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Corriere della Sera Rassegna Stampa
14.08.2023 Pioggia di bombe sull’Ucraina
Cronaca di Lorenzo Cremonesi

Testata: Corriere della Sera
Data: 14 agosto 2023
Pagina: 14
Autore: Lorenzo Cremonesi
Titolo: «Pioggia di bombe sull’Ucraina. A Kherson è una strage di civili»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 14/08/2023, a pag.14, con il titolo 'Pioggia di bombe sull’Ucraina. A Kherson è una strage di civili' l'analisi di Lorenzo Cremonesi.

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Lorenzo Cremonesi

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Volodymyr Zelensky

Kharkiv Ci sono anche Sofia, una neonata di 23 giorni, il fratellino dodicenne Artem ed entrambi i genitori tra i 7 civili uccisi dalle bombe russe ieri nella regione del Kherson occidentale. Le cannonate hanno centrato in pieno la loro abitazione nel villaggio di Shyroka Balka: casupole contadine in legno, paglia e mattoni a un piano che vengono squassate senza possibilità di riparo dalle granate. Due uomini sono stati uccisi con le stesse modalità nel paesino vicino di Stanislav. Il bombardamento arriva a poche ore dalla conclusione di un raid condotto, secondo fonti russe, a bordo di sette gommoni da una quarantina di teste di cuoio ucraine, che erano sbarcate sembra con successo negli ultimi giorni sulla sponda orientale del Dnipro. Alcuni video diffusi dai social ucraini mostrano un ufficiale russo catturato, indicato come «maggiore Tomov», che coopera con le sue guardie e mostra su una carta geografica le posizioni dei compagni. Sarebbe però un errore presentare il bombardamento russo di ieri come una rappresaglia per il blitz appena subito. In realtà le truppe di occupazione non hanno bisogno di alcun pretesto per sparare indiscriminatamente su obbiettivi civili. Lo fanno continuamente sin dall’inizio della guerra 18 mesi fa. E sulla regione di Kherson con particolare accanimento, specie dopo che dallo scorso 11 novembre sono state costrette a battere in ritirata dalla sponda occidentale del Dnipro (che avevano occupato nel marzo 2022) e attestarsi su quella orientale. Da allora si registrano in media due morti civili quotidiani oltre a numerosi feriti. In questi giorni le artiglierie russe sono innervosite anche dalle notizie di relativi successi nemici nella zona a sud Zaporizhzhia. Sembra che le truppe ucraine siano avanzate ulteriormente verso Melitopol. Si tratta di movimenti relativamente limitati, ma per i comandi di Kiev rappresentano passi avanti nel contesto della controffensiva partita a inizio giugno e volta a liberare tutti i territori occupati dai russi non solo da febbraio 2022, ma anche dal 2014. Il governo Zelensky sta facendo pressione sugli alleati della Nato per ottenere i caccia F-16, missili a lunga gittata e artiglierie pesanti. Intanto il ministero della Difesa a Mosca annuncia di avere distrutto quattro droni: tre che stavano per colpire la cittadina di Belgorod, nella Russia meridionale, e un altro diretto sulla regione di Kursk. Sabato Kiev aveva cercato di tornare a colpire il ponte di Kerch (senza tuttavia rivendicare la responsabilità dell’azione), che unisce la zona di Rostov alla Crimea. Mosca annuncia anche di avere sparato «tiri d’avvertimento» verso un mercantile diretto al porto ucraino di Izmail sul Danubio. La nave sarebbe stata perquisita e poi avrebbe ricevuto il permesso di ripartire.

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