Nonostante rappresentino circa l’1% di tutta la popolazione, gli ebrei canadesi sono vittima del 67% dei crimini d’odio su base religiosa nel proprio paese. Questo è uno dei dati emersi la scorsa settimana secondo un documento di Statistics Canada sui crimini d’odio registrati dalla polizia nel corso del 2022. Stando al Jerusalem Post, i principali bersagli di crimini d’odio su base etnica, razziale o religiosa in Canada erano i neri e gli ebrei, rispettivamente il 23% e il 14%. A preoccupare ancora di più è il fatto che, se in generale nel paese gli atti discriminatori su base religiosa sono diminuiti, gli ebrei sono l’unica categoria per la quale invece sono aumentati: in tutto il 2022, sono stati registrati 502 incidenti di questo tipo che hanno coinvolto la comunità ebraica, un aumento del 52% rispetto al 2020. Sulla questione è intervenuto Shimon Koffler Fogel, presidente del CIJA (Centre for Israel and Jewish Affairs), secondo il quale questo aumento “è la prova che servono misure attive per fermare la crescita di un odio che prende di mira diversi canadesi sulla base della loro identità”. La CIJA ha organizzato varie iniziative per combattere l’antisemitismo nel paese: ad autunno coordinerà ad Ottawa una conferenza intitolata Antisemitism: Face It, Fight It, per elaborare e divulgare varie linee guida al fine di contrastare l’odio antiebraico tra rappresentanti della comunità ebraica, politici eletti e leader religiosi di diverse confessioni. Stando ai dati del 2021, in Canada vivono circa 335.000 ebrei, facendone il quarto paese al mondo con la comunità più numerosa dopo Israele, gli Stati Uniti e la Francia. La prima sinagoga del paese venne inaugurata a Montreal nel 1768, ma le migrazioni più vaste giunsero in particolare tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900.
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