Il padre aveva innanzitutto un appuntamento dal dentista, poi si è fatto tagliare i capelli, ha pranzato in un piccolo bar e infine si è recato nell'ampio garage del luogo per farsi lavare l'auto. Conosceva bene Huwara, per esserci andato spesso, a volte con la sua compagna. Molti probabilmente non sanno che molti israeliani frequentano le attività commerciali situate nei territori dell'Autorità Palestinese dove le merci sono molto più economiche. Alcuni si rivolgono a dei dentisti che hanno studiato spesso nell'ex Unione Sovietica o in Romania e che praticano dei prezzi molto più bassi rispetto a quelli dei loro colleghi in Israele. Una fonte di reddito importante per l’economia palestinese.   

Questa volta, amici e vicini di casa avevano consigliato a Nigreker di rinunciare a questo viaggio, vista la grande tensione che regnava nella zona in seguito ai recenti attentati. Ma lui aveva ignorato i loro avvertimenti. “Ci vado da anni, conosco tutti e lì ho solo degli amici.” Purtroppo, quel giorno, un “coraggioso combattente per la libertà” è arrivato silenziosamente a piedi e ha ucciso con cinque proiettili il padre e il figlio che, seduti su una panchina, aspettavano che la loro macchina fosse pronta. Senza arrivare a rivendicarne la responsabilità, Hamas ha elogiato questa prodezza, che secondo lui è “il risultato dell'impegno costante della Resistenza nel difendere il nostro popolo e nel rispondere ai crimini dell'Occupazione.”

Tuttavia, il capo della municipalità di Huwara, pur dichiarando che l'esercito e i coloni hanno ucciso dei palestinesi “innocenti”, ha sottolineato che la maggior parte degli attentati perpetrati nella località sono stati opera di individui venuti da fuori e si è permesso di esprimere la sua tristezza per la morte dei due uomini e ha fatto appello al rispetto reciproco e alla convivenza. Questo è più di quanto abbia fatto Le Monde.

Immagine correlata
Michelle Mazel

takinut3@gmail.com

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