Bombe sulla città di Zelensky, 6 morti Cronaca di Lorenzo Cremonesi
Testata: Corriere della Sera Data: 01 agosto 2023 Pagina: 10 Autore: Lorenzo Cremonesi Titolo: «Bombe sulla città di Zelensky, 6 morti»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 01/08/2023, a pag.10, con il titolo 'Bombe sulla città di Zelensky, 6 morti' l'analisi di Lorenzo Cremonesi.
Lorenzo Cremonesi
Volodymyr Zelensky
ZAPORIZHZHIA I missili balistici tornano a seminare terrore e morte a Kryvyi Rih: una risposta diretta a Zelensky? Non sappiamo se l’attacco russo ieri contro la città natale del presidente ucraino, nelle regioni centrali del Paese, rappresenti la sfida diretta e muscolare alle sue dichiarazioni dell’altra sera, per cui sempre più Mosca sarà investita dalla guerra, dato che i bombardamenti russi continuano senza sosta su tutta l’Ucraina. Certo è che i missili hanno colpito il cuore della zona urbana di Kryvyi Rih, uccidendo almeno sei civili (tra loro una madre con la figlia di dieci anni) e ferendone un’altra settantina. Le immagini girate dai droni dei vigili del fuoco mostrano il cratere che ha devastato una palazzina e polverizzato decine di appartamenti. Colpiti anche alcuni istituti del campus universitario. Non va dimenticato che la città è stata attaccata varie volte dall’inizio della guerra. Venne presa di mira dai russi quando, nel marzo 2022, avevano catturato la centrale atomica di Zaporizhzhia e le loro unità corazzate miravano ad avanzare da sud verso nord per ricongiungersi con quelle che stavano cercando di occupare Kiev. In seguito, i russi la colpirono ripetutamente nell’autunno scorso per cercare di rallentare la liberazione ucraina del Kherson occidentale. E quest’anno non c’è mai stata tregua. Solo a giugno le bombe hanno causato almeno 11 morti e decine di feriti. Si spiega così con quanto scetticismo venga adesso accolta dagli ucraini la propaganda di Putin, che presenta la nuova ondata di attacchi contro il loro Paese come la «giusta» reazione russa contro i recenti raid di droni specie su Mosca e la Crimea. «Gli attacchi ucraini sono manifestazioni della loro disperazione. La loro controffensiva di terra sta andando male, hanno ricevuto miliardi di dollari in armi dalla Nato, ma non riescono a metterli a frutto», dicono i portavoce del Cremlino, specificando che loro mirano ad «obiettivi militari» e tracciando un collegamento tra il procedere lento dell’offensiva ucraina e i raid su Mosca. Ieri, tra l’altro, l’artiglieria russa ha flagellato Kherson e i villaggi limitrofi, provocando almeno 4 morti e una ventina di feriti civili. Sono registrati anche tiri nel Donbass. Qui gli ucraini hanno a loro volta preso di mira la città di Donetsk occupata dai russi, sembra causando almeno due morti. Sul piano diplomatico la Croazia ribadisce il pieno sostegno alla resistenza ucraina e offre i propri porti nell’Adriatico per aiutare l’export dei prodotti agricoli penalizzati dalla morsa russa nel Mar Nero. Lo ha ribadito il ministro degli Esteri croato, Grlic Radman, in visita ieri a Kiev.
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