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Informazione Corretta Rassegna Stampa
07.06.2018 Le statistiche inattendibili sull’antisemitismo in Germania
Analisi di Manfred Gerstenfeld

Testata: Informazione Corretta
Data: 07 giugno 2018
Pagina: 1
Autore: Manfred Gerstenfeld
Titolo: «Le statistiche inattendibili sull’antisemitismo in Germania»

Le statistiche inattendibili sull’antisemitismo in Germania
Analisi di Manfred Gerstenfeld

(Traduzione di Angelo Pezzana)

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Horst Seehofer

Recentemente il Ministro dell'Interno tedesco, Horst Seehofer, ha reso note le statistiche sulla criminalità del paese per il 2017: fra queste 1. 500 atti criminali antisemiti, circa 4 al giorno. Il ministro ha affermato che il 95% erano commessi da attivisti di destra. Un'altra indagine ha riferito che ci sono stati 947 incidenti antisemiti a Berlino nel solo 2017, con un aumento del 60% rispetto all'anno precedente. Nel presentare i risultati, Seehofer si è impegnato verbalmente a combattere con tolleranza zero i crimini contro gli ebrei. Se gli autori di destra degli atti antisemiti erano così in maggioranza, perché diversi politici di spicco si sono espressi negli ultimi mesi contro l'antisemitismo musulmano? La principale manifestazione pubblica di odio verso gli ebrei è partita dopo l'incendio di una bandiera israeliana a Berlino nel dicembre 2017. Il video di questo evento è stato diffuso in tutto il mondo. Ricordava il rogo dei libri avvenuto nel 1933 da parte dei nazisti.

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Antisemitismo in Germania oggi

Per molti anni l'antisemitismo musulmano in Germania è stato intenzionalmente ignorato e spesso sottovalutato. I casi gravi che provenivano da membri della comunità islamica sono stati trattati come "incidenti" anziché come un grave problema. Dallo scorso dicembre l’atmosfera è però improvvisamente cambiata. Il cristiano-democratico, Jens Spahn, oggi Ministro della Sanità, allora vice Ministro delle finanze, ha affermato chiaramente che l'antisemitismo in alcuni paesi musulmani è molto diffuso. Ha poi citato il continuo incitamento all’odio nelle famiglie e nelle moschee. Ha inoltre sottolineato che l'immigrazione musulmana ha portato in Germania ulteriore antisemitismo. Spahn ha invitato le organizzazioni musulmane tedesche a fare il loro dovere e condannare gli atti criminali contro gli ebrei commessi da musulmani. Già nel giugno 2017, il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier aveva affermato "Non dovremmo accettare quando gli immigrati provenienti da paesi a maggioranza musulmana importano nel nostro paese il loro consolidato antisemitismo".

Nel gennaio 2018 Stephan Harbarth, il vice capo del gruppo parlamentare della CDU, ha affermato "contro l'antisemitismo di importazione, non solo la prevenzione, ma tutti i mezzi di repressione incluso il diritto all’ espulsione devono essere usati in modo efficace". Alla fine di marzo, Wolfgang Schäuble, il presidente del parlamento, ha affermato che "l'antisemitismo non è un problema 'specifico' tedesco musulmano, ma attualmente sta diventando più forte a causa delle migrazioni e dell'odio contro Israele promosso da forze estremiste nel mondo islamico ". Più o meno nello stesso periodo, il capo del gruppo parlamentare della CDU, Volker Kauder, ha chiesto che nelle scuole tedesche fosse obbligatorio segnalare gli atti antisemiti. Lo fece dopo che una ragazza ebrea in una scuola elementare di Berlino fu minacciata da un compagno di classe musulmano che l'avrebbe uccisa perché non credeva in Allah. Ad aprile anche la cancelliera Angela Merkel si rese conto di non poter più tacere. Dopo l'ennesimo attacco antisemita a Berlino, ha affermato che le autorità dovrebbero agire con estrema forza contro l'antisemitismo sia da parte di tedeschi che di arabi. Un articolo sul mensile ebraico tedesco, Juedische Rundschau, sottolineava senza mezzi termini la responsabilità della Merkel per gli immigrati antisemiti provenienti da paesi musulmani. Era lei che li aveva lasciati entrare. L'articolo citava lo stilista Karl Lagerfeld, che aveva dichiarato in merito alla politica sui rifugiati del Primo Ministro: "Anche se sono trascorsi decenni da quando vennero uccisi milioni di ebrei, non si possono far entrare in Germania milioni dei loro peggiori nemici".

Anche il nuovo Commissario sull’antisemitismo, Felix Klein, si è pronunciato contro l'antisemitismo musulmano, affermando che i rifugiati musulmani vengono spesso da paesi in cui l'antisemitismo è diffusissimo. Ha aggiunto "Queste persone non perdono i loro pregiudizi quando entrano in Germania”. Persino il leader del gruppo parlamentare del partito di sinistra Green, Katrin Göring-Eckardt, ha affrontato l'argomento. Ha detto che il suo partito aveva taciuto troppo sull'antisemitismo tra musulmani e immigrati arabi. Göring-Eckardt ha affermato che il partito di destra AfD ha abusato della lotta contro l'antisemitismo per esprimere liberamente la sua islamofobia. Ha anche affermato che l'antisemitismo, sotto la forma di ostilità contro Israele, non dovrebbe essere tollerato. Il segretario generale della CDU, Annegret Kramp-Karrenbauer, ha usato gli attacchi all'AfD sui musulmani - che lei sembra però implicitamente condividere - per attaccare l'AfD sull'antisemitismo all'interno dello stesso partito. Tutte queste affermazioni sull'antisemitismo musulmano sembrano decisamente curiose, se il 95% dei crimini antisemiti in Germania sono causati da estremisti di destra. La pubblica opinione ha ben poche possibilità di capire da che parte sta la verità. Per questo si devono esaminare con la massima serietà tutti i documenti possibili. L'Ufficio per la sicurezza dello Stato federale tedesco di Hessen ha pubblicato online un rapporto sull'antisemitismo tedesco, scritto da Ann-Christin Wegener. Analizzando le manifestazioni e il background ideologico degli attacchi antisemiti sui social network in Germania, ha scoperto che gli estremisti di destra e i musulmani sono più o meno ugualmente suddivisi. Ma se si aggiunge l'incitamento all’odio dei social media turchi e arabi tedeschi, la maggior parte di questo odio antisemita proviene da fonti musulmane. Wegener scrive nel suo studio che le autorità tedesche sostengono che la maggioranza degli incidenti antisemiti è causata dall'estrema destra per il fatto che la polizia, nel denunciare i crimini, non rivela le motivazioni e il nome degli autori, per cui vengono attribuiti di fatto agli estremisti di destra. Alla luce di tutto ciò, le autorità tedesche dovrebbero ordinare alla polizia di essere rispettosa nel riferire tutte le notizie indispensabili per compilare in futuro statistiche credibili sugli atti criminali contro gli ebrei.

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Manfred Gerstenfeld è stato insignito del “Lifetime Achievement Award” dal Journal for the Study of Antisemitism, e dall’ International Leadership Award dal Simon Wiesenthal Center. Ha diretto per 12 anni il Jerusalem Center for Public Affairs.


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