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Corriere della Sera Rassegna Stampa
13.08.2023 Putin minaccia anche la Polonia
Francesca Basso intervista il premier polacco Mateusz Morawiecki

Testata: Corriere della Sera
Data: 13 agosto 2023
Pagina: 11
Autore: Francesca Basso
Titolo: «'Putin e la Wagner minacciano i nostri confini. Più sovranità nell’Ue'»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 13/08/2023, a pag.11 con il titolo 'Putin e la Wagner minacciano i nostri confini. Più sovranità nell’Ue' l'intervista di Francesca Basso.

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Il premier polacco Mateusz Morawiecki

Bruxelles «La nostra visione è chiara: più sovranità e meno superstato europeo, parità di trattamento per tutti gli Stati membri, un sistema migratorio funzionale ed efficace, una gestione finanziaria responsabile e un’Europa sicura. Negozieremo con chiunque condivida la nostra visione dell’Europa». Il premier polacco Mateusz Morawiecki, del partito di destra nazionalista Diritto e Giustizia, risponde sulle sfide che stanno affrontando la Polonia e l’Ue in un’intervista scritta rilasciata al Corriere. 

Cosa sta accadendo al confine con la Bielorussia? «Da oltre due anni la Polonia subisce attacchi al confine orientale con la Bielorussia. È un piano congiunto di Russia e Bielorussia, che vogliono destabilizzare non solo il nostro Paese ma anche l’intera Ue. Hanno usato cinicamente i migranti per colpire le strutture di sicurezza della Polonia e rompere l’unità tra gli alleati europei. Solo quest’anno abbiamo registrato oltre 16 mila tentativi di attraversare illegalmente il confine polacco. È una minaccia per il nostro Stato. Garantire la sicurezza del confine orientale della Polonia, che di fatto è un confine esterno dell’Ue e della Nato, è una nostra priorità». 

Perché i mercenari del gruppo Wagner in Bielorussia sono una potenziale minaccia per la Polonia? «Abbiamo visto in Africa e in Ucraina di cosa sono capaci. Recentemente, più di un centinaio di mercenari Wagner si è spostato verso il Suwałki Gap, non lontano dal confine polacco. Potrebbe essere la prossima fase dell’attacco ibrido in corso contro la Polonia. I combattenti Wagner rappresentano una minaccia perché potrebbero travestirsi da guardie di frontiera bielorusse e aiutare i migranti illegali a entrare nel nostro Paese. Potrebbero anche addestrare i migranti a provocare e attaccare i servizi polacchi. Potrebbero cercare di attraversare il confine fingendosi immigrati clandestini per poi tentare di destabilizzare il nostro Paese». 

Il presidente russo Putin ha detto che le regioni occidentali della Polonia sono state «un regalo di Stalin». «Fu l’Unione Sovietica con la Germania nazista a invadere il nostro Paese e a impadronirsi dei territori orientali della Polonia. A Yalta le superpotenze hanno preso le decisioni e la Polonia ha ottenuto territori a ovest come compensazione per ciò di cui Stalin si era appropriato a est per l’Urss. Non è un regalo di nessuno e la Polonia non ha rivendicazioni territoriali su nessuno dei suoi vicini o sulle loro terre. Questa è la verità storica ed è più forte della propaganda russa». 

A inizio luglio la premier Meloni è stata in visita a Varsavia. Come sono i vostri rapporti? «Abbiamo idee comuni in molti campi, tra cui il rafforzamento dei legami tra i nostri Paesi e la promozione di un futuro prospero per l’Europa. Su molte questioni importanti la Polonia può contare sull’Italia e viceversa. La vicinanza è evidente soprattutto in campo economico, il commercio tra i nostri Paesi è fiorente. La comune preoccupazione per il mercato unico è una delle questioni più importanti che ci unisce. E sulla Russia e le sue azioni in Ucraina abbiamo opinioni assolutamente identiche. Sentiamo la stessa responsabilità. Ma sentiamo anche una responsabilità simile per lo sviluppo dell’Europa nel futuro». 

E sull’immigrazione? «Insieme all’Italia, condividiamo un’esperienza comune in questo settore e concordiamo sulla necessità di soluzioni strategiche a lungo termine nell’Ue. La vicinanza politica è la nostra forza oggi e costruisce il potenziale per soluzioni comuni alle sfide che dobbiamo affrontare come Ue. La Polonia e l’Italia vogliono un’Europa forte, un’Ue che sia un attore globale e tenga conto degli interessi di tutti gli Stati membri, in egual misura». 

Perché la Polonia è contraria al nuovo Patto per la migrazione e non vuole dare solidarietà all’Italia? «I nuovi regolamenti e le nuove politiche presentate dalla Commissione Ue non risolveranno gli attuali problemi migratori. L’apertura delle frontiere e la mancanza di metodi efficaci di protezione dei confini sono un errore strategico che minaccia la sopravvivenza dell’Ue. La Polonia non può accettare piani di ricollocazione forzata di persone arrivate illegalmente nell’Ue (il nuovo Patto per la migrazione non prevede ricollocamenti forzati, ndr). Siamo contrari alle sanzioni finanziarie per gli Stati che si rifiutano di accogliere la “loro” quota di migranti. Non c’è bisogno che vi ricordi l’enorme numero di rifugiati dall’Ucraina che abbiamo accolto. Vogliamo semplicemente prendere noi stessi le decisioni sull’accoglienza dei migranti. La sicurezza dei nostri cittadini è di estrema importanza per noi». 

Dopo le Europee di giugno 2024 ci potrà essere un’alleanza Ppe-Ecr che sposterà a destra il Parlamento Ue? «Manca ancora un po’ di tempo. Ci consultiamo costantemente con i nostri partner dell’Ecr. Ora ci stiamo concentrando sul raggiungimento del miglior risultato possibile alle prossime elezioni. Da questo dipenderanno gli ulteriori passi. Apprezzo l’eccellente collaborazione che abbiamo con i primi ministri Meloni e Fiala (il premier ceco, ndr) e con gli altri partner europei. La nostra visione è chiara e negozieremo con chiunque condivida la nostra visione dell’Europa». 

In ottobre andrete a elezioni. Avete usato parole molto dure verso Weber e Tusk, li avete paragonati al Gruppo Wagner. Perché? «Manfred Weber ha lanciato un attacco senza precedenti al nostro governo, proponendosi come presunto salvatore. Si tratta di un’interferenza illegittima nelle elezioni polacche. Non siamo d’accordo. Weber vorrebbe che il suo collega di partito Donald Tusk diventasse primo ministro. In questo modo sarebbe più facile per la Germania far passare politiche favorevoli, come l’aumento dell’afflusso di immigrati in Europa. Weber dovrebbe fare più attenzione a ciò che dice: nel suo Paese i populisti sono la seconda forza politica più popolare secondo i sondaggi». 

La Corte Ue in giugno ha detto che la riforma della giustizia polacca del 2019 «viola il diritto dell’Ue». 

Cosa state facendo per correggere questa violazione? «La Polonia non viola le leggi dell’Ue, ma ricorda dove sono i suoi confini. In realtà, non si tratta di una disputa legale, ma politica, la cui posta in gioco è la sovranità nazionale. La Polonia è e sarà sempre aperta a cercare un compromesso con le istituzioni dell’Ue, ma non permetterà mai a queste ultime di violare la sovranità dello Stato. E lo facciamo non solo nel nostro interesse, ma nell’interesse dell’intera Ue».

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