sabato 23 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






Informazione Corretta Rassegna Stampa
09.08.2023 Israele sempre il primo ad aiutare il resto del mondo
Diario estivo israeliano di Deborah Fait

Testata: Informazione Corretta
Data: 09 agosto 2023
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «Israele sempre il primo ad aiutare il resto del mondo»
Diario estivo israeliano di Deborah Fait

A destra: il particolare della chiesa di Wittemberg

Operazione “Ali di fuoco”: Israele sempre il primo ad aiutare il resto del mondo. 
Si tratti di un terremoto, un’alluvione, un incendio in un qualsiasi paese del mondo, Israele arriva. Sempre primo tra i paesi a prestare aiuto alle popolazioni colpite, non importa se nemici, non importa se bisogna nascondere la bandiera israeliana dalle divise, non importa se si deve cancellare, dietro arrogante richiesta dei governi che chiedono aiuto, la parola Israele dagli scatoloni pieni di cibo, acqua e medicinali per non offendere la sensibilità della gente. Sono richieste immorali, che fanno senso e rabbia ma Israele aiuta sempre. In questi giorni brucia la Grecia. Cipro, Rodi sono isole di fuoco e Israele è là con tutte le sue attrezzature, i suoi uomini, le sue donne e i suoi aerei antincendi. Si chiama Operazione “Ali di fuoco” che si attiva ogni estate quando gli incendi scoppiano, quasi sempre dolosi. Anno dopo anno Israele è sempre presente. La cosa è reciproca? Bella domanda, datevi la risposta in base ai momenti in cui Israele ha avuto bisogno di aiuto contro il terrorismo e le aggressioni nemiche. Arrangiatevi, è sempre stata la risposta più gentile. 

***

 Wittemberg, Germania, la chiesa della “scrofa ebrea” 
La scultura è là da 700 anni nonostante i numerosi tentativi di rimuoverla. Raffigura una scrofa sotto la cui pancia gli ebrei, raffigurati naturalmente con il naso adunco, bevono il latte dai capezzoli del maiale. I tribunali tedeschi hanno sempre archiviato i documenti presentati per abbattere la vergognosa statua e l’Accademia evangelica si è sempre battuta contro ogni tentativo del genere. La città di Wittemberg si trova nel cuore della regione che vide e, purtroppo, sentì le prediche violentemente antisemite di Martin Lutero che chiamava le sinagoghe lupanari e gli ebrei con i peggiori epiteti possibili. La fortuna dei tribunali e dell’Accademia evangelica è che hanno a che fare con degli ebrei, popolo che ha diffuso la cultura in Europa, e Israele che è un paese civile. Ricordiamoci cosa è accaduto a Parigi dopo Charlie Hebdò e un disegno satirico di Maometto: 12 morti ammazzati, tutti i giornalisti presenti in redazione. E subito dopo la strage al teatro Bataclan sempre da parte dei jihadisti islamici, vendicatori di Maometto: 130 morti nel giro di mezz’ora. È la loro barbara risposta a quelle che ritengono offese. Si, è proprio una fortuna che sotto quella scrofa sia rappresentato un popolo educato e civile, in caso contrario la graziosa cittadina di Wittemberg, con la sua chiesa non esisterebbero più. 

Immagine correlata

Deborah Fait


takinut3@gmail.com

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT